Cuneo. L'ideologia LGBT approda nella scuola pubblica mediante la "carriera alias"

Il "Virginio - Donadio" è il primo istituto ad approvare la "carriera alias" in Granda.

In questi giorni abbiamo appreso che l’Istituto di Istruzione Superiore “Virginio – Donadio” di Cuneo ha adottato la cosiddetta “Carriera Alias” per favorire gli studenti transgender che frequentano l’Istituto Tecnico Agrario e l’Istituto Professionale Alberghiero.

Alice Depetro, nota attivista di “Radicali Cuneo” e “+ Europa Granda”, ha prontamente diramato un comunicato stampa nel quale sostiene che “grazie a questa svolta, le persone trans che hanno iniziato un percorso di transizione psicologico e medico potranno scegliere il nome che più corrisponde alla propria identità, e questo verrà riportato nei quadri dei voti, nel libretto e nel registro elettronico sostituendo quello anagrafico”.

Tutto questo ha dell’incredibile soprattutto se si pensa che ci sono moltissimi professionisti (psicologi, psichiatri, …) che sostengono come questa via sia assolutamente deleteria per la crescita psicologica dell’individuo.

Abbiamo voluto sentire il parere di un politico contrario a queste teorie e gli abbiamo sottoposto il caso di specie.

Mario Adinolfi, fondatore e presidente del “Popolo della Famiglia”, a tal proposito ci ha dichiarato: “Da mesi il “Popolo della Famiglia” combatte nelle scuole italiane una battaglia per la ragionevolezza. Già in altre occasioni, in particolare a Roma, si è evidenziata la stortura inevitabile che consegue all’accettazione delle cosiddette “carriere alias”, che altro non sono che una totale irrazionalità consentita ai ragazzi. In opposizione a qualsiasi “lay trans”, a qualsiasi legge per il “self ID”, in opposizione a qualsiasi inversione della legge di natura, il “Popolo della Famiglia”, fin dalle scuole, intende combattere la battaglia per la verità che non deve piegarsi ai capricci ideologici che pervadono le nuove generazioni su istigazione di cattivi maestri.

In provincia di Cuneo si udrà – come sempre – la nostra voce affinché i genitori non si sentano soli nel poter ricordare alle istituzioni e ai propri figli che la verità di natura non si distorce, pena una cedevolezza devastante a quella che è semplicemente una piantagione di follia”.

Questa tematica sta preoccupando non pochi genitori. Come abbiamo più volte documentato, infatti, è sempre più pernicioso l’inserimento della Teoria Gender all’interno degli istituti scolastici. Molti genitori – e non è un caso - stanno sempre più optando per l’educazione parentale, nelle proprie abitazioni, per evitare che i propri figli vengano ideologizzati da programmi di discutibile moralità.

Torneremo senz’altro a parlare di questo tema che interessa migliaia di famiglie italiane e promette battaglie sul piano politico.

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Articolo pubblicato il 04/03/2023