Il Savonese dà segni di vita...

Riunioni di fuoco, proteste sempre più palesi contro il Rigassificatore di Vado Ligure

Qualcosa si sta muovendo.
Probabilmente sia le Autorità politiche che la Cittadinanza iniziano a prendere coscienza della gravità di quanto sta per accadere in una zona che fino ad oggi è stata considerata una perla del turismo e della tutela ambientale.


Le trasformazioni industriali che hanno da sempre interessato il porto di Vado Ligure, con la presenza di un colosso dei trasporti come la MAERKS, o la centrale a carbone, oggi dismessa con gli edifici in via di demolizione, la SARCOM con il suo deposito costiero di Quiliano, prevedono il posizionamento di 12 serbatoi per il contenimento di GNL, sul confine tra Bergeggi e Vado Ligure e, come si è detto nei precedenti articoli, nella sconsiderata presenza di una Nave-Rigassificatore a 2,8 Km dalle spiagge di Savona.


Vado Ligure, da sempre penalizzata da un massiccio processo di industrializzazione che ne ha deturpato l’immagine e inquinato fortemente l’ambiente sta per essere interessata da due strutture ad altissimo rischio che, secondo la Regione Liguria, governata da Giovanni Toti, dovrebbero creare benessere e ricchezza in tutta l’area interessata.
Dopo la recente riunione dei Sindaci dei Comuni interessati all’opera, durante la quale c’è stato un confronto reale e ufficiale sul tema del Rigassificatore e del Deposito… tra i Comuni di Savona, Albissola, Carcare, Altare, Bergeggi, Quiliano nonché la Provincia con il suo Vice Presidente. Teniamo anche presente che queste riunioni hanno cadenza regolare e i Comuni soèpracitati si confrontano da anni sui temi di comune interesse.


Il Presidente Toti ha così commentato: “Che un gruppo di sindaci si riuniscano alcuni dei quali neppure interessati dall’opera, in assenza anche di un soggetto tecnico competente sul progetto, è certamente legittimo ma quanto meno curioso e fa pensare più ad un ostruzionismo politico che non ad una contrarietà basata su fatti e dati concreti”…. “Ma deve essere chiaro a tutti che si tratta di un’opera di interesse nazionale su cui la Liguria farà la propria parte per il bene del Paese.


Ora… per quanto possa non essere noto a tutti… Panigaglia, sede di un rigassificatore, si trova proprio in Liguria, precisamente nella Provincia di La Spezia. Questa presenza sul territorio ligure dimostra che la Regione, a differenza di molte altre, stia già facendo la propria parte, per il bene del Paese


Inoltre... per puro caso… nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 agosto c’è stato un incidente che ha terrorizzato la popolazione: ne ha parlato “CITTA’ DELLA SPEZIA” quotidiano on line della Spezia e Provincia, di cui citiamo un breve estratto:
Come era prevedibile la fiammata che si è sviluppata nella notte tra domenica e lunedì all’interno dello stabilimento di rigassificazione di Panigaglia ha destato molta preoccupazione tra gli abitanti, accompagnata da non pochi interrogativi.
La spiegazione di come sono andate le cose ricostruita e pubblicata lunedì da CDS spinto l’associazione Posidonia a scrivere una lettera pubblica al sindaco di Porto Venere, Francesca Sturlese, per avere alcuni chiarimenti al riguardo.
Stando alla ricostruzione dell’accaduto un guasto alla rete elettrica ha portato al blocco dell’impianto e all’automatica messa in sicurezza, con depressurizzazione delle reti e fuoriuscita di gas in atmosfera, con conseguente innesco da parte di un fulmine….

https://www.cittadellaspezia.com/2023/08/30/fiammata-dal-rigassificatore-di-panigaglia-le-domande-del-territorio-al-sindaco-e-alla-prefettura-510646/


Il Commissario Toti ha anche dimostrato un certo imbarazzo nel ricevere la lettera del Sindaco di Savona Marco Russo, che riteniamo utile riportare integralmente:


