Cuneo si ricordi anche dei padri separati

Appello del "Popolo della Famiglia" all'Assessore alle Pari Opportunità.

In un clima di inclusività, accoglienza, tolleranza e comprensione ci sono tante persone che, tuttavia, sono vittime di abbandono da parte della pubblica amministrazione e, in modo specifico, dei comuni.

Tra queste persone ci sono senza dubbio alcuno i padri separati che, in un clima di femminismo diffuso ed ideologico, vengono sempre visti come i carnefici, i responsabili della frattura dei nuclei familiari e i colpevoli della fine di un amore.

Per questo motivo Luca Calabrese (nella foto a destra), referente del “Popolo della Famiglia” per la città di Cuneo, ha scritto all’Assessore, al Dirigente e al Responsabile delle Pari Opportunità del Comune di Cuneo, per chiedere la realizzazione di una “Panchina Azzurra per i padri separati”.

L’esponente del movimento politico fondato da Mario Adinolfi sa bene che la panchina rappresenta solo un atto simbolico ed infatti, proprio per non rimanere nel vago, ha formulato all’Amministrazione Comunale cuneese una richiesta specifica e peculiare.

In una lettera inviata al Settore Pari Opportunità il 16 giugno scorso, Calabrese ha scritto: “Oltre alla realizzazione di una “panchina azzurra” – viste le tante “panchine rosse” presenti nella nostra città – sarebbe opportuno istituire uno Sportello di ascolto e consulenza legale e psicologica a favore dei padri separati, con uno staff di esperti per coordinare con gli operatori e i professionisti del settore delle azioni di accompagnamento di questi uomini in stato di difficoltà e sofferenza”.

Iniziativa senz’altro meritevole di menzione. La sofferenza dei tanti padri separati che, sempre più spesso, sono lesi nel loro diritto ad avere una parità genitoriale non può passare in secondo piano e non può essere ritenuta meno grave rispetto alla sofferenza delle donne.

Un assessorato dedicato alle Pari Opportunità, se non altro per il nome che porta, deve abbattere le differenze che intercorrono fra uomo e donna al fine di garantire ad entrambi i genitori stessi diritti, stessi doveri e pari dignità sociale.

Calabrese, in conclusione della sua lettera, scrive ancora: “Sappiamo tutti come sia importante accogliere, informare, sostenere, salvaguardare l’educazione dei figli, accompagnare il padre nel recupero del rapporto genitoriale, aiutare i padri separati a vivere la propria paternità con consapevolezza, impegno e partecipazione responsabile”.

Molti cittadini auspicano che l’Amministrazione Comunale di Cuneo accolga con parere favorevole la proposta avanzata dal momento che – oltre alle “panchine rosse” contro i femminicidi – vi è anche una “panchina arcobaleno” inaugurata al Parco della Resistenza il 19 giugno 2021.

In quell’occasione da “Arcigay Cuneo” fecero sapere che “l’orgoglio di essere se stessi e la coscienza che nella diversità sta la vera ricchezza è il terreno comune che sostiene Arcigay Cuneo Grandaqueer, con molte altre associazioni della nostra provincia”.

L’auspicio è quello che la Giunta comunale di Cuneo, a trazione “Partito Democratico”, consideri i padri separati alla stregua di altre minoranze e dia, anche per loro, un segno tangibile di reale presenza istituzionale.

 

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Articolo pubblicato il 21/06/2023