La grande inquisizione

È giunta l’ora della resa dei conti di Gianpiero Alaimo.

Gianpiero Alaimo ha partecipato alla riunione di sostegno alla dottoressa Silvana Mari, convocata dall’Ordine dei Medici di Torino in data 26 gennaio 2023.

All’uscita dalla “inquisizione” la dottoressa ha letto un breve comunicato nel quale poneva domande assai circostanziate sull’argomento di cui aveva dovuto rispondere, pretendendo uguale comportamento da parte dei medici dell’ordine.

Le domande erano molto semplici e poste in veste di cittadina protetta dalla Costituzione di un Paese democratico, firmatario della dichiarazione dei diritti dell’uomo, del trattato di Norimberga, del trattato di Oviedo e del trattato di Helsinki:

 

- Quale è l’esatto meccanismo di funzionamento del trattamento sanitario in oggetto?

- Che rischi di complicazioni a breve medio e lungo termine ci sono?

- In caso di complicanza a chi devo rivolgermi per avere il risarcimento? Specificare nome, cognome, numero di polizza.

- Come è stato affermato - addirittura in senato - si tratta di farmaci in fasi completamente sperimentali che possono essere inoculati solamente dove non esistono    terapie alternative: i lavori scientifici che affermano non esistano terapie alternative si potrebbero vedere?

- Le centinaia di migliaia di pazienti guariti perfettamente con le terapie domiciliari a base di vitamina B, vitamina C, azitromicina, idrossiclorochina, cortisone,       aspirina ed eparina per quale motivo non sono stati considerati una prova?

- Per quale incredibile motivo nessuno sta verificando chi possa assumersi la responsabilità penale e civile nel caso in cui - avendo avuto l’infezione, quindi già       fornita di anticorpi ottimi e stabili senza effetti collaterali - sviluppassi una sindrome ADE dopo l’inoculazione?

- Dato che questo trattamento è ritenuto un punto obbligatorio per la categoria lavorativa, il farlo senza specificare a chi rivolgersi in caso di risarcimento, è un   passo terrificante verso una incredibile illegalità.

- Se dovessi sperimentare una reazione avversa con effetti a medio o lungo termine per adesso sconosciuti che portano alla morte o all’invalidità, io e la mia     famiglia saremmo risarciti?

- Posso sapere nome e cognome della persona che dovrò denunciare e fino a che cifra ammonta la copertura della sua polizza assicurativa?

- Per quale motivo sono obbligata a farmi inoculare questa roba, tenendo presente che l’inoculazione di questi farmaci non blocca la trasmissione della malattia e   chi lo afferma sta mentendo

- Secondo l’articolo di Peter Doshi pubblicato il 4 gennaio sul British Medical Journal i cosiddetti sieri Pfizer e Moderna non intervengono sull’infezione, ma solo   sulla malattia, riducendo l’intensità dei sintomi, non del millantato 95%, bensì dello squallido 20%.

- Tenendo presente che con l’idrossiclorochina o aspirina da me fornita ottengo risultati al 99%, perché devo iniettarmi questa roba?

 

E ha concluso con un’ultima domanda:

 

- Ci hanno terrorizzato, ci hanno vietato le terapie domiciliari dandoci farmaci inefficaci e pericolosi: siamo sicuri che possiamo credere alla loro buona fede?

 

 

Ecco che vengono convocati e inquisiti quei cerusici che in questi ultimi tre anni hanno osato disattendere e opporsi a tutte quelle direttive di stato che imponevano i protocolli sanitari da applicare pedestremente nei confronti della popolazione.

 

Al rogo. Al rogo.

 

Sembrerebbe una rievocazione del XV secolo ma tale non è, è oggi, noi viviamo nel XXI secolo: è la storia che si ripete e dalla quale ci si ostina a non imparare nulla.

 

Il protocollo, questo dogma.

 

Non serve che una persona abbia ottenuto una laurea, abbia acquisito esperienze pluriennali, abbia la capacità di discernere quale possa essere la soluzione migliore per salvaguardare la vita dei propri pazienti.

 

Tutto questo è perfettamente inutile, non serve, c’è chi pensa per loro: c’è il “protocollo di stato”.

 

Di stato? Come sarebbe a dire “di stato”?

 

È quindi la politica e non la sanità a dare le linee guida per la nostra salute?

 

Ovviamente che chi ha l’ardire di operare in scienza e coscienza, nonostante i risultati positivi di guarigione che rasentano il 100%, viene messo alla gogna, viene inquisito come uno dei più terribili criminali.

 

Se queste sono le condizioni, se bastasse IL PROTOCOLLO per agire sulle persone, sarebbe più agevole e comodo ancora farsi consegnare dal proprio giornalaio, mentre acquistiamo il nostro quotidiano preferito, la dispensa col protocollo previsto per la cura di una qualsivoglia patologia.

 

E ci stiamo arrivando con l’acquisto dei medicinali in farmacia, mostrando semplicemente la tessera sanitaria.

 

Semplice no? Cosa rimane di questa inutile figura chiamata “medico”? Vediamo di capire… cosa si cela dietro questo atteggiamento totalitario?

 

Viene spontanea una domanda: cosa trasforma gli esseri umani in diaboliche figure assatanate, prive di etica?

 

Denaro, potere, delirio di onnipotenza.

 

Mai come oggi stiamo assistendo, soprattutto in Italia, allo smantellamento di quello che storicamente si sarebbe chiamato stato di diritto.

 

Nulla e nessuno si salva: tutto si immola sull’altare dell’abuso totalitario.

 

È quindi questo il futuro che ci attende?

 

Una pletora di persone di dubbia reputazione, asservite a un sistema prevaricatore?

 

Mai mi sarei aspettato di vivere un periodo che ritenevo ormai appannaggio dei libri di storia.

 

Mai avrei pensato di dovermi presentare, insieme ad un manipolo di irriducibili, dinnanzi a un’istituzione quale l’ordine dei medici che, anziché tutelare i propri iscritti, si erge al ruolo di collegio inquisitore nei confronti dei propri colleghi.

 

Mai avrei voluto assistere alla convocazione, accusa, giudizio e condanna di medici che non hanno voluto abiurare al giuramento di Ippocrate.

 

Neanche le evidenze scientifiche più consolidate vengono prese in considerazione: hanno disubbidito, usato il loro raziocinio e quindi vanno puniti, distrutti, eliminati dal sistema.

 

Potrebbero essere presi a esempio da altri colleghi: una vera tragedia perché tutto è basato sulla obbedienza cieca a dettami privi di fondamento scientifico.

 

Il confronto con teorie e studi alternativi non ha nessun motivo di esistere.

 

Quanto buio si intravede all’orizzonte!

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Articolo pubblicato il 01/02/2023