Perché Putin vuole la testa dei “drogati neonazisti” di Kiev
Le ricchezze minerarie dell'Ucraina al centro della contesa

L’espansionismo viscerale dello zar, la guerra del Donbass, le risorse naturali dell’Ucraina e cose non dette in tv

L’invasione dell’Ucraina era stata preannunciata da Vladimir Putin con un discorso (mai riportato del tutto) riguardo gli interventi in Iraq, Libia e Siria da parte dell’Occidente. Quindi, come un atto dovuto per impedire all’Ucraina di aderire alla Nato e poi, come azione rivolta a porre fine al genocidio nel Donbass.

Link del discorso completo: https://www.lindipendente.online/2022/02/24/perche-la-russia-ha-attaccato-la-traduzione-integrale-del-discorso-di-putin/

Lo scenario è infinito, ma in breve: cosa c’è di vero e cosa manca?

Premessa: gli ex paesi del patto di Varsavia e le province dell’ex URSS non sono state obbligate dall’Occidente a scegliere un’altra sponda. Della dittatura ne avevano abbastanza. Altresì, la politica sotterranea della NATO ha una sua parte molto ambigua, con cospicui finanziamenti USA che hanno avvicinato l’Ucraina al Patto Atlantico, creando un reale, ipotetico pericolo strategico per la Russia.

Quali sono gli obiettivi di Putin?

Vladimir Putin, già presidente della Federazione Russa dal 1999 al 2008, è tornato in carica dal 2012 ed è giunto al quarto mandato, durante il quale, con un discusso referendum, ha portato modifiche alla Costituzione per poter essere rieletto almeno fino al 2036. Nel frattempo…

Già dai suoi primi mandati, ha dato il via a una politica di espansione tendente a ricompattare i vecchi confini dell’URSS.

La seconda guerra di Ossezia del sud, tra Russia e Georgia, combattuta nel 2008 (la prima guerra europea del XXIº secolo), giustificata da Putin per tutelare le zone filorusse degli osseti del sud e degli abcasi, gli analisti la reputano un passo di Putin per ampliare il controllo verso la Georgia. Dopo la guerra, la Russia ha continuato a occupare le province in violazione del cessate il fuoco del 2008. Nel 2021, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha denunciato gravi violazioni dei diritti umani nelle due regioni.

In Ucraina (terra dalle molte etnie), dopo la prima “rivoluzione arancione” del 2004, nel 2014, in seguito a l’impeachment del presidente filo russo Viktor Yanukovych, si sono verificati violenti episodi a Kiev, culminati nella seconda rivoluzione Ucraina, motivo della crisi russo-ucraina e pretesto per l’annessione della Crimea da parte della Russia.

Nel febbraio del 2014, truppe russe senza insegne, dopo alcuni scontri con reparti ucraini hanno assunto il controllo politico e militare di Sebastopoli e della Crimea, annettendole alla Federazione Russa. Molti paesi condannarono l’annessione come una violazione del diritto internazionale.

Il Donbass, è quella regione dell’Europa orientale che è compresa nei confini dell’Ucraina e in minor parte, della Russia. Nel 2014, subito dopo la rivoluzione che in Ucraina fece cadere il governo filo russo di Viktor Yanukovych, nel Donbass, con un referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale, si dichiarò l’indipendenza da Kiev, stabilendo la nascita delle repubbliche di Donetsk e Lugansk.

Da quell’evento sono iniziati scontri armati che nel corso degli 8 anni seguenti non si sono mai fermati, causando migliaia di vittime, soprattutto nel primo periodo e tra la popolazione civile. Nonostante numerosi tentativi di mediazione che hanno visto il coinvolgimento della Russia e dell’Europa, da cui sono scaturiti nel 2015 i due “protocolli di Minsk”, gli accordi sul cessate il fuoco sono stati più volte violati.

Gli interessi geopolitici intorno a quest’area strategica sono biunivoci e di difficile lettura, l’unica cosa certa è che, le minacce di invasione dell’Ucraina per i preannunciati motivi, sono diventate una conseguente realtà.

Perché l’accusa di neonazisti a Kiev?

Putin ha dichiarato di voler denazificare l’Ucraina riferendosi a crimini commessi per otto anni da parte del “regime” di Kiev nei confronti dei civili nelle repubbliche di Donetsk e Lugansk riconosciute da Mosca, molti per mano di gruppi paramilitari di estrema destra che dalla separazione dell’Ucraina dall’URSS nel 1991, si sono sviluppati nel Paese, ma il contenzioso è di vecchia data, e ha raggiunto il culmine durante l'invasione nazista del Paese iniziata nel 1941 con l'operazione Barbarossa.

