Le vespiadi e l’immigrazione.

Le altre nazioni europee si sono date leggi severe atte a respingere alle loro frontiere immigrati clandestini e profughi irregolari, senza documenti.

Chi in tarda serata voglia accendere il televisore e si colleghi con la RAI, incontra sullo schermo una vetusta trasmissione dal titolo “porta a porta”. Si tratta di un programma ipercostoso, perché la dirigenza dell’ente di stato, vedi Orfeo e Maggioni, la considera di “alto livello artistico” e non lesina prebende al suo conduttore. La dirige un obsoleto personaggio del Jet set, Bruno Vespa detto l’aquilano, presente da anni sul piccolo schermo e sui giornali e foraggiato da tutti gli italiani  attraverso la bolletta sull’energia elettrica.

 

L'altra sera l’augusto conduttore ed artista si aggirava nel set televisivo con aria pensosa, triste, e preoccupata che evidenziava una pappagorgia che si allunga di mese in mese.  La discussione con i suoi interlocutori dello studio verteva sull’immigrazione ed in particolare sulla impossibilità di fermare il flusso di africani, che nonostante i dati esibiti dal buon Minniti, continua a riversarsi sui porti della penisola.

 

E’ un problema quasi impossibile da risolvere, affermava il buon Vespa, non solo perché è sottoposto alle pressioni ed alle interferenze del Vaticano, ma anche e soprattutto ai dictat della burocrazia europea.

Può farcela l’Italia?, si chiedeva con aria sconsolata il conduttore-artista, mentre circolava  con il capo chino tra le poltrone del set, occupate quasi tutte da persone attanagliate dagli stessi suoi dubbi.

 

Soluzione impossibile, ripetevano tutti in coro.

 

Una soluzione atta ad arrestare il flusso continuo di africani invece c’era ed era sufficiente che i partecipanti al dibattito sollevassero lo sguardo al di sopra dello studio e guardassero verso le frontiere del nostro paese.

 

Le nazioni vicine a noi sono Francia, Grecia, Spagna ed anche Malta.

 

Nei giorni scorsi alcune navi delle ong, di diverse nazionalità, hanno cercato di scaricare dei migranti raccolti in mare nel porto di Malta, ma le autorità dell’isola hanno opposto il loro rifiuto e ed hanno intimato ai taxi del mare di fare rotta sui porti italiani.

 

Nello stesso modo si comportano le altre nazioni europee che si sono date leggi severe atte a respingere alle loro frontiere immigrati clandestini e profughi irregolari, senza documenti.

 

Basterebbe abdicare ad ogni forma di buonismo peloso, alimentato dalla nefasta mentalità di sudditanza politicamente corretta, che esala dai talk show di RAI e Mediaset e dai giornali della famiglia De Benedetti, per imporre al sinedrio di Bruxelles di uniformare ed adeguare con le altre nazioni europee le regole e le condizioni di accoglienza.

 

Per quello che riguarda l’interferenza delle alte sfere vaticane sarebbe questo il momento idoneo a  trarre profitto dall’ infittirsi delle minacce che oltre ad annunciare attentati nella città di Roma, sono rivolte in particolare dal Califfato alla persona del  papa. 

Un quadro, afferma il Minniti, che non ha eguali in Occidente

Non per nulla, in questi ultimi tempi, il Bergoglio ha smesso di gridare nelle sue omelie le solite profferte di accoglienza indiscriminata.

Di sicuro oggi si guarderebbe dal correre a gettare fiori nel mediterraneo dalle coste dell’isola di Lampedusa.

    

 

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Articolo pubblicato il 31/03/2018