I nuovi tram di Torino. Più ampi e confortevoli, accessibili per i disabili

Prodotti in Campania, firmati Giugiaro, rinnoveranno lo storico parco tranviario della città. Benvenuto al primo

L’8 febbraio un nuovissimo tram è arrivato a Torino. È il primo di una serie di mezzi realizzati in provincia di Avellino dalla Hitachi Rail, fiore all'occhiello del comparto industriale altamente automatizzato della Campania CIM Srl, già artefice delle carrozze del Frecciarossa e altre prestigiose commesse.

L'elegante convoglio elettrico è il capostipite di una nuova flotta su rotaia (si parla di 35-70 unità), definita "ecologica", destinata a sostituire gli storici tram “arancioni”, in onorato servizio da ben 90 anni; mezzi oggi anacronistici, caratterizzati da un accesso difficile per utenti anziani e quasi impossibile per quelli afflitti da qualche significativa disabilità fisica.

Il design dei nuovi tram è stato curato da Giugiaro Architettura, con sede a Moncalieri, nata nel 1995 come “divisione architettura” di Italdesign Giugiaro. I colori dei mezzi che vedremo presto circolare sulle rotaie della città, saranno giallo e blu, tinte simboliche per Torino.

Rispetto agli attuali tram circolanti, i nuovi sono più corti, ma più capienti e accessibili da un pianale a “filo terra” finalmente adatto agli ingressi in carrozzina. L’attenzione ai disabili prevede anche, per ogni convoglio, due postazioni attrezzate per l’accesso e la manovrabilità in carrozzina. Molta attenzione per il ricambio d’aria, la climatizzazione e gli standard di sicurezza per i passeggeri.

I nuovi veicoli sono stati finanziati con i fondi del Ministero delle Infrastrutture e Della Mobilità Sostenibile, inclusi nella pianificata “cura del ferro” che mira a potenziare i trasporti su rotaia nei grandi centri urbani.

Il rinnovo della flotta tramviaria GTT di Torino è un obiettivo impostato e raggiunto dalla precedente amministrazione M5S, che li ha acquistati nel 2019 e che ha festeggiato il nuovo arrivo con un video condiviso sulla pagina Facebook del Movimento. L’ex sindaca Chiara Appendino, recandosi a Napoli di persona, continua a monitorare la fase di realizzazione dei mezzi che nei prossimi mesi arriveranno a Torino, e che diventeranno abituale presenza del paesaggio urbano, a distanza di 20 anni dall’ultimo rinnovo del parco mezzi della GTT.

In ultima analisi, la scelta di una mobilità elettrica su rotaia è una storica e lungimirante scelta della città di Torino, la cui rete attuale si muove su 88,4 km di percorso, pur contando 167 km di binari ancora vivi, con un servizio urbano limitato a 7 linee. Forse sono pochi rispetto ai 180 km di Milano.

L’auspicio è quello di un incremento del servizio tranviario, rispetto all’attuale piano che risale agli anni 80. Un’evoluzione quanto mai d’attualità in una città che si è riciclata a vocazione turistica e universitaria. Ancor più in questo momento di crisi energetica e della necessità da tempo espressa dai cittadini, di un moderno, efficiente servizio di trasporti pubblici all’altezza dei tempi, che sappia incentivare una mobilità “sostenibile” e una diminuzione del traffico individuale. Pensiero condiviso dalla assessora alla Transizione Ecologica e Digitale, Innovazione Mobilità e Trasporti, Chiara Foglietta, a cui si guarda con paziente, italica speranza.

Foto GTT e CIM S.r.l.

 

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Articolo pubblicato il 16/02/2022