Putin ha paragonato i gruppi di destra attivi nel Donbass in seguito ai fatti che nel 2014 hanno portato alla prima guerra russo-ucraina, alle “brigate di Stepan Bandera” alleate della Germania nella IIª guerra mondiale, ordinate in una divisione delle SS, sotto l’antica bandiera Ucraina gialla e blu, proibita dall’URSS.

Va precisato altresì, che nel corso degli 8 anni di crisi tra Kiev e le due repubbliche del Donbass, soldati russi militavano tra i separatisti, alimentando responsabilità reciproche. 

Per quanto riguarda l’accusa di “drogati”, rivolta ai governanti ucraini, forse trova spiegazione nel fatto che Zelens'kyj è a favore della distribuzione gratuita della cannabis medica.

Ma la verità più vera, come quasi sempre accade, non è quella delle opposte voci della propaganda che si giustificano & si susseguono da entrambe le parti, è quella non detta.

Sul Web circola un post de: “L’Indipendente” con l’elenco delle risorse dell’Ucraina, a chi fanno gola? 

l'Ucraina è ricca di risorse naturali:

1° in Europa per comprovate riserve recuperabili di minerali di uranio;

2° posto in Europa e 10° posto nel mondo in termini di riserve di minerale di titanio;

2° posto al mondo in termini di riserve esplorate di minerali di manganese (2,3 miliardi di tonnellate, ovvero il 12% delle riserve mondiali);

2a più grande riserva di minerale di ferro al mondo (30 miliardi di tonnellate);

2° posto in Europa per riserve di minerale di mercurio;

3° posto in Europa (13° posto nel mondo) per riserve di shale gas (22 trilioni di metri cubi)

4° al mondo per valore totale delle risorse naturali;

7° posto al mondo per riserve di carbone (33,9 miliardi di tonnellate)

L'Ucraina è un paese agricolo:

1° in Europa per superficie a seminativo;

3° posto al mondo per superficie di suolo nero (25% del volume mondiale);

1° posto al mondo nelle esportazioni di girasole e olio di girasole;

2° posto al mondo nella produzione di orzo e 4° posto nelle esportazioni di orzo;

3° produttore e 4° esportatore di mais al mondo;

4° produttore mondiale di patate;

5° produttore di segale al mondo;

5° posto al mondo per produzione di api (75.000 tonnellate);

8° posto nel mondo nelle esportazioni di grano;

9° posto al mondo nella produzione di uova di gallina;

16° posto nel mondo nelle esportazioni di formaggi.

L'Ucraina è un paese industrializzato:

1° in Europa nella produzione di ammoniaca;

2-? Il 4° sistema di gasdotti naturale più grande d'Europa al mondo (142,5 miliardi di metri cubi di capacità di flusso di gas nell'UE);

3° in Europa e 8° al mondo per capacità installata di centrali nucleari;

3° posto in Europa e 11° nel mondo per lunghezza della rete ferroviaria (21.700 km);

3° posto al mondo (dopo Stati Uniti e Francia) nella produzione di localizzatori e apparecchiature di localizzazione;

3° esportatore di ferro al mondo

4° esportatore mondiale di turbine per centrali nucleari;

4° produttore mondiale di lanciarazzi;

4° posto al mondo nelle esportazioni di argilla

4° posto al mondo nelle esportazioni di titanio

8° posto nel mondo nelle esportazioni di minerali e concentrati;

9° posto nel mondo nelle esportazioni di prodotti dell'industria della difesa;

10° produttore di acciaio al mondo (32,4 milioni di tonnellate).

(Viktoriya Prokopovych presidente dell’associazione Forum Ucraina)

Forse, a questo punto, molte cose si chiariscono da sé, o magari si fanno ancora più confuse. L’unica certezza è che la Russia sta invadendo l’Ucraina e non il contrario, come paventato pericolo per la Russia, nel discorso alla nazione del presidente "Puthler" (da: Putin-Hitler, coniato dalla popolazione ucraina in fuga). Tra le tante voci della propaganda, questa è una plateale e inequivocabile menzogna che Putin ha raccontato prima di tutto al popolo russo e poi al mondo intero. La minaccia dell'arma nucleare come difesa preventiva poi, non ha giustificazioni, ed è una prova di intimidazione, di paranoica insicurezza storicamente russa e di ingiustificato pericolo reale per la pace mondiale.

 

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Articolo pubblicato il 28/02/2022