Mantenere l’ora legale farebbe risparmiare un’ora di energia elettrica

È un provvedimento elementare, ma del quale se ne parla poco

L’isteria energetica è l’argomento che accomuna quotidiane dichiarazioni di ministri, opinionisti, giornalisti e autorità. Le parole d’ordine legate alle scorte e all’aumento dei costi di gas ed energia elettrica convogliano su un termine che sembrava accantonato: austerity. E così sarà, ma mentre si susseguono improvvisati rimedi, percentuali e complesse elucubrazioni tecniche in cerca di una via d’uscita per una società afflitta da bulimia energetica, si parla poco di rimedi a portata di mano.

Il passaggio da ora legale a ora solare, fino a prova contraria, per questo travagliato 2022 è previsto nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre. Sarebbe un ulteriore controsenso poiché di mantenere l’ora legale come riferimento permanente se ne parla da tempi non sospetti, da quando la crisi energetica non era così evidente e devastante per l’economia e la quotidianità di un’Italia priva di fonti fossili, e per l’Europa tutta, ormai alla canna del gas russo.

Infatti, il mantenimento dell’ora legale permanente sarebbe fonte di risparmio già soltanto per il semplice fatto che consente di usufruire per un’ora in più della luce naturale del sole ogni giorno, arginando così il caro bolletta che ci sta riducendo in bolletta. I dati sui risparmi in kilowattora relativi al nuovo millennio sono molto elevati e reperibili sul Web. Inoltre, nei giorni seguenti al cambio dell’ora, molte persone accusano disturbi di concentrazione e in alcuni casi, effetti sull'umore che possono dare origine a momenti di depressione anche gravi. 

Dunque perché non risparmiare qualche lampadina accesa in più mantenendo l’ora legale? Forse, in questo momento di grandi manovre e macro-speculazioni, l'opportunità è passata inosservata… Eppure, piccole cause, grandi effetti e le possibilità sono tante. Ad esempio, se le nuove case avessero mantenuto la vecchia, cara canna fumaria, forse oggi verrebbe utile… Ma volendo, si potrebbe rimediare…

 

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Articolo pubblicato il 08/10/2022