Grazie a Dio per il foot-ball – Buon Compleanno Toro
Alfred Dick e Franz Josef Schönbrod, rifondatori del Torino FC nel 1906, componenti del Comitato Promotore di un torneo di football.

Predicatori cristiani acattolici e Reali di Casa Savoia nel panorama pionieristico del calcio torinese: conversazione con Victor Vegan

«Grazie a Dio per il foot-ball! Si, dovremmo dirlo tutti con convinzione ma non limitandoci alla sola rifondazione del F.C. Torinese, il 3 dicembre 1906, nel F.C. Torino» dice Victor Vegan, al secolo Loris Fiore.

 

Victor racconta una parte molto interessante di una serie di scoperte che saranno approfondite nel suo prossimo documentario che sta realizzando con Hervè Bricca per la “Fischio d’inizio” produzione s.a.s.

«Dio benedica il foot-ball» era l’augurio di Lord Arthur Kinnaird, detentore del record ancora imbattuto di nove presenze in finale della F. A. Cup e presidente per più tempo nella storia della Football Association.

 

Approfondite ricerche confermano l’atmosfera cristiana e anticipano gli esordi del gioco del calcio al 1824, a Edimburgo (Scozia), col filantropo John Hope (1807 - 1893), convinto pastore cristiano. John Hope contribuisce a diffondere questo sport nelle università del Regno Unito e ne mette per scritto le prime regole. Lo racconta il libro “The World’s First Football Club (1824): John Hope and the Edinburgh footballers: a story of sport, education and philanthropy”, degli storici John Hutchinson e Andy Mitchell, che Victor ha incontrato di recente a Edimburgo.

Tornando al foot-ball di casa nostra, Victor ha accertato che in Italia, una coppia di predicatori cristiani ha preparato l’ambiente affinché i primi pionieri si potessero conoscere e propagandare il foot-ball: «Senza la coppia protestante formata da Elise Courtial, francese, ed Enrico Schalck, tedesco, probabilmente il foot-ball avrebbe potuto iniziare molti anni dopo».

 

Elise Courtial nasce a Saint Etienne (Francia) il 5 luglio 1851 da antica famiglia ugonotta e riceve un’austera educazione religiosa. Rimasta orfana, a quindici anni, si reca a studiare in Inghilterra. A Nottingham, inizia a lavorare per l’Unione Cristiana delle Giovani (YWCA). Conosce così il confratello Enrico Schalck, nato nel 1852 a Korback, in Germania, e lo sposa nel 1883.

 

Sarà una coppia molto legata ed Enrico Schalck asseconda per tutta la vita le aspirazioni della moglie che sostiene, anche finanziariamente, nelle sue opere benefiche.

 

La vicenda della coppia Elise ed Enrico si lega a quella di Edoardo Bosio (Torino, 1864 – Davos, 1927) imprenditore e calciatore, fondatore e giocatore del Torino FCC, progenitore dell’Internazionale Torino. Nel 1888 Enrico Schalck con la moglie Elise Courtial si trasferisce a Torino per lavorare, come Bosio, nell’industria di pizzi e merletti, fino a diventare presidente e amministratore delegato della Manifattura Guipures, Pizzi, Tulli ed affini già Thomas Adams & C., con sede in via Bardonecchia 36, a Torino.

Fra il 1893 e il 1894 Elise Courtial decide di impegnarsi a favore delle giovani dell’Italia, suo nuovo paese. Nasce così l’Unione Cristiana delle Giovani (UCDG), sezione italiana della Young Women’s Christian Association (YWCA), il 2 novembre del 1894, e poco a poco si estende in tutta Italia. Nel 1898, sarà aperto a Torino, in corso Oporto (oggi Stati Uniti), il primo “foyer” (casa famiglia).

Sono coinvolti in questa attività filantropica anche esponenti dei Valdesi - che hanno ottenuto i diritti civili dal re Carlo Alberto nel 1848 -  e che sono a contatto con svizzeri, tedeschi, francesi e inglesi che vivono in Italia.

Questo porta al sorgere di sedi a Genova, a Milano ecc.: la filantropia si estende in altre città dove altri cristiani non cattolici saranno coinvolti nella creazione di altre squadre di foot-ball.

Nel consiglio del Foyer c’è Franz Josef Schoenbrod (Köln, 1874 - +?) che diventerà il vicepresidente del F.C. Torinese nel 1894, e poi il presidente del F.C. Torino nel 1906. Sua madre Berta è zia di Enrico Schalck.

È vicino al Foyer anche il primo di due veri benefattori e sponsor della futura società granata rimasti sempre in ombra: Louis Maurice Bonnefon Craponne.

Craponne (Alès, 1873Parigi, 1952) figlio di francesi valdesi trasferitisi in Piemonte, francese naturalizzato italiano, fonda nel 1901 la ditta tessile “B. Craponne e Viganò” con stabilimenti a Torino e dintorni. È titolare di una casa bancaria e finanziaria, imprenditore e dirigente pubblico, primo presidente di Confindustria, all’epoca nota come Lega industriale e poi Confederazione Italiana dell’Industria.

Il secondo sponsor è Amedeo Talmon (1869 - 1934), originario delle Valli valdesi, pastore valdese, per trentacinque anni presidente del Comitato di Evangelizzazione della Chiesa Valdese, parente acquisito di Lorenza Prochet sorella di Matteo Prochet (28 settembre 1836 – 16 febbraio 1907) pastore valdese, e Gran Maestro della Massoneria in Italia che viene insignito del titolo di commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia nel 1893.

Amedeo, studioso ed eccellente latinista, viene consacrato all’azienda di cioccolato Talmone e inviato ad imparare l’inglese in Inghilterra.

Qui si innamora del gioco del foot-ball e diviene così uno dei primi tifosi delle squadre torinesi e successivamente fondatore del F.C. Torino, nel 1906 (nella nuova società investe i risparmi di famiglia). È lui a dire che il Toro è il club dei veri torinesi e la prima squadra d’Italia che fa sentire il suo peso ai cugini bianconeri.

Nella stagione 1958-59 il cognome Talmone tornerà sulle maglie della compagine ormai granata e purtroppo lo sponsor non avrà la fortuna delle origini...

 

Le ricerche di Victor Vegan portano così a concludere che anche l’Italia, e in primis Torino, ha visto come pionieri del calcio personaggi cristiani acattolici che frequentavano circoli svizzeri posti dove bazzicavano anche esponenti di Casa Savoia.

 

Quando la gelida sera del 3 dicembre 1906, in via Pietro Micca, presso la birreria Voigt (oggi bar Norman), intorno alla mezzanotte venne costituito il direttivo col presidente Hans Schoenbrod, Alfred Dick vicepresidente, segretario Streule, Kuster tesoriere. I consiglieri erano Mazzia, Muetzell e Ferrari-Orsi e i revisori Pletscher, Valvassori e Debernardi.

 

Dei 64 soci che in seguito fecero parte della società, sottolinea in conclusione Victor Vegan, i primi grandi sponsor, rimasti finora in ombra, erano il francese Craponne, il pinerolese Talmone e promotore lo svizzero Alfred Dick, dirigente dapprima e presidente della Juventus e poi fondatore del Torino, tutti cristiani acattolici.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 03/12/2019