“OGGETTO: Progetto di ricollocazione nell'alto Tirreno della FSRU Colar Tundra e del nuovo collegamento alla rete nazionale di trasporto del gas naturale.
Abbiamo ricevuto, come concordato con il Commissario nella riunione del 11 agosto u.s., la proposta di incontro di approfondimento tecnico del progetto relativo alla ricollocazione nell'alto Tirreno della FSRU Colar Tundra e del nuovo collegamento alla rete nazionale di trasporto del gas naturale e confermiamo la nostra disponibilità per la riunione fissata per la data del 07 settembre 2023 (o in data 21 settembre 2023 in caso di conferma come da ns. richiesta) e ad effettuare detta riunione presso la ns. sede e in orario pomeridiano come richiesto.
Riteniamo però utile evidenziare fin d’ora che consideriamo tale incontro molto importante per esaminare tutti gli aspetti tecnici e valutare tutte le criticità del progetto, non solo per la parte che riguarda la collocazione dei tubi a terra, che merita una analisi puntuale rispetto ad ogni specifico territorio, ma anche per la parte dell’impianto a mare, aspetto quest’ultimo non posto in adeguata attenzione e che interessa i Comuni costieri del comprensorio.
Desta infatti preoccupazione nel nostro territorio il fatto che l’impianto sia previsto non a 4 Km dalla costa, come annunciato, ma a soli 2,9 Km dal nostro centro cittadino e dalla linea di costa prospicente il centro medesimo, nella quale è collocata la più lunga
striscia di arenile della Liguria, da 23 anni consecutivi premiata con il prestigioso riconoscimento della bandiera blu, dove sono presenti numerosi stabilimenti balneari e che l’Amministrazione vuole incentivare come attrattiva turistica attraverso importanti
investimenti come la riqualificazione di via Nizza, la realizzazione di una lunga passeggiata lungomare, proprio su quell’arenile, la riqualificazione di villa Zanelli (intervento di Regione Liguria) e di importanti impianti sportivi.
La notevole vicinanza dell’impianto alla costa – notevole soprattutto se confrontata con l’impianto di Ravenna, che è previsto a circa 8 Km, o con l’impianto di Livorno, situato a circa 20 km – rischia di porsi in contrasto con tale proposito e desta preoccupazione, sotto diversi punti di vista.
Innanzitutto, ci chiediamo quali possano essere gli effetti sull’ecosistema marino. In base alle caratteristiche di impianti simili a quello in esame, risulta infatti che l’acqua prelevata dal mare venga trattata con ipoclorito per poi, successivamente al completamento del ciclo produttivo, essere rimessa in mare senza alcuna nuovo trattamento. Occorre quindi comprendere se e con quale grado di alterazione l’acqua prelevata per consentire la “vaporizzazione” del gas, verrà rimessa in mare e, in conseguenza di questa valutazione, se, in quale entità e per quale area questa alterazione potrà produrre effetti sull'ecosistema marino e, in genere sulla integrità della nostra costa, e se può avere effetti anche sull’importante riconoscimento di bandiera blu delle nostre spiagge, già citato sopra.
Ovviamente le preoccupazioni sotto questo profilo sono enfatizzate proprio dalla prossimità dell’impianto alla costa, poiché se fosse osservata una distanza analoga a quella di Livorno, si può presumere che gli effetti possano essere meglio dispersi e quindi possano essere molto ridotti sulla costa.
Ma, oltre a quello citato, ci  sono altri due aspetti che meritano attenzione. Il primo riguarda il profilo dell’impatto visivo: è vero che la Golar Tundra sarebbe attraccata in un punto di ormeggio già utilizzato saltuariamente dalle navi in attesa di ingresso in porto; tuttavia, qui si tratta di collocare stabilmente per 17 anni una nave di rilevanti dimensioni, con una vicina piattaforma, sovente affiancata da una seconda nave. Pare altresì, da quanto emerge dalla documentazione progettuale, che esiste una forma di travaso dalla metaniera a navi di minor dimensione. Insomma, non una nave in rada ma un vero e proprio impianto industriale di fronte alla spiaggia.
Il secondo riguarda invece la sicurezza dell’impianto e i rischi in caso di incidente e i relativi effetti, anche questo tema enfatizzato proprio dalla prossimità dalla costa.
Questi sono alcuni degli aspetti del progetto che destano preoccupazione nel nostro territorio e che quindi devono essere particolarmente valutati, per la tutela dei nostri cittadini e delle prospettive di sviluppo di tutto il comprensorio. 
Confidiamo dunque che nel più breve tempo possibile, si potranno effettuare tutti gli approfondire del caso, anche valutando eventuali modifiche progettuali, o l’allontanamento dell’impianto dalla costa, che eliminino o escludano tutte le preoccupazioni che il progetto sta generando sul nostro territorio, pur nella consapevolezza della rilevanza a livello nazionale dell'impianto di cui trattasi.
Certi dell'attenzione che la struttura Commissariale porrà sui temi evidenziati e in attesa di poterne discutere in occasione dell'incontro già programmato, si porgono distinti saluti.
 Il Sindaco Marco Russo” 


