Il nuovo Libretto Famiglia sostituisce i voucher e permette alle famiglie di pagare piccole prestazioni occasionali? Il parere del disabile

Provvedimento inadeguato, lontanissimo dalla realtà. Quando le classi più deboli sono sempre più compresse entro limiti restrittivi e quelle privilegiate a nessuna rinuncia, storicamente è il segnale dell'insorgere di ogni dittatura.

È fresca notizia che il governo, consapevole dell'errore commesso con l'eliminazione dei voucher, nel tentativo di far contenti utenti, elettori & quello zoccolo duro del sindacato Cgil che ne ha fatta una deleteria ragion di Stato, ha partorito un blando quadro di assunzione temporanea.

Ne è scaturito un documento basato su un controllo che, con il pretesto della tracciabilità e la prevenzione di irregolarità e abusi, risulta piccolo e degno di un regime totalitario. Per limitare l'attenzione alla categoria che rappresento, risulta di scarsa utilità nei confronti dei disabili, visti puntualmente come sospettati elementi a cui concedere briciole sempre più umilianti e, salvo alcuni casi fortunati, dedicare uno spiraglio assistenziale da cui non è possibile svincolarsi e autogestirsi, rimanendo legati a una dipendenza familiare, limitando l'ambizione a ruoli più decorosi di inserimento nella normalità di una vita sociale e produttiva.

È ovvio che, nei confronti di chi ha difficoltà a gestire la propria vita, occorre un altro tipo di attenzione e semplicità d'azione di ben altro spessore. I voucher erano un ottimo strumento, se qualcuno ne ha fatto abuso, di certo non apparteneva a una vastità di brave persone che ne ha fatto le spese. Bastava poco per correggere il tiro, ma questo lo hanno già detto in tanti.

Ed ecco la nuova trovata! Chi ha stabilito tutto questo? Come scorre la sua vita? A mio turno è concesso immaginarla ben retribuita, agiata e lontana dalle necessità di una persona non autosufficiente, ma non per questo diversamente abile di mente.

Per dovere di cronaca il libretto di famiglia è fatto così: qui di seguito se ne illustra il complesso e limitativo funzionamento lasciando al lettore, soprattutto a quelli di cui mi assumo la responsabilità di far da portavoce, ogni tipo di valutazione.


IL LIBRETTO DI FAMIGLIA

Con l’eliminazione dei voucher è stata introdotta una formula che permette alle famiglie di pagare piccole prestazioni occasionali di baby sitter, lavori domestici, ma anche badantipulizie e assistenza domiciliare a persone con disabilità. 
Questo strumento si chiama 
Libretto Famiglia, insieme al Contratto di Prestazione Occasionale, che può essere usato da imprese, professionisti  e lavoratori autonomi, è stato introdotto dall’art. 54 bis, legge 21 giugno 2017, n. 96 di conversione del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50. ed è utilizzabile dal 10 luglio scorso.

Vediamo quindi quello che c’è da sapere su questi nuovi "voucher": chi può utilizzarli, come si acquistano e si incassano, per quali attività si possono usare, e con quali modalità, inoltrandoci in una italica burocrazia che concede, indaga, sospetta, controlla, richiama, richiede, rinnova, rifiuta, ammonisce, complica, redarguisce, punisce, condanna.

QUALI ATTIVITÀ SI POSSONO PAGARE TRAMITE LIBRETTO FAMIGLIA

Le attività di tipo occasionale che l’utilizzatore può remunerare tramite il libretto famiglia sono tassativamente indicate dalla legge e consistono in:

  • piccoli lavori domestici, di giardinaggio, di pulizia, di manutenzione;
  • assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
  • insegnamento privato supplementare.

QUANDO NON SI POSSONO UTILIZZARE I NUOVI VOUCHER 
E’ importante ricordare che deve trattarsi di lavori di carattere occasionale.

  • Quindi è logico e chiaro che non si può pagare la colf o la badante che lavora stabilmente presso la medesima persona. 
  • Non è altresì possibile fare ricorso a prestazioni di lavoro occasionali da parte di lavoratori con cui si abbia in corso o avuto negli ultimi sei mesi, un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.

COME FUNZIONANO I NUOVI VOUCHER 

A differenza dei vecchi voucher, buoni cartacei che il lavoratore acquistava e consegnava al lavoratore che li poteva incassare in tabaccherie, uffici postali  e sedi INPS, il nuovo libretto famiglia ha una procedura totalmente on-line.

  • Per usufruire del libretto famiglia sia l’utilizzatore che il prestatore devono accedere e registrarsi alla piattaforma tramite il servizio online destinato. Vedremo come.

QUANTO VALE UN BUONO 

  • Il libretto orario contiene buoni da 10 euro all’ora: di questi, 8 euro vanno al lavoratore, 1,65 euro vengono accantonati per la contribuzione IVS alla Gestione Separata, 0,25 euro per il premio assicurativo INAIL,  e 0,10 euro per il finanziamento degli oneri gestionali.

