Se i secondi sgamberassero

Già finito pure il 2017, sembra ieri; tutti vogliamo che il vorace tempo inarrestabile si fermi, ove non retroceda, o almeno rallenti un po'! E qualora succedesse nel momento sbagliato?... (Parolaccia capodannosa di CiNico Venti)

Chi non vorrebbe che il tempo divoratore figlicida, inesorabile, irrefrenabile, inarrestabile, si fermasse, o almeno rallentasse?!

Pensate, però, se (il bastardone) decidesse di farlo proprio mentre stiamo sputando l'anima, sudatissima, a correr sgambando per quella stramaledetta mez/zor/etta sul tapis-roulant della palestra; sì, magari quando il cronometro digitale segna ormai un minutino scarso ovvero una manciata di secondi alla fine!...


(Dal Decronologio, Discronie attemporanee di Uno Qualunque)

 

(L'anticronoterapia, anaforisma sul tempaccio, ri-tratto – e ritrattato – dalle Bachilogie di Eliah (o Elahia!))


Parol(acci)a capodannosa di

CiNico Venti

(gufante civettuolo barbagianni non allocco

latore di pessime nuove)


CiNico Venti © CIVICO20NEWS / grafica Èlater

 

 

Le immagini sotto il titolo dell'articolo, da sinistra:

il dipinto di Francisco de Goya "Saturno devorando a su hijo" ("Saturno che divora suo figlio"), 1819-1823

olio su intonaco, 146x83 cm., Museo del Prado, Madrid ©;

Harold Lloyd in "Safety Last!", 1923, filmato da Walter Lundin

per la regia di Fred C. Newmeyer e Sam Taylor © Hal Roach / Pathé;

Donna sul tapis-roulant, in uno scattto di Koji Sakai, fotocolor © aut./GettyImages;

per l'icona del gambero © Iconfinder

(elaborazione grafica èlater)

 

 

 

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Articolo pubblicato il 01/01/2018