Casalborgone (To) e il progetto Molo 50 – 6di10 – proposte per il territorio.

Attualità di un progetto visionario proposto alla popolazione dieci anni fa.

Mettere insieme delle proposte credibili e farne un progetto realizzabile è una bella sfida alla logica dell’inerzia generale che ha colpito chi ha la pancia piena e poco si interessa a chi non gode della sua stessa condizione.

 

Sento spesso gente che si lamenta per il fatto che i propri figli non trovano lavoro e devono emigrare in altri luoghi dove sembrano esserci facili occasioni di lavoro. Sappiamo tutti che la realtà è ben diversa. Sono pochi, infatti, quelli che “sfondano”, che “realizzano un sogno”. Per la maggioranza invece si tratta di accontentarsi di fare lavori di secondo piano che avrebbero potuto fare anche qui.

 

Senza contare che molte volte le opportunità bisogna crearsele con fantasia, volontà e perseveranza. Anche gente oggi ricca e famosa ha cominciato dalla gavetta, solo che il fatto non interessa nessuno. Tutti guardano quello che oggi luccica e non considerano quanto sforzo ci sia voluto per farlo luccicare.

 

Meglio, ovviamente, contributi a fondo perduto, che appena terminati, renderanno ancora peggiore la situazione, mentre sarebbe più opportuno sospendere ogni richiesta in tasse, contributi e altri balzelli per un tempo sufficiente a lasciare che le cose si riprendano naturalmente.

 

Esattamente come succede per un bambino al quale non si può chiedere di fare qualcosa che non può fare semplicemente coprendolo di denaro.

 

Per uscire da una situazione critica non si possono usare gli stessi mezzi che l’hanno portata in tale condizione.

 

Ecco perché qualche volta occorre essere “visionari”, senza temere giudizi affrettati né il facile scherno della chiacchera a vanvera.

 

“Se son rose fioriranno” e “il tempo è galantuomo” dice la saggezza popolare.

 

Così prendiamoci ancora un po’ di tempo per leggere quello che segue.

 

 

Citazione dalla presentazione del progetto Molo 50

 

Molo 50 è inserito in un contesto coerente di cui costituisce la parte centrale. Grazie alla sua presenza è possibile sviluppare, in modo autosufficiente, attività ludiche, turistiche, sociali e culturali, che ne amplificano il potenziale, per formare insieme una realtà basata su una diversa e migliore qualità della vita in ogni sua espressione.

 

 

L’intero paese ed il suo territorio diventano così un “Parco residenziale delle risorse umane”, in cui si alternano e intersecano varie attività e iniziative che possono coinvolgere chiunque ne abbia ragione.

 

Ecco in sintesi alcuni dei progetti proposti tra i tanti possibili:

 

1MOLO 50 – un motore per muovere l’economia di un paese – costituito da un complesso di attività, strutturate in modo non convenzionale, capaci di creare occupazione per oltre un centinaio di persone (punto che è stato già trattato dettagliatamente).

 

2COME UNA BARCA NEL BOSCO – campeggio nautico – costituito da installazione di barche disarmate e riconvertite per l’affitto saltuario o permanente a persone, associazioni, enti o musei.

 

3 LE GROTTE SOLARI – insediamento abitativo a basso impatto energetico ed ambientale, particolarmente adatto alla coresidenza consapevole.

 

4 e 5LE MONOROTAIE A CREMAGLIERA – mezzi di trasporto individuali a basso costo e basso impatto energetico ed ambientale in grado di collegare tra di loro varie realtà presenti sul territorio a scopo funzionale e turistico.

 

6I FUMETTI DELLE GOCCE DI MARE – tabelloni a fumetti che raccontano una storia nuova ogni sei mesi - un nuovo modo di far dialogare il paese con i suoi abitanti e gli ospiti.

 

7IL LAGHETTO – piscina naturale non strutturata – profonda circa 50 cm per la pratica di sport acquatici studiati appositamente (punto che sarà trattato a parte).

 

Ecco maggiori dettagli dei punti elencati.

 

2 – COME UNA BARCA NEL BOSCO

 

Iniziativa finalizzata al riutilizzo di imbarcazioni usate, disarmate e riconvertite per ricavarne moduli abitativi ricettivi autosufficienti, sostituibili e rimovibili, da affittare temporaneamente o permanentemente a persone, associazioni, enti o musei.

 

Ad essa è correlata la possibilità di gemellaggio con paesi in riva al mare.

 

Può essere avviata mediante la disponibilità all’uso di terreni pubblici, adatti ad insediamenti temporanei, ed una gestione mista pubblica e privata.

 

Le conseguenze negative dei cambiamenti in atto su molti valori di riferimento, certezze e status, sono certamente visibili a tutti.

 

Da ogni situazione è però sempre possibile cogliere una possibilità positiva.

Infatti, come al solito “non tutto il male viene per nuocere”.