VINCOLI ECONOMICI 

  • Le prestazioni di lavoro sopra indicate possono essere pagate tramite i nuovi voucher solo entro alcuni limiti, ovvero: ciascun lavoratore può ricevere un compenso massimo e totale di 5.000 euro l’anno.
  • Se a pagarlo però è un solo datore di lavoro, il suo limite stabilito è di 2.500 euro l’anno.
  • il datore di lavoro, ugualmente, può utilizzare i voucher per pagare le prestazioni con questi limiti: 
  • a) 5.000 euro totali, per pagare più lavoratori diversi
    b) 2.500 euro totali,
    per pagare un solo lavoratore

  • Tali importi sono riferiti ai compensi percepiti al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione (ovvero 8 euro).
  • In questo calcolo per il raggiungimento del massimale spendibile, il datore di lavoro deve conteggiare non il 100% ma il 75% del compenso esclusivamente nel rapporto tra ciascun utilizzatore con riferimento alla totalità dei prestatori, per le seguenti categorie di prestatori:

CATEGORIE AMMESSE

  • titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • giovani con meno di venticinque anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado compresa l’università;
  • persone disoccupate, ai sensi dell’articolo 19, decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
  • percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione (REI o SIA, che costituisce la prestazione di sostegno all’inclusione attualmente vigente e destinata ad essere sostituita dal REI), ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito

COME ACQUISTARE ADESSO I NUOVI VOUCHER 


  • Per usufruire del libretto famiglia sia l’utilizzatore che il prestatore devono accedere e registrarsi on-line nell'apposita piattaforma INPS, che prevede una serie di passaggi che iniziano con la registrazione al sito, in quanto per effettuare il login è necessario essere dotati di PIN INPS, con il Sistema pubblico di identità digitale (SPID), o tramite la Carta nazionale dei servizi (CNS). 
  • Da qui si segue una contorta procedura on-line che per il datore serve a:

1.  Versare il denaro sul libretto famiglia tramite il proprio C.C. online o l’F24

2. Effettuare la comunicazione di prestazione (con i dati del lavoratore e del datore).

COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO

  • L’utilizzatore è tenuto a comunicare, al termine della prestazione lavorativa e non oltre il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione stessa:
    1 - i dati identificativi del prestatore;
    2 - il compenso pattuito;
    3 - il luogo di svolgimento della prestazione;
    4 - la durata;
    5 - l'ambito di svolgimento;
    6 - altre informazioni per la gestione del rapporto.
  • Contestualmente alla trasmissione della comunicazione da parte dell’utilizzatore, il prestatore riceve notifica della stessa tramite mail o SMS.

QUANDO ARRIVANO I COMPENSI 

·        L’INPS, entro il 15 del mese successivo a quello in cui la prestazione si è svolta, eroga direttamente i compensi pattuiti a seconda della modalità prescelta dal prestatore all’atto della registrazione.

Per approfondire: DECRETO-LEGGE 24 aprile 2017, n. 50 convertito dalla legge n. 96 del 21 giugno 2017

IL PARERE DI UN PORTATORE DI HANDICAP NON AUTOSUFFICIENTE

Il progetto sembra far parte di altre complicanze anche di maggiore spessore collegate ai tagli sulla sanità, alla revisione della spesa e al dilagare delle visite a pagamento, al sistema socio-assistenziale sempre più ingabbiato dalla burocrazia, ma questa è un'altra storia.

Il libretto di famiglia è un inasprimento burocratico partorito da menti lontane da realtà che hanno bisogno di regolarizzare un aiuto almeno & sovente salvavita.

·        La gestione da casa si è complicata tantissimo, la precedente era molto più snella, immediata e consentiva un più rapido pagamento

·        la gestione è completamente on-line. Quante famiglie e quante badanti sovente straniere sono in grado di adoperare un sistema informatico in modo corretto?

·        La cifra che risulta gestibile risulta che non potrà superare € 5.000 all'anno. Questo non è ridicolo, non è insufficiente, è un insensato gesto di arroganza limitativa nei confronti di necessità quotidiane. È l'apoteosi della limitazione di una libertà di assumere più persone separate a seconda dei ruoli e dei tempi per quelli che sono bisogni molto diversificati tra loro.

·        vengono estromessi dalla possibilità di arrotondare lo stipendio tutte quelle persone che già hanno un contratto di lavoro, sovente molto mal retribuito, come ad esempio con le cooperative. Personale molte volte adatto e in possesso delle qualità richieste da persone afflitte da disabilità.

Le altre ed eventuali sono talmente tante. Lo spazio è tiranno, ma se qualcuno volesse saperne di più, noi sempre fuori da ogni decisione, ma disponibili e sorprendenti, abbiamo molto da raccontare sul ciò che conta & ciò che vale …


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Articolo pubblicato il 31/07/2017