E’ solo tristezza o depressione?

Scopri come fare a distinguerle.

Ecco alcune domande utili alla differenziazione delle due situazioni emotive. Al mattino, fai fatica ad alzarti dal letto? Il tuo appetito è sostanzialmente variato? Mangi di più o molto meno? Trovi poco motivante vederti con amici o trascorrere del tempo con chi conosci? Vuoi isolarti dal mondo?

Uno studio statunitense si è concentrato sul rispondere a queste domande.
Una delle convinzioni più diffuse è quella del pensare alla depressione come a una situazione dove si piange e si è davvero, ma davvero, ma davvero tristi, sempre. Sbagliato. Sono i sintomi con la loro frequenza e con la loro intensità a definire se si è solo tristi o depressi. Lo stabilisce il modo in cui taluni pensieri influenzano la tua vita. Quanto subisci pensieri di isolamento, alterazione dell’umore, alterazione del rapporto con il cibo e con quale frequenza questo accadde viene decretata se sei triste o in depressione.  

Qui è bene riuscire a definire la differenza per stabilire il proprio sentire. Nella depressione senti dentro di te la certezza di qualcosa di rotto. Qualcosa ha smesso di funzionare. Alcuni dei sintomi descritti sopra, oppure tutti, se proseguono per più di due settimane e sono presenti con forte intensità ogni giorno, se influenzano le decisioni della tua vita si può parlare di depressione semplice oppure maggiore. Nella depressione maggiore si ha un incremento della sensazione di vuoto e di forte tristezza correlata con una notevole perdita di interesse per le attività che ti piacevano, come il lavoro, gli hobby, vedere gli amici, persino il cibo e il sesso.

Nel manuale dei disturbi mentali, riconosciuto a livello mondiale, il DSM-5 è necessario provare almeno quattro dei seguenti sintomi

  • Cambiamenti significativi nell'appetito: perdita o aumento di peso non correlati alla dieta
  • Difficoltà a dormire ( insonnia) o dormire troppo (ipersonnia)
  • Aumento dell'irrequietezza o, al contrario, muoversi più lentamente 
  • Stanchezza, stanchezza o perdita di energia che rendono difficili anche compiti semplici, come vestirsi o lavarsi
  • Sentirsi inutili o inappropriatamente in colpa, come pensare costantemente agli errori del passato
  • Difficoltà a pensare in modo chiaro, a concentrarsi o a prendere decisioni
  • Pensieri ricorrenti di morte o suicidio (senza o senza un piano specifico) o tentativo di suicidio

Da notare la necessità della persistenza del sintomo come impattante nella vita di chi lo vive tanto da innescare un disagio molto alto accompagnato da rendere difficoltosa le piccole azioni quotidiane. Quindi, ad esempio, se normalmente hai difficoltà ad addormentarti, l'insonnia non conta come un sintomo di depressione maggiore per te.

Molti pensano di essere loro la causa dell’insorgere della depressione. Spesso però non è così. Sia lacune patologie che la prescrizione di alcuni farmaci può portare a avere sintomi “falsi”, ovvero simili alla depressione ma conseguenza degli effetti collaterali del farmaco stesso, a credere di soffrirne. Se stai assumendo qualcuno di questi farmaci potresti soffrire dei sintomi della depressione senza esserlo. Oppure se soffri di qualcuno di questi disturbi potresti trovarti in questa situazione di sintomi “falsi” della depressione. I farmaci con possibili effetti simil depressivi sono: contraccettivi orali, farmaci antireflusso gastrico, controllo della pressione, diminuzione del colesterolo, per la cura dell’acne grave.  Mentre le patologie più frequenti sono: disturbi tiroidei, malattia di Lyme, morbo di Parkinson, anemia.

"I pazienti e gli operatori sanitari devono essere consapevoli del rischio di depressione che deriva da tutti i tipi di farmaci da prescrizione comuni, molti dei quali sono disponibili anche al banco", osserva Dima Mazen Qato, PharmD, PhD , l'autore principale dello studio . (Il dott. Qato è anche la Hygeia Centennial Chair e professore associato presso il Titus Family Department of Clinical Pharmacy presso l'Università della California meridionale Leonard D. Schaeffer Center for Health Policy and Economics di Los Angeles.)

"Molti potrebbero essere sorpresi di apprendere che i loro farmaci, nonostante non abbiano nulla a che fare con l'umore o l'ansia o qualsiasi altra condizione normalmente associata alla depressione, possono aumentare il rischio di manifestare sintomi depressivi e possono portare a una diagnosi di depressione", afferma Qato.

Per cui la prima prevenzione è stare in guarda attraverso l’ascolto di sé.

 

Fonte: https://www.everydayhealth.com/depression/major-depressive-disorder/

 

 

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Articolo pubblicato il 27/09/2022