L'angolo della Satira del prof Giancarlo Pavetto - La allegra grigliata di Ferragosto

Il ponte della loro autostrada era crollato il giorno prima

C’erano tutti o quasi, i membri della grande famiglia Benetton e gli illustri invitati. Erano atto vagliati, nella lussuosa villa di Cortina d’Ampezzo intorno al grande braciere sul quale si affaccendavano i cuochi, intenti a preparare la grande grigliata di pesce e di carne.

A capotavola vi era, con la capigliatura disposta ad aureola e cotonata come al solito, il padrino della grande famiglia “united colors“ Luciano Benedetton. Al suo fianco sedeva quel  buon uomo con barbetta, che più di tutti si era adoperato come ministro del governo piddino in favore della concessione all’azienda del settore autostradale: Graziano Delrio.

 

L’omino si era speso, impegnando il suo partito, fino a segretare i documenti della concessione ed aveva fatto in modo, sempre con assoluto disinteresse, da prolungare la scadenza del contratto fino al 2042 (duemila quarantadue).

A poca distanza dai due sedeva, in rappresentanza del suo editore del Corriere, Urbano Cairo, l’editorialista Antonio Polito.

 

Molto soddisfatto della qualità dei vini e del cibo della grigliata, affermava che:

 

se si fa il nome dei Benetton nella vicenda del ponte di Genova, si è maramaldi populisti”.

 

Vicino a lui c’era Claudio Cerasa, un vero amico di tutta la famiglia  “united colors”.

 

Il suo giornale, un tempo pagato dalla ex signora Berlusconi, Veronica Lario, non ha molti lettori.

 

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Articolo pubblicato il 29/08/2018