Seconda Finale Regionale del “Confronto delle Capre”, a Lanzo Torinese

Domenica 18 ottobre, nell’ambito della settima edizione di “Animalanzo”, si è svolta la manifestazione organizzata dall’associazione “Li apassiunà dle crave dla Val ad Lans”

A Lanzo Torinese, domenica 18 ottobre, presso il Santuario di Loreto, l’Associazione “Il Fiocco” di Lanzo, l’Oratorio Don Bosco Lanzo e l’associazione “Li apasiunà dle crave dla Val ad Lans” hanno organizzato la settima edizione di “Animalanzo”, con la seconda Finale Regionale del “Confronto delle Capre”.

La manifestazione “Animalanzo” prevedeva una serie di iniziative collegate agli animali, come la Mostra dei “Rudun”, gli artistici e voluminosi campanacci che vengono posti dai margari al collo delle bovine al momento della salita agli alpeggi montani e della discesa per tornare nelle cascine, con i quali è stato eseguito un concerto, la Rudunà, in onore della Madonna.

Si è poi svolto il quinto raduno del Border Collie, la dimostrazione di Agility dog, obedience e discodog, e il battesimo della sella per i più piccoli. Sempre collegata agli animali, era la premiazione del concorso per le scuole, intitolato “Gli animali sempre vicino all’uomo; la pet terapy, un animale come cura”.

Vi era poi il mercatino dei prodotti tipici e artigianali.

Un momento molto significativo di “Animalanzo” è stata la Mostra di esemplari della capra grigia locale delle Valli di Lanzo, detta “fiorinà”, razza a rischio d’estinzione, gestita dall’ A.R.A.P Associazione Regionale Allevatori Piemonte.

Ed ecco la classifica della Mostra delle “fiurinà”: per le “caprette”, è risultato primo Sergio Ferrando, per le “capre primipare” Mario Tassetti, per le “capre adulte” (pluripare) Valter Vottero Reis e, per i “becchi”, sempre Valter Vottero Reis. Campione assoluto di razza è stato Sergio Ferrando.

L’associazione “Li apassiunà dle crave dla Val ad Lans”, ha organizzato la seconda Finale Regionale del “Confronto delle Capre”.

Questo “Confronto” ricorda, sia pure in scala ridotta, la “Battaglia delle Regine” dove le vacche gravide di razza valdostana lottano tra loro in modo incruento, spingendosi con le corna, per affermare la loro supremazia gerarchica, allontanando l’avversaria.

La “battaglia delle regine” è una nota manifestazione che si svolge ogni anno in alcune regioni alpine della Svizzera, della Francia e dell’Italia. In Piemonte, ormai da quasi trent’anni, vi sono diversi gruppi che organizzano questi confronti fra le capre, sempre femmine e di razza valdostana.

Uno di questi gruppi è “Li apassiunà dle crave dla Val ad Lans”, con sede a Lanzo Torinese (Torino) ed attivo dal 2012, che raccoglie un gruppo di amici, già in precedenza attivi in altre associazioni.

Questa seconda Finale Regionale del “Confronto delle Capre”, organizzata a Lanzo Torinese nell’ambito di “Animalanzo”, anche a garanzia di imparzialità, è stata gestita dal Comité “Combat des Chèvres” di Perloz, in Val D’Aosta.

Le regine delle quattro categorie sono risultate:

Neja di Lino Catuara (Corio), regina I° categoria (superiore a 70 kg di peso);

Courage, di Juri Pulga (Barbania), regina II° categoria (da 61 a 70 kg di peso);

Biunda, dei fratelli Cargnino (Lemie), regina III° categoria (fino a kg 60 kg di peso);

Murina, di Andrea Possio (Lanzo T.se), regina categoria “bime”, le caprette che non hanno ancora raggiunto i due anni di età e che hanno un solo dente cambiato (i due picozzi) o al massimo due denti cambiati (i due mediani interni).

Mario Tassetti, Presidente de “Li apasiunà dle crave dla Val ad Lans”, ha così commentato la manifestazione: «Nonostante il tempo grigio e freddo è stato un successo per questa seconda Finale. Un nostro grazie va all’associazione “Combat des Chèvres” di Perloz e in particolar modo a Rafael e Ugo, che di lavoro ne hanno avuto tanto.

Un commento sulle finaliste ci sta. Neja, l’eterna seconda, è riuscita a far la Regina a 14 anni, è una capra sempre forte, ma particolare, non sai mai la sorpresa che ti riserva.

Courage, praticamente non ha avuto storia sul suo percorso, l’unica che l’ha impensierita è stata Cannella, con un bel confronto a viso aperto.

Biunda se lo meritava dopo il forfait alla finale l’anno scorso per problemi di salute; ha avuto un percorso duro, ha trovato altre regine e vice regine, bella la sfida con Chejenne.

Per quanto riguarda Murina, il direttivo aveva notato subito alla sua prima uscita che aveva la stoffa; non ha avuto molti problemi a sbarazzarsi delle avversarie tranne nell’ultimo atto con Bimba, con una bella finale».

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Articolo pubblicato il 21/10/2015