Riscaldamento si, riscaldamento no... seconda parte

Le voci fuori dal coro

Link della Prima Parte: 

https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48546

 

“Se non sei d’accordo con l’opinione della maggioranza sul riscaldamento globale, sei un nemico della scienza”. E ancora: “Esiste una religione laica in tutto il mondo che possiamo chiamare ambientalismo”. (Freeman Dyson)
Queste due affermazioni di Freeman Dyson, il grande fisico americano padre della elettrodinamica quantistica, allievo di Richard Feynman che andava a lezione da Edward Teller e Albert Einstein, fanno sicuramente riflettere.
Fanno pensare al fatto che menti eccelse, insignite di un premio Nobel o da altri prestigiosi riconoscimenti, possano essere criticate solo perché osano pensare in modo differente dalla cosiddetta maggioranza. 


Non si tratta di “Casalinghe di Voghera” interpellate sulla sicurezza delle centrali nucleari o sui rischi tettonici della Faglia di Sant’Andrea, stiamo parlando di eminenti scienziati che esprimono dubbi su questioni di natura scientifica.
In questo articolo prenderemo in considerazione le “voci fuori dal coro”, lasciando al Lettore l’ultima parola.
Ritengo che sia assolutamente corretto ascoltare le voci di coloro che, avendone titolo, dissentono e che spesso, come nel caso delle terapie attuate con i “sieri genici anti Covid 19”, sono state zittite in modo scorretto e assolutamente capzioso. Ricorderemo i casi più eclatanti come quello del premio Nobel Prof Luc Montagnier o di Giuseppe De Donno, entrambi scomparsi di recente. 
Il premio Nobel John Clauser, appena entrato a far parte della “Coalizione CO2 americana" ha sostenuto che "non c'è nessuna crisi climatica in atto". 
La CO2 Coalition è un'organizzazione educativa senza scopo di lucro fondata negli Stati Uniti nel 2015. Le sue affermazioni sono in conflitto con il consenso scientifico sul cambiamento climatico e presenta numerose smentite in merito a questo argomento.


Nel 2021 la CO2 Coalition ha presentato un commento pubblico contrario alle regole di divulgazione dei cambiamenti climatici da parte della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. La Coalizione ha affermato "Non esiste una 'crisi climatica' e non ci sono prove che ce ne sarà una", e inoltre "L'anidride carbonica, il gas che si presume sia la causa del riscaldamento catastrofico, non è tossica e non fa male". Entrambe le affermazioni sono in contrasto con il consenso scientifico sul cambiamento climatico.


William Happer, un professore emerito di fisica noto per non essere d'accordo con il consenso sul cambiamento climatico, è un Fondatore della coalizione del Marshall Institute. Happer ha affermato: "Molte fondazioni che normalmente avrebbero sostenuto la difesa non lo avrebbero fatto a causa del nome Marshall associato al clima". 
Nel maggio 2023, John Clauser, l’esperto mondiale di meccanica quantistica, è entrato a far parte del consiglio della CO2 Coalition.  Clauser esordì affermando che: “Non c’è nessuna crisi climatica”, sposando la posizione di oltre 1500 scienziati, firmatari di una dichiarazione che raccoglie il consenso di eminenti studiosi, tra i quali il Premio Nobel per la Fisica, 
usando così una formulazione che fa eco all’omonima dichiarazione che raccoglie più di 1.500 firme tra cui quella di un altro premio Nobel per la Fisica, Ivar Giaever.
La posizione di Clauser è sostanzialmente l’espressione di una critica molto dura ai modelli di previsione del clima, definendo “imperfetta” la scienza che li propone.


In Italia due “voci fuori dal coro” sono state quelle di Antonino Zichichi e del premio Nobel Carlo Rubbia.
Riportiamo la prima parte del discorso tenuto nel 2014 dal prof. Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, nel corso di un’audizione in Senato. (Resoconto stenografico - articolo tratto dal Blog di Giuseppe Merlino). 


https://www.fai.it/wp-content/uploads/2022/07/GLI-SCIENZIATI-RUBBIA-E-ZICHICHI-CONTRO-LA-TEORIA-DEL-SURRISCALDAMENTO-GLOBALE.pdf


