Una storia che sta assumendo tratti grotteschi
E’ notizia di questi giorni che il Settore Ecosistemi della Regione Liguria a fine marzo 2022 abbia inviato una comunicazione al Comune di Bergeggi, ente gestore della ZSC (Zona Speciale di Conservazione) fondali Noli-Bergeggi.
Il documento presentava una proposta di ampliamento della ZSC del 480% della superficie già esistente, al fine di evitare una procedura di infrazione comunitaria e preservare una superficie coralligena e precoralligena.
Il Dipartimento regionale allegò le tavole con l'attuale ZSC e la nuova proposta di riperimetrazione. Lo fece per Bergeggi e per le Cinque Terre.
Il Comune di Bergeggi a metà aprile 2022 deliberò di accettare la proposta di riperimetrazione della ZSC fatta dalla Regione.
Il Comune di Bergeggi rese rapidamente esecutiva la delibera inviandola alla Regione in modo che potesse dare atto alla procedura e comunicare il tutto a Ministero e Commissione Europea.
Da quel giorno tutto tace e mentre la nuova riperimetrazione ha compimento nelle 5 Terre quella di Bergeggi Savona si interrompe e non se ne sa più nulla.
Oggi mettendo sulla cartina il posizionamento della nave si vede come questo sia a 400 metri dalla superficie coralligena e dentro alla riperimetrazione della ZSC proposta da Regione e mai attuata.
Veniamo anche a sapere che a margine dell'incontro tecnico con Savona sia stato detto che l'ancoraggio della nave non occupa alcuna area ZSC di interesse comunitario.
Il Consigliere di Minoranza Roberto Arboscello, di fronte alla dichiarazione regionale che l’area riservata alla presenza del Rigassificatore non avrebbe interessato la zona ZSC, ha così commentato:
“Aver bloccato l’iter per far si che quella zona diventasse ZSC come da voi, Regione Liguria, venne suggerito, e che il Comune di Bergeggi aveva rapidamente deliberato accettando la vostra proposta, fa pensare che sia stato fatto per permettere alla Golam Tundra di poter ormeggiare con maggior facilità a solo 400 metri dal coralligeno e all'interno della prevista estensione di ZSC.”
Difficile non trovare delle ovvie connessioni tra la proposta regionale e la mancanza di completamento dell’iter della pratica che la stessa Regione Liguria aveva indicato. Difficile comprendere perché l'iter della pratica abbia avuto esito positivo alle Cinque Terre, mentre si sia inabissata quella destinata a Bergeggi.
La Regione così rispose alla “considerazione” di Arboscello:
"Sei strumentale perché un anno fa nessuno poteva sapere del progetto Snam".
“Pensiamoci un momento”, domanda Arboscello, “se l'avessero saputo avrebbero fatto la proposta di proteggere il coralligeno e il nostro ambiente incontaminato?
Sicuramente NO! E infatti non lo proteggeranno….”
In altre parole: La zona di mare, antistante il Porto di Vado Ligure, nella quale vive un ecosistema molto prezioso, con fauna di ambiente coralligeno, zona che su proposta della Regione Liguria avrebbe dovuto diventare un'appendice dell'Area Marina Protetta... diventerà, secondo i nuovi progetti di Toti, una zona destinata all'ancoraggio della Golar Tundra...
Lasciamo ai Lettori le ovvie conclusioni.
Da questa vergognosa e tristissima storia cosa dobbiamo imparare? E soprattