Radicali Cuneo: "Chiediamo alla sindaca Manassero di violare la legge"

Netta presa di posizione dei pannelliani cuneesi in favore della registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali.

In un momento nel quale il Popolo Italiano va avanti a stenti, dovuti ad un’assurda guerra alle porte dell’Europa e ad una carrellata di speculazioni fatte sul costo dell’energia, il mondo radicale ed LGBT chiede ai sindaci di violare le leggi nazionali.

Come sempre, nell’area Sinistra della politica, si cerca di puntare tutto sui “diritti civili” dimenticandosi dei veri problemi della Nazione che, come è evidente ai più, stanno riducendo il popolo alla fame.

E’ sempre più diffuso – anche nella piccola e ricca Cuneo – il costume di andare a vivere in camper o di dormire in auto perché non si riescono più a sostenere le spese di un appartamento.

Nonostante ciò per l’Associazione “Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei”, per “+ Europa” Granda e per l’Associazione “ApertaMente”, la priorità sta nella registrazione dei minori in mano alle coppie omogenitoriali sui registri anagrafici.

Questo atto, peraltro, è contro le norme vigenti ed è per questo che Filippo Blengino, in quanto Segretario politico di “Radicali Cuneo”, durante una conferenza stampa del 3 novembre scorso, ha detto: “Chiediamo alla sindaca Patrizia Manassero di violare la legge e, come ha fatto il sindaco di Milano Beppe Sala, come ha fatto l’ex-sindaca di Torino Chiara Appendino, di riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali. Questo non è possibile per legge. E' stato fatto a Torino fino alle elezioni del nuovo sindaco Lo Russo e si sta facendo a Milano”.

A dar manforte a Blengino, Chiara Anderlini, Segretario dell’Associazione “ApertaMente”, che ha così espresso il suo pensiero: “Noi come direttivo di “ApertaMente”, associazione LGBT nata qui a Cuneo recentemente, abbiamo deciso di aderire a questa chiamiamola “provocazione”, anche se noi non la vediamo come tale.

Ci sono già diverse sentenze a favore del riconoscimento di figli di coppie omogenitoriali. In mancanza di una netta presa di posizione da parte dello Stato noi chiediamo con la raccolta firme alla sindaca Manassero di scendere in campo, seguire questi diritti civili che alla fine sono a tutto vantaggio dei minori che fanno parte di una coppia omogenitoriale.

Siamo nel 2022 e sinceramente dobbiamo fare dei passi avanti anche perché nel resto d’Europa è già una realtà esistente. Già in Austria è una realtà di fatto da anni e non sono stati evidenziati problemi”.

Molti cuneesi si chiedono come si comporterà il sindaco Patrizia Manassero dinanzi ad una richiesta formale di violare le leggi dello Stato.

Sul tema abbiamo voluto sentire un politico da sempre impegnato nella difesa dei minori dell’infanzia e della famiglia che ci ha così risposto: “Mario Adinolfi, Presidente del “Popolo della Famiglia”, in merito a quanto dichiarato dai Radicali in invito al Sindaco di Cuneo sulla violazione della legge anagrafica, ribadisce che il diritto di famiglia in Italia è “un unicum” che deriva direttamente dalla norma costituzionale.

All’articolo 29 della Costituzione repubblicana è scritto che la Repubblica riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Essendo in Italia il matrimonio, com’è noto, unicamente celebrabile fra uomo e donna qualsiasi violazione delle normative anagrafiche sarebbe non solo violazione del diritto di famiglia ma alto tradimento nei confronti della Costituzione repubblicana.

Invito dunque il Sindaco di Cuneo a non prendere la scia di altri sindaci, come Giuseppe Sala, che scientemente violano il dettato costituzionale e conseguentemente tradiscono il patto di unità che tiene in piedi l’Italia, fondandosi su quella società naturale che è la famiglia basata sul matrimonio”.

Certamente seguiremo gli sviluppi della situazione e vi terremo opportunamente informati. Speriamo, nel frattempo, il sindaco Manassero si occupi delle famiglie in difficoltà, dei bambini in stato di indigenza e della carenza di incentivi alle nascite prima di dar seguito a proposte quantomeno “bizzarre” proposte in tempi così bui.

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Articolo pubblicato il 04/11/2022