Taranto - Michele Emiliano: inquietante violenza verbale

Puglia e Campania una sorta di ‘Stalingrado d’Italia’

Michele Emiliano è un politico e magistrato italiano, presidente della Regione Puglia dal 26 giugno 2015 e sindaco di Bari dal 2004 al 2014.

Intervenuto a Taranto assieme ad Enrico Letta che ha lanciato il “Manifesto per il Sud”, con la Puglia data quasi completamente al centrodestra secondo i sondaggi dell’istituto Cattaneo, ha lanciato un appello alla resistenza dai toni a tratti inquietanti.

Soprattutto nel finale, quando rivendicando di essere rimasto tra i pochi governatori al Sud di centrosinistra insieme a Vincenzo De Luca, si è così espresso: “La Puglia è per l’Italia in questo momento assieme alla Campania, lo dico con un po’ di orgoglio, una sorta di ‘Stalingrado d’Italia’, perché da qui non passeranno, qualunque cosa dovesse succedere. Perché noi non abbandoneremo mai il campo, qualunque sarà il risultato. E sputeranno sangue per cambiare quel che noi siamo riusciti a cambiare in questi anni. Sputeranno sangue, comunque vadano queste elezioni. Ma se vanno bene, ovviamente, è molto più facile”.

Gli applausi sono stati scroscianti per il governatore che, nonostante i toni non proprio moderati non da magistrato, è stato anche abbracciato da Letta.

Ricordiamo per la cronaca, che l’ultima a essere definita ‘Stalingrado d’Italia’ era stata Sesto San Giovanni, nel Milanese, passata dal 2018 al centrodestra dopo oltre 70 anni di governo ininterrotto di sinistra. Da allora quel comune non ha mai più cambiato colore politico.

E perentorio è stato il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan in merito alle dichiarazioni di Emiliano, che ha dichiarato: “Le parole pronunciate da Michele Emiliano nel suo comizio a fianco di Enrico Letta sono decisamente inquietanti, tanto più gravi venendo da un’importante carica istituzionale. ‘Sputeranno sangue’, ripetuto due volte, è una becera espressione di violenza, inaccettabile in sé, ma che può incoraggiare qualche insensato. Le minacce delle nuove Brigate Rosse a Giorgia Meloni di pochi giorni fa dovrebbero suggerire ben altri atteggiamenti.

Inspiegabile poi il plateale abbraccio con cui Enrico Letta ha premiato Emiliano immediatamente dopo, lo stesso Enrico Letta che ha parlato del rischio di stravolgere la Costituzione a causa della legge elettorale e della riduzione del numero dei parlamentari, che il suo partito ha votato. Ebbene: la Costituzione non prevede di far sputare sangue agli avversari politici.”

"Le espressioni pronunciate ieri da Michele Emiliano, un uomo formalmente di legge ma che della legge evidentemente non sa che farsene, sono di una gravità e di una barbarie inaudite, e di possibile rilevanza penale".

Così si è espresso il deputato di Forza Italia e Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, candidato del centrodestra nel collegio uninominale del Senato Puglia 02 Bari-Bat.

Che ha così concluso: "Al di là dell'istigazione alla violenza, con una sorta di anticipazione di sommossa contro la scelta democratica degli elettori, ciò che più colpisce nelle parole di Emiliano è la patente minaccia, da parte del Presidente della Regione Puglia, nei confronti di tutti coloro che osino non seguire le sue indicazioni. Una intolleranza tanto pericolosa quanto inaccettabile, incredibilmente condivisa dagli applausi adesivi di Enrico Letta".

 

 

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Articolo pubblicato il 14/09/2022