La lettera del Sindaco Russo sembra ricca di Buon senso e di lecite osservazioni… considerare l’Impatto visivo, la Sicurezza degli impianti e la valutazione dei rischi non dovrebbe scandalizzare nessuno… semmai il contrario.
Eppure il Commissario Toti non sembra aver gradito le sopracitate osservazioni considerandole, probabilmente, una forma di Lesa Maestà… del tutto fuori luogo in un Paese retto da una Costituzione… repubblicana… e ha così replicato:


“Con le sue parole, il sindaco di Savona Marco Russo rivela di essere una pedina nelle mani di chi intende strumentalizzare il rilancio economico, turistico e occupazionale nel savonese. Quella stessa provincia che, attraverso le sue aziende e i suoi cittadini, sta pagando i danni inferti da una crisi energetica superabile proprio grazie a progetti come quello del rigassificatore…”. 
“…Leggiamo quindi con grande rammarico che il sindaco Russo non solo dimostra di non essere a conoscenza del tema di cui parla, ma mette in difficoltà i suoi stessi colleghi, nonché l’Ente provinciale, i quali hanno al contrario dimostrato grande apertura al dialogo. Il confronto è sempre positivo e gli incontri tecnici organizzati dalla struttura commissariale insieme a Snam e Rina lo dimostrano…“.
“…Sollevare tensioni in un momento di progettazione è, invece, sintomo di confusione e scarsa onestà nei confronti della cittadinanza, che invece di essere guidata dal suo primo cittadino viene aizzata contro un progetto di importanza nazionale. Il comparto turistico – ribadiamo – non avrà contraccolpi: le spiagge Bandiera Blu coesistono già perfettamente con due porti, quello di Vado Ligure e quello della stessa Savona, che il sindaco peraltro chiede di potenziare. Savona va bene e Vado Ligure no? Per quale motivo, secondo Russo, bisognerebbe privare a priori un territorio di un’opportunità? Russo oscilla tra la fuga dalla responsabilità e la sindrome di Masaniello, cercando un posto al sole in un progetto nazionale che non lo coinvolge. Forse è solo un tentativo di far dimenticare ai savonesi i troppi problemi irrisolti della sua città, a cui non sembra capace di dare risposte”.


Difficile comprendere quali possano essere i benefici rivolti al Turismo quando Spiagge, località costiere e Area Marina Protetta potrebbero essere completamente esclusi da ogni tipo di attività, se solo venissero attuate dall’Autorità portuale, quelle stesse restrizioni presenti presso il Rigassificatore offshore di Livorno.
La Capitaneria di Porto di Savona non si è ancora espressa a riguardo, ma ci sono pochi motivi per pensare che situazioni sovrapponibili di rischio effettivo possano essere sottoposte a normative differenti.

Inoltre la prestigiosa "Bandiera Blu" come potrebbe resistere agli insulti ecologici di due mostruosità che non sono ad oggi presenti?


I Sindaci di Noli, Spotorno, Vezzi Portio, Bergeggi, Quiliano, Carcare, Altare e Albisola Marina, stanno organizzandosi per concordare un documento comune di osservazioni da esibire nelle Sedi opportune.


Qualcosa inizia a muoversi…” questo si sente dire per le strade del savonese.

Articoli precedenti sul tema:

https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48689

https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48717

https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48740

https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48747

https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48784

Foto G. Guerreri

© 2023  CIVICO20NEWS - riproduzione riservata


 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/09/2023