La guerra ibrida russa non compresa dall'Occidente
Valery Gerasimov, teorico della guerra ibrida

Spesso abbiamo sentito parlare di guerra in Ucraina, ma di quale tipo di conflitto stiamo parlando?

Nei giorni scorsi, in un attacco provocato da droni provenienti dalla costa orientale del mar d'Azov, una serie di razzi hanno colpito Kiev.

Le forze aeree ucraine affermano di aver abbattuto 30 dei 35 droni kamikaze ‘Shahed’ forniti dall'Iran alla Russia.

Il comando dell'intelligence militare ucraino ha riferito che l'esercito russo ha ricevuto un nuovo lotto di droni di fabbricazione iraniana e continua a negoziare con l'Iran per l'acquisizione di sistemi di missili balistici.

Mosca chiaramente nega. E nel frattempo Putin è andato in visita dal suo alleato Lukashenko. L’incontro a Minsk ha visto i due leader parlare principalmente di temi economici. La strategia comune fra Mosca e la Bielorussia è quella di contenere le sanzioni occidentali.

Tuttavia, l’intelligence britannica e ucraina hanno ipotizzato anche altro.

Si pensa infatti che il Cremlino stia progettando da diverso tempo un attacco da nord, partendo proprio dalla Bielorussia per poi arrivare fino alla capitale ucraina.

Questo genere di attacco era già stato in parte sperimentato durante la prima fase del conflitto. Quando Kiev e il suo aeroporto erano stati circondati da carri armati russi.

L’idea che molti analisti e strateghi si stanno facendo è quella di una Russia che dall’inizio della Guerra stia giocando “al gatto col topo”.

Tutto quello capitato fin ora lascia chiaramente trasparire l’applicazione corretta della guerra ibrida secondo i dettami della famosa Dottrina Gerasimov (prende il nome dal ‘Generalissimo’ di Putin e Capo delle Forze armate russe).

Chiaramente, i paesi dell’Europa occidentale, così come la maggior parte dei paesi legati all’Anglo sfera, sono completamente inadatti nel comprendere la guerra nei tempi odierni. Si limitano tutti a commentare il fatto del giorno, prontamente manipolato dall’intelligence britannica e ucraina.

Tutto il nostro sistema mediatico si fonda su una bugia, ovvero sul fatto che la Russia sia ufficialmente in Guerra aperta. Quando basterebbe usare la logica per comprendere che se la Fed. Russa fosse realmente in guerra avrebbe già avviato la mobilitazione totale delle proprie risorse, compresi i missili balistici e da crociera nucleari. Invece, non solo non ha utilizzato armi nucleari strategiche, ma nemmeno quelle tattiche. Così come gran parte del suo arsenale navale e corazzato è ancora fermo, pronto ad essere adoperato.

Fin ora, infatti, Mosca ha utilizzato solo armi vecchie o di seconda mano, oppure a basso costo, come i droni kamikaze acquisiti dall’Iran.

A questo va considerato inoltre che gli alleati storici della Russia, compresa la Cina, non sono minimamente coinvolti in questo conflitto regionale. A dimostrazione del fatto che si tratti più di un’operazione militare speciale che non di una guerra a tutti gli effetti.

Agli occhi dei paesi economicisti occidentali può sembrare il contrario; questo avviene poiché oltre alla propaganda non vi è la minima preparazione ad una guerra di questo secolo. Non si conoscono nemmeno le basi. Di tutto il blocco occidentale, solamente Usa, Israele e l'ambigua Turchia sono paesi pronti effettivamente ad una guerra; la stessa Francia e Inghilterra non fanno più una guerra aperta dal secolo scorso (se non come gregari degli stessi americani).

Il fronte filo-russo e filo-cinese invece è costituito da Nazioni fortemente addestrate e pronte ad ogni eventualità. Oltre ad avere numerose potenze nucleari al suo interno (dalla Nord Corea all’Iran, passando per il Pakistan e l’India), gli alleati di Mosca e di Pechino sono predisposti meglio per una mobilitazione militare, rispetto alla popolazione occidentale, tenuta forzatamente all’ingrasso dal piano Marshall in poi.

In questa guerra ibrida di logoramento, sia sul piano energetico che economico, ci sta rimettendo l’Ucraina, e tutta l’Europa occidentale, divenuta ormai ventre molle dell’Alleanza Atlantica e dell’Anglo sfera. 

I Paesi legati a Mosca e a Pechino sono pronti ad accerchiare l'Occidente anche a livello economico. Poichè stanno stingendo accordi e patti commerciali fra di loro (vedesi l'allargamento dei BRICS); ricordiamo che in una possibile guerra futura e totale, l'Occidente ad oggi costiuirebbe solo 1 degli 8 miliardi di abitanti su questo pianeta. Oltre a non avere più alcun primato culturale, rischiamo di essere in netta minoranza agli occhi di popoli affamati e stanchi di stare sotto il giogo di Washington e dell'Anglo Sfera. 

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Articolo pubblicato il 22/12/2022