L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Massimo Calleri: In un mondo che .....

Riflessioni che hanno colpito me come pure moltissimi esseri naturali

In un mondo che, non ci vuole più …..

cantava Lucio Battisti in una delle sue più note composizioni; un refrain che si ripete nella trasposizione contemporanea, sempre più frequente, che dispensa le più gravi calamità: quasi una rivincita per tutto ciò che l’uomo ha prodotto, nell’arco degli anni, per autodistruggersi violando il diritto di esistere alla natura che oggi si ribella rivendicando la sua origine pura ed immacolata prima dell’avvento umano.

E lo sta compiendo nella maniera più forte ed imprevedibile lasciando spesso dietro a sé una terribile scia di morte e devastazione. Lo stiamo vivendo in questi ultimi tempi in cui le cosiddette “bombe d’acqua” hanno sostituito i tradizionali acquazzoni stagionali, in cui le stagioni, per l'appunto, non esistono praticamente più con la neve che imbianca le spiagge e la calura sempre più frequente nei mesi tradizionalmente rigidi.

E per non essere tacciato opportunista estimatore dei vangeli “gretiani”, o similari senza offesa personale, posso affermare che tali riflessioni hanno colpito me come pure moltissimi esseri naturali che rispettano tutto ciò che li circonda traendone beneficio per sé e per gli altri, sempre nel rispetto, per l’appunto, della natura che è alla base di quella vita che si sta pericolosamente trasformando in sopravvivenza.

Facili moralismi, si potrebbe dire, che tuttavia lasciano il tempo che trovano poiché il benessere di pochi ha sempre prevaricato il diritto alla dignità. Quando poi a ciò si aggiungono i guai prodotti da “imperdonabili distrazioni” della ricerca, in qualsiasi settore esse si manifestino, il gioco è fatto e non resta che sperare nella benevolenza del pianeta.

Sono i momenti in cui ci si riscopre deboli ed indifesi nonostante, fino al giorno prima, si ritenesse di aver conquistato la vetta del mondo.

Sono i momenti in cui si riscoprono i veri valori della vita, fatti di quella semplicità che non porterà mai danni alla propria ed all’altrui esistenza.

Sono i momenti, ancora, in cui l’unico vero benessere è la propria salute, più volte immolata sull’altare del progresso.

Nasce il sentimento, nasce in mezzo al pianto, s'innalza altissimo e va e vola sulle accuse della gente…… prosegue Battisti interpretando la realtà che vuole ….in un mondo che prigioniero è di pietre che furono un giorno case, ricoperte dalle rose selvatiche, che rivivono e ci chiamano, boschi abbandonati perciò sopravvissuti vergini….

la rinascita dell’essere una sana componente dell’universo che ci circonda abbandonando la vanagloria che distrugge in ogni sua manifestazione: e noi le stiamo offrendo il miglior terreno dove esprimere il proprio invincibile potenziale.  

      

 

 

 

 

 

Civico20 News     

Il Direttore responsabile                                   

Massimo Calleri       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 30/08/2020