Il visionario che salvò il Parco

Edgar Meyer racconta come il professor Renzo Videsott ha salvato il Parco del Gran Paradiso negli anni della guerra e dell’immediato dopoguerra

Il professor Renzo Videsott, veterinario, ambientalista e alpinista, nato il 10 settembre 1904 a Trento e morto a Torino il 4 gennaio 1974, è noto soprattutto per la sua attività di naturalista e per essere stato per molti anni il direttore del primo parco italiano, il Parco nazionale del Gran Paradiso.

Pioniere dell’ambientalismo in Italia e scalatore dolomitico, Videsott si laurea in Medicina Veterinaria nel 1928 presso la Scuola di Torino, frequenta nel 1929 quale ufficiale veterinario la Scuola di Cavalleria di Pinerolo e successivamente è assegnato al Reggimento di Artiglieria a Cavallo “Volòire” di Milano.

Insegna poi alla Facoltà di Veterinaria di Torino come docente di patologia e clinica medica e successivamente di farmacologia. Dal 1953 viene distaccato dal Ministero della Pubblica Istruzione alla direzione del Parco Nazionale del Gran Paradiso e abbandona l’insegnamento.

Nel libro “Il visionario che salvò il Parco”, il giornalista e ambientalista Edgar Meyer narra che soltanto un uomo come Renzo Videsott, definito «Un visionario. Un sognatore pragmatico. Un pioniere dell’ambientalismo concreto. Un idealista duro come la roccia scalata in gioventù», poteva salvare il Parco Nazionale del Gran Paradiso negli anni della guerra e dell’immediato dopoguerra.

Meyer espone alcuni momenti del martellante impegno di Renzo Videsott per la tutela del Parco: dall’incarico iniziale negli anni eroici del dopoguerra alla lotta al bracconaggio, dalla fondazione della prima associazione ambientalista italiana alla “creazione” di una nuova figura - moderna - di guardaparco, dalle dolorose sconfitte ai grandi risultati in campo scientifico.

Fino all’amara uscita di scena...

Il testo è corredato da alcune foto storiche inedite: danno il “sapore” dell’attività febbrile per la tutela degli animali e delle bellezze della riserva.

Renzo Videsott ha scritto una delle pagine più appassionanti e importanti della storia dell’ambientalismo italiano. La quale è parte integrante della storia d’Italia. E, anzi, di questa storia rappresenta una delle pagine più belle e luminose.

Non esisterebbe il Parco Nazionale del Gran Paradiso come lo conosciamo oggi se non ci fossero stati l’intervento e l’azione incessante, martellante e appassionata di Videsott negli anni cruciali del dopoguerra e del successivo boom economico. Il suo operato si può avvertire, ancora oggi, su ogni roccia, lungo ogni sentiero, dietro ogni albero secolare.

Perché il suo spirito è lì.

Edgar Meyer, giornalista, presidente dell’associazione Gaia Animali & Ambiente, ha lavorato negli staff dell’Assessorato alla Sostenibilità ambientale di Roma Capitale, dell’Assessorato ai Parchi storici del Comune di Genova, dell’Assessorato al Territorio della Provincia di Milano. È autore di diverse pubblicazioni, tra cui Una vita per loro. Storia di un veterinario illuminato (Stampa Alternativa), Quattrozampe in tribunale. Storie di animali (e uomini) alle prese con la legge (Stampa Alternativa), Il Parco delle meraviglie (Stampa Alternativa), Fido non si Fida (Stampa Alternativa), Qua la zampa (Stampa Alternativa), I pionieri dell’ambiente (Carabà), Storia ambientale, una nuova frontiera storiografica (Teti editore).

Edgar Meyer ha fondato Stoà - associazione per la storia e gli studi sull’ambiente.

Il libro di Edgar Meyer “Il visionario che salvò il Parco” sarà presentato il 2 aprile 2023, alle ore 18:30 presso l’Associazione l’Arte Incontra, in via Spadolini n. 9, a Nichelino (Torino).

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Articolo pubblicato il 30/03/2023