Ministri della mala vita

Salvini e Giolitti nei ricorsi storici di Giovan Battista Vico

Salvini, da Ministro dell’interno, aveva emanato una Direttiva per impedire alle navi di certe Organizzazioni Non Governative l’accesso ai nostri porti e vietare lo sbarco dei migranti sul nostro territorio. A fine giugno dello scorso anno Carola Rackete, da Capitano della nave Sea Watch 3, con una quarantina di migranti a bordo, viola questo divieto e attracca nel porto di Lampedusa, dove sperona una motovedetta della Guardia di Finanza. Viene quindi arrestata, poi liberata, essendo state smontate tulle le accuse. Matteo Salvini certo ancora oggi brucia per lo smacco di questa decisione presa dalla Magistratura e così, quando la Rackete annuncia la propria candidatura alle Europee del 2024, non perde l’occasione per un commento di tagliente, di sarcastica ironia. Gli risponde immediatamente Roberto Saviano, con termini davvero pesanti, qualificandolo Ministro della Mala Vita.

Queste parole potrebbero avvalorare la teoria dei corsi e dei ricorsi di Giovan Battista Vico, nato a Napoli come Saviano, il quale sosteneva che alcuni accadimenti si ripetono a distanza di tempo in base ad un disegno della divina provvidenza.

Gaetano Salvemini, infatti, nel 1910 aveva pubblicato un libro nel quale accusava Giovanni Giolitti di essere un politico corrotto che, tra l’altro, per vincere le elezioni si era servito nel Mezzogiorno degli aiuti di organizzazioni criminali e lo aveva qualificato pertanto Ministro della Mala Vita.

Accomunati dal medesimo malevolo attributo da personaggi che si muovono, in epoche diverse, nella medesima area politica della sinistra, Giolitti e Salvini, Ministri entrambi, hanno poco altro in comune da condividere.

Di Giolitti, la Storia registra che fu Ministro dell’Interno, del Tesoro, delle Finanze e per ben 5 volte Presidente del Consiglio; che governò l’Italia tanto prima che dopo la Grande Guerra del 15/18; che l’età giolittiana vide la crescita economica e sociale del Paese; che fu in politica per una quarantina d’anni e vi entrò quando ne aveva 40.

Di Salvini, la Storia registra che è stato Ministro dell’Interno, delle Infrastrutture e dei trasporti ed Europarlamentare ed è oggi Vicepresidente del Consiglio dei Ministri; ch’è in politica da 33 anni, da quando nel 1990, si iscrive alla Lega Nord. Oggi ha 50 anni.

Rubiamo il titolo di un pezzo di Marco Sarti su Linkiesta del primo marzo 2018 e ci chiediamo: cos’altro ci riservano, negli anni a venire, i ricorsi storici di vichiana memoria per Matteo Salvini, il militante padano che si è scoperto italiano?

Si vales, valeo.

 

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Articolo pubblicato il 26/07/2023