Prof. Carlo Rubbia :
“Sono una persona che ha lavorato almeno un quarto di secolo sulla questione dell’energia nei vari aspetti e, quindi, conosco le cose con grande chiarezza.
Vorrei esprimere alcuni concetti rapidamente anche perché i tempi sono brevi. La prima osservazione é che il clima della Terra é sempre cambiato. Oggi noi pensiamo (in un certo senso, probabilmente, in maniera falsa) che, se teniamo la CO2 (Anidride Carbonica) sotto controllo, il clima della Terra resterà invariato.
Questo non è assolutamente vero.
Vorrei ricordare che durante il periodo dell’ultimo milione di anni la Terra è stata dominata da periodi di glaciazione in cui la temperatura media era di meno 10 gradi, tranne brevissimi periodi, in cui c’è stata la temperatura che è quella di oggi. L’ultimo è stato 10.000 anni fa, quando è cominciato il cambiamento con l’agricoltura, lo sviluppo eccetera, che è la base di tutta la nostra civilizzazione di oggi.
Negli ultimi 2.000 anni, ad esempio, la temperatura della Terra è cambiata profondamente. Ai tempi dei Romani, Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti per venire in Italia. Oggi non ci potrebbe venire, perché la temperatura della terra è inferiore a quella che era ai tempi dei Romani. Quindi, oggi gli elefanti non potrebbero attraversare la zona dove sono passati allora.
C’è stato un periodo, nel Medioevo, in cui si è verificata una piccola glaciazione. Poi, intorno all’anno 1000 c’è stato un aumento di temperatura simile a quello dei tempi dei Romani. Ricordiamo che ai tempi dei Romani la temperatura era più alta di quella di oggi. Poi c’è stata una mini-glaciazione, durante il periodo del 1500-1600. Ad esempio, i Vichinghi hanno avuto degli enormi problemi di sopravvivenza a causa di questa miniglaciazione, che si è sviluppata con cambiamenti di temperatura sostanziali.
Se restiamo nel periodo degli ultimi 100 anni, ci sono stati dei cambiamenti climatici notevoli, che sono avvenuti ben prima dell’effetto antropogenico, dell’effetto serra e così via. Per esempio, negli anni Quaranta c’è stato un cambiamento sostanziale.
La presenza dell’uomo ha probabilmente introdotto ulteriori cambiamenti. Non dimentichiamo che quando sono nato io, la popolazione della Terra era 3,7 volte inferiore a quella di oggi. Nella mia vita il consumoenergetico primario è aumentato 11 volte.
Per quanto riguarda il comportamento del pianeta, questo ha avuto effetti molto strani e contraddittori.
Vorrei ricordare ad esempio che dal 2000 al 2014, la temperatura della Terra non è aumentata: essa è diminuita di 0,2 gradi e noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni alcun cambiamento climatico di una certa dimensione. Questo è un fatto di cui tutti voi dovete rendervi conto, perché non siamo di fronte ad un’esplosione della temperatura: la temperatura è aumentata fino al 2000: da quel momento siamo rimasti costanti, anzi siamo scesi di 0,2 gradi. E’ giusto, Ministro ?”

Ministro GALLETTI (Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare) :
“Giusto, ma le previsioni non sono queste”.
Prof. Carlo RUBBIA :
“Io guardo i fatti. Il fatto è che la temperatura media della Terra, negli ultimi 15 anni, non è aumentata ma diminuita”. 


Altra voce illustre e dissidente è quella del Prof. Antonino Zichichi, professore emerito del dipartimento di Fisica Superiore dell’Università di Bologna, che nel corso di un’intervista a “Il Giornale” del 22 Agosto 2012 ha affermato:
«Per capire gli spostamenti di un elettrone servono delle equazioni non lineari. Possibile che sul clima, che è complessissimo, circolino così tanti modelli predittivi approssimativi, basati su una matematica elementare, e li si consideri attendibili?». E ancora, parlando con Il Giornale: «Il motore meteorologico è in gran parte regolato dalla CO2 prodotta dalla natura, quella CO2 che nutre le piante ed evita che la terra sia un luogo gelido e inospitale, quella prodotta dagli esseri umani è una minima parte? Eppure molti scienziati dicono che è quella minima parte a produrre gravi fenomeni perturbativi. Ma ogni volta che chiedo loro di esporre dei modelli matematici adeguati che sostengano la teoria (e comunque oltre ai modelli servirebbero degli esperimenti) non sono in grado di farlo. Serve un gruppo di matematici che controlli i modelli esistenti e dia dei responsi di attendibilità, spostano miliardi di dollari? Magari deviandoli da emergenze vere».


In un’altra intervista a “Il Mattino” del 2017 il prof. Zichichi ha poi detto:
“L’inquinamento esiste, è dannoso, e chiama in causa l’operato dell’uomo. Ma attribuire alla responsabilità umana il surriscaldamento globale è un’enormità senza alcun fondamento: puro inquinamento culturale.
L’azione dell’uomo incide sul clima per non più del dieci per cento. Al novanta per cento, il cambiamento climatico è governato da fenomeni naturali dei quali, ad oggi, gli scienziati non conoscono e non possono conoscere le possibili evoluzioni future. Ma io sono ottimista.
In nome di quale ragione si pretende di descrivere i futuri scenari della Terra e le terapie per salvarla, se ancora i meccanismi che sorreggono il motore climatico sono inconoscibili? Divinazioni!
Perché molti scienziati concordano sul riscaldamento globale dovuto all’attività umana? Perché hanno costruito modelli matematici buoni alla bisogna. Ricorrono a troppi parametri liberi, arbitrari. Alterano i calcoli con delle supposizioni per fare in modo che i risultati diano loro ragione. Ma il metodo scientifico è un’altra cosa”.


Rimando ad un prossimo articolo la valutazione dei costi della transizione ecologica, valutando i rapporti costi/benefici.


Per ulteriori approfondimenti richiamo un articolo del Collega di civico20news  Luca Rosso:
https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48086

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Articolo pubblicato il 07/08/2023