L’EDITORIALE della DOMENICA di CIVICO20NEWS – Enrico S. Laterza : Dopoguerra, capitolo (o capitolazione) 5: acculturazione e (in)civiltà

Tra le macerie di conflitti globali e terremoti locali, può il malfermo Belpaese reggere lo tsunami di tanti migranti “salvati dalle acque”?

I numeri contano. In demografia, specialmente. Era - ed è - l’ossessione dei dittatori (il buon Benito mascelluto, ad esempio) o democratori (tipo Erdogan l’autogolpista).

 

Quindi, dal momento che l’ondanomala o tsunami di miriadi di migranti scafati, “salvati dalle acque” ad opera delle pie provvidenziali ong, travolge le frastagliate costine del già malfermo Belpaesello, terremotato da catastrofi naturali ed artificiali, ecomostruosi abusivismi, innominabili mafione e mafiette assortite, politicollusi, razzie e furberie avariate varie, per quanto tempo ancora lo sgualcito Stivaletto peninsulare, assai ripieno, riuscirà a reggere e a non scoppiare?

 

Per fortuna, i partner europei non lesinano solidarietà, sbarrandoci prontamente intorno le frontiere schengeniane (per proteggerci!) e schierando truppe doganiere ai confini, dalle Alpi del Brennero alla piramide massonica del Louvre, che ombreggia Mentone: con alleati così, che bisogno abbiamo di nemici?!… Pure le aziende respingono: all’impudente tentativo di acquisire un minicantiere di pedalò, sito a Saint-Nazare e controllato dai coreani (palesemente preferibili a noi “cugini” meridionali) siam stati rimbalzati indietro con sdegno dall’imperapresidente Macroléon; al punto che i ministruzzi del governicchio gentilonesco han dovuto fare la voce grossa - “bôgiôma nèn!” - e alzare la testa, ond’esser subito costretti ad abbassare la cresta. (Tanto casino per averlo, ’sto frutto-di-mare acerbo, mentre all’epoca non s’è levato un dito per scongiurare lo scippo del maggiore gruppo industrial-finanziario nazionale, FCA/Exor, salpato indisturbato da Torino per i lidi di Amsterdam, capitale olandese fiscalmente paradisiaca! Anzi, l’arzillo Renzillo, poi ritiratosi, ringraziò con salameleccate ipersalivari il prode Marchionne/Marpionne, oggi impegnato a vendere ai migliori offerenti, per gli Elkann, lo spez-za-ti-no della fu Fiat. Chiusa parentesi.)

 

(Im)morale: ad arginare l’”emergenza flussi”, si prospetta una riedizione del vituperato patto Berlusca-Gheddafi, adesso in corso di rinegoziazione, a suon di milioni, con le fazioni che spadroneggiano in Libia e che peraltro ricavano cospicui profitti proprio dalla tratta di esseri-umani. Cioè: “Vi paghiamo profumatamente per arrestare o rallentate a modo vostro le partenze e i conseguenti sbarchi dei profughi-naufraghi, dato che siete voi stessi ad organizzarli”. Non basta: in cambio dell’appoggio dell’Egitto di Al-Sisi, rinunciamo all’inconfessabile verità su Regeni. Mmmh… Naturalmente esigeremo qualche vaga ipocrita rassicurazione di tutela dell’incolumità dei poveracci africani, ma in realtà nulla c’importa se li ridurranno in carne-in-scatola o paté noir da spalmare sulle tartine di cui va ghiotta la sinistra Gauche Caviar (ultimamente un po’ fascistizzatasi, per giunta, allo scopo di compiacere la recalcitrante base elettorale).

 

Ostinarsi sulla promulgazione dello ius soli, come caldeggiato (forse) dal Pidì e dal bergoglioso Vaticano (entro le cui mura, però, tale normativa non vige) lancerebbe un chiaro segnale di invito ai disperati, incitando addirittura ragazze incinte a rischiare l’attraversata a bordo dei gommoni.

 

Lasciamo perdere (in ogni senso) l’Isis (che magari progetta l’attentatone col botto, ovviamente, nella raggiante Roma, città eterna), Al-Qaeda, i talebani e le fantasiose formazioni terroriste o guerrigliere che armaioli e sceicchi s’inventeranno in futuro per non cessare di seminare la paura nel mondo, nonché mantenere adeguatamente elevato il prezzo del petrolio (Pasolini docuit) e sempre indispensabili gli strumenti-di-morte che essi sfornano ininterrottamente. A paragone con la Notte della Repubblica (titolo di Zavoli), ossia l’intricato, oscuro periodo degli Anni di Piombo passati, i presenti tumulti islamisti - con investimenti stradali alla cieca, accoltellamenti a vanvera e bombette home-made, al grido di Allàh-uh akbàr - sembrano, al di là degli esagerati echi dell'infotainment globale, robetta da ridicoli dilettanti della domenica degli orrori.

 

Riprendendo la considerazione iniziale sulla quantità, la questione - siamo sinceri - è che, ove arrivino in Italietta e/o sul Vecchio (in)Continente alcune migliaia di richiedenti-asilo, nessun problema. Invece, milioni di maomettani, molto prolifici, con una mentalità medievale, fondamentalmente teocentrica, inclini a votare - su “consiglio” degli imàm - partiti ultraconservatori retrogradi di ispirazione religiosa integralista, per niente moderata, risulterebbero una grave zavorra per lo sviluppo sociale, minacciando conquiste culturali antiche, recenti o appena ottenute (dell’in-civiltà di certe abitudini inurbane che ci caratterizzano nel quotidiano parleremo in un prossimo articolo); i Bizantini nel Quattrocento lo provarono sulla loro pelle.

 

Non possiamo pazientare e/o rinculare di una decina di secoli perché si modernizzino. Svegliatevi, fratelli e soprattutto sorelle musulmane! O vogliamo mettere in discussione le prerogative inalienabili garantite dalla nuova legislazione su famiglia, donne e minoranze?

 

Liberali battete un colpo!

 

Accorato.


Enrico S. Laterza


 

 

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Articolo pubblicato il 27/08/2017