Ricoveri e decessi nonostante due dosi di vaccino Moderna e Pfizer-BioNTech

Uno studio americano pubblicato sul "New England Journal of Medicine" smentisce chi dice che "con due dosi di vaccino non si viene intubati e non si muore".

Da mesi e mesi le trasmissioni e la stampa di regime ci dicono che con la doppia dose di vaccino non si finisce in terapia intensiva e non si muore di infezione da Covid-19. E’ proprio vero?

Il 2 dicembre scorso l’ANSA batteva una notizia sensazionale che smentisce – senza ombra di dubbio – le dichiarazioni dei virologi che passano più tempo in tv che nelle corsie degli ospedali.

La nota agenzia di stampa esordiva così: “il vaccino Moderna e quello Pfizer-BioNTech hanno entrambi un’altissima efficacia, ma il primo offre una protezione leggermente più alta”. Questa dichiarazione deriva da uno studio effettuato dal “Dipartimento per i Veterans Affairs” degli Stati Uniti d’America che è stato pubblicato sul prestigioso “New England Journal of Medicine”.

Il dottor professor Juan Pablo Casas Romero, fra gli autori della pubblicazione, ha dichiarato che si sono presi in esame 440mila veterani americani ai quali era stato somministrato uno dei due vaccini a mRNA di Moderna o Pfizer-BioNTech.

Dopo quattro mesi dalla seconda dose di vaccino a mRNA la letteratura clinica ha fatto emergere che dei 440mila soggetti 2.016 hanno riportato infezioni da Covid-19. Di questi 1.135 soggetti avevano ricevuto la vaccinazione con Pfizer-BioNTech, 881 soggetti avevano ricevuto la vaccinazione con Moderna.

559 soggetti presentavano sintomi: (327 erano vaccinati con Pfizer-BioNTech, 232 con Moderna).

411 soggetti hanno dovuto essere ricoverati in ospedale per situazione sanitaria critica: (258 erano vaccinati con Pfizer-BioNTech, 153 con Moderna).

125 soggetti sono stati ricoverati in terapia intensiva: (77 erano vaccinati con Pfizer-BioNTech, 48 con Moderna).

81 soggetti vaccinati con doppia dose sono deceduti: (43 erano vaccinati con Pfizer-BioNTech, 38 con Moderna).

Lo studio condotto dal “Dipartimento per i Veterans Affairs” non ha saputo spiegare il perché del divario di copertura dall’infezione tra i vaccini prodotti dalle due case farmaceutiche.

Il direttore del “New England Journal of Medicine” ha precisato che “per la singola persona, la differenza nell’efficacia è impercettibile” e prosegue con il solito mantra contro i No-Vax: “La vaccinazione con qualsiasi vaccino è molto meglio che non essere protetti. Il messaggio è che il miglior vaccino è quello che è disponibile”.

I dati dello studio citato ci dicono che 2.016 persone si sono infettate nonostante la doppia dose di vaccino a mRNA inoculato e ci dicono anche che 125 sono finite in terapia intensiva e 81 sono morte.

I virologi e gli infettivologi italiani in ogni trasmissione televisiva ci dicono che “con la doppia dose di vaccino non si finisce intubati in terapia intensiva e non si muore”.

Bene, anzi male, alla luce di questo studio, possiamo asserire che i guru della virologia nostrana hanno mentito al Popolo Italiano e dovrebbero pertanto fare pubbliche scuse a tutti quei medici che hanno contestato l’efficacia indiscutibile della vaccinazione contro il Covid-19.

Secondo voi avranno l’umiltà di presentare le scuse e di ammettere che anche con vaccinazione completa si può finire intubati in terapia intensiva e si può morire?

Personalmente credo non lo faranno ma, come sempre, seguiremo la vicenda e vi terremo informati.

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Articolo pubblicato il 13/12/2021