 

Vediamo perché:

 

come conseguenza della situazione economica generale (riferita al periodo della presentazione avvenuta nel 2010 mentre era ancora in corso la crisi finanziaria scatenata nel 2008 dal fallimento Lehman Brothers), alcune imbarcazioni ritirate dai dealers, in permuta per il nuovo, restano invendute. Sia per costoro, sia per i proprietari di altre imbarcazioni che per qualsiasi ragione non ne facciano più uso, proprietà, manutenzione, rimessaggio e posto barca, costa dai 20 mila euro anno in su.

 

Alcuni hanno addirittura preferito demolire o affondare le barche.

 

Casalborgone non ha punti di attrazione che la caratterizzino fortemente.

 

Disponibilità di barche e necessità di creare attrazione per movimentare l’economia di Casalborgone possono trovare una coincidenza nel progetto di riutilizzo delle imbarcazioni, che sono costruite per essere autosufficienti, come moduli abitativi o ricettivi per uso saltuario di tipo turistico o addirittura come sede per meeting o eventi, ad esempio mostre di artigianato o storia del mare.

 

 

Le imbarcazioni possono essere dislocate in qualsiasi punto del territorio creando un percorso di indubbio interesse, percorribile, oltre che con mezzi convenzionali o a piedi, con una eventuale monorotaia come quella che descriveremo nei punti 4 e 5.

 

Naturalmente occorre studiare in quale modo approvvigionare o svuotare i serbatoi dell’acqua e degli scarichi senza gravare sulle infrastrutture presenti attualmente, seguendo la falsariga di ciò che accade in un porto.

 

I motori saranno sbarcati e alloggiati in locali appositi e potranno servire per produrre energia elettrica e per il condizionamento, oppure saranno sostituiti con gruppi generatori più adatti allo scopo.

 

Le imbarcazioni saranno posizionate con lo scafo parzialmente interrato, per dare stabilità al tutto e per contribuire all’isolamento delle zone abitabili sotto coperta.

 

Intorno potranno esserci alberi e piscina; il tutto dovrà essere accessibile ai disabili.

 

3 LE GROTTE SOLARI – insediamento abitativo a basso impatto energetico ed ambientale, particolarmente adatto alla coresidenza consapevole.

 

 

Molte iniziative indicano che per vivere in modo qualitativamente soddisfacente devono essere ripensati i criteri ai quali siamo abituati. E dopo aver a lungo osservato tutto quanto si è mosso sotto il sole a proposito di case a basso costo, a basso impatto ambientale, a risparmio energetico, e visto cosa succede ad una famiglia con il passare degli anni, ecco una proposta per un INSEDIAMENTO ABITATIVO PARTECIPATO.

 

In Europa si stanno diffondendo le esperienze di CORESIDENZA, cioè dei quartieri o “villaggi urbani” che offrono case o appartamenti privati (dotati di cucina, soggiorni, camere da letto etc etc), inseriti in un contesto pensato per sviluppare la qualità della vita dei residenti. A tal fine sono predisposti spazi e servizi condivisibili come sale multifunzionali per cinema e conferenze o semplicemente feste, cucine in cui pranzare insieme, sale-gioco per bambini, laboratori ed altri spazi per ragazzi, campi sportivi, palestre, sale mediche, biblioteche, piscine, orti, lavanderie, magazzini per acquisti collettivi, automobili, pulmini etc etc.

 

Se la cosa interessa potete esplorare la vostra situazione e opinione in merito esaminando le tabelle di seguito riportate.

 

 

4 e 5 – LE MONOROTAIE A CREMAGLIERA

 

Sono mezzi di trasporto individuali a basso costo, basso impatto energetico ed ambientale, in grado di collegare tra di loro varie realtà presenti sul territorio, a scopo funzionale e turistico.

 

Le zone servite dalle monorotaie possono essere gestite in modo misto da privati ed enti pubblici, i quali potranno fare eventuali richieste dei fondi europei per lo sviluppo e la salvaguardia del territorio.

 

Noi oggi ci ricordiamo della nostra collina solo qualche volta o quando ci sono smottamenti e frane.

 

In questo modo ci sarebbe una ragione per tenere pulito il territorio e valorizzarne le risorse, riutilizzando anche il materiale ricavato dalla pulizia (legname, fogliame ed altro) per concimare o produrre energia.

 

Per mezzo delle monorotaie turisti e residenti possono raggiungere luoghi panoramici oppure visitare case e frazioni nelle quali trovare piccoli oggetti o cibi particolari prodotti in modo casalingo.

 

Potrà così essere attivato un tessuto di microeconomia assai interessante: anche una sola torta può costituire una fonte di entrate.

 

 

6I FUMETTI DELLE GOCCE DI MARE

 

Si tratta di realizzare ed installare tabelloni a fumetti che raccontano una storia nuova ogni tre o sei mesi.

 

Un modo inconsueto di far dialogare il paese con i suoi abitanti e i turisti, e far collaborare gli individui (dai piccoli agli anziani) in modo trasversale alla cultura, credenze, interessi e inclinazioni personali, finalizzando l’operatività alla costruzione di un nuovo tessuto sociale, non strutturato a priori e variabile secondo le necessità.

 

Il fumetto diventa veicolo di interconnessione funzionale tra individui, organizzata come una aggregazione spontanea di persone che si avvicendano periodicamente secondo necessità.

 

Si tratta di caratterizzare il paese mediante la presenza di una serie di scene a fumetti a rilievo tridimensionale (forme ricavate da lastre di polistirolo – facilmente lavorabili, colorabili, poco costose e facilmente sostituibili – fatte a mano), rappresentanti gocce d’acqua di mare con forme diverse secondo il carattere che impersonano nelle storie raccontate.

 

Le scene saranno rappresentate su pannelli e saranno modificabili. 

 

 

Ogni semestre, o periodo di tempo concordato, saranno composti vari quadri rappresentanti un racconto con un fine preciso. I testi saranno in varie lingue.

 

I quadri saranno fotografati e ogni fine anno i vari racconti saranno raccolti in una pubblicazione.

 

Una o più volte all’anno ci saranno rappresentazioni dinamiche dei vari racconti precedenti l’ultimo presente sui vari quadri o punti fumetto.

 

Il luogo di rappresentazione potrebbe essere la tettoia di corso Beltramo, dove normalmente si svolgono anche altri spettacoli.

 

Le persone non dovranno fare altro che portare sia il personaggio che il fumetto e una o più voci fuori campo ne leggeranno il contenuto. Se disponibile una regia, si potrà inserire musica dal vivo.

 

I tabelloni porta scena o punti fumetto saranno in metallo e le figure in polistirolo saranno attaccate con calamite sul retro. Il tutto sarà protetto con griglie anti vandalo.

 

Costi di costruzione, manutenzione e rappresentazione saranno a carico dei privati.

 

Tutto il paese trarrà beneficio dallo stimolo a collaborare (privati, asilo, scuole, associazioni) e ciò servirà ad incentivare il turismo e commercio.  Inoltre darà impulso a occupazione e sviluppo artigianale (stampa fumetti, statuine in legno o vetro per rappresentazione in scala, biscotti di forme e sapori diversi da inventare).

 

Il lancio dell’iniziativa sarà accompagnato dalla pubblicazione di un libretto sulla genesi e sulle sue finalità. Inoltre vi saranno evidenziate le caratteristiche dei singoli personaggi.

 

Per poter valutare l’impatto visivo si consiglia di visitare il vicino paese di Marentino che da alcuni anni ospita, dipinti sui muri di alcune case, dei bellissimi rebus.

Il Piemonte ospita ben 22 dei 126 paesi italiani dipinti facenti parte dell’Associazione Nazionale  ( https://www.tuttitalia.it/associazioni/paesi-dipinti/ )  che li raggruppa e ne gestisce la promozione.

 

7 – IL LAGHETTO (punto che sarà trattato a parte).

 

Si tratta di ricavare uno specchio d’acqua naturale, non strutturato, profondo circa 50-60 cm, per la pratica di sport acquatici studiati appositamente, sulle cui sponde trovare spazi per la sistemazione di sdraio ed ombrelloni.

 

Fine citazione dalla presentazione del progetto Molo 50

 

 

Dopo questa breve panoramica su alcune delle proposte di progetto possiamo fare ancora qualche considerazione.

 

La prima: per sviluppare un progetto sostenibile occorre verificare l’esistenza di un contesto che lo permetta, altrimenti bisogna provvedere in merito costruendone uno quale condizione essenziale. Da qui non si scappa.

 

La seconda: per evitare di farsi illusioni è meglio cominciare ad agire solo dopo aver trovato come farlo e come ricevere finanziamenti o aiuti esclusivamente da chi è direttamente interessato a far funzionare la cosa.

 

La terza: bisogna mettere in conto che occorrerà fare tutto quello che serve per far funzionare la cosa, qualunque sia il prezzo richiesto in tempo, denaro e fatica. Il risultato dipende sempre da quanto si è disposti a dare prima di avere. In questo la vita è sempre giusta (se si ha il coraggio e l’umiltà di guardare i fatti con mente e cuore aperti). Non sbaglia mai, anche quando può sembrare ingiusta.

 

La via provvede al viandante, quindi basta incamminarsi, anziché starsene fermi, per incontrare sulla propria strada ciò che è necessario.

 

Infatti, tutti coloro che si incamminano, presto o tardi, giungono alla meta.

 

schemi, foto, grafica e testo

pietro cartella

 

note:

a causa della mancanza di spazio, dovuta alla lunghezza dell'articolo, i link ai siti di interesse per quanto fin qui trattato li troverete nel prossimo articolo.

 

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Articolo pubblicato il 19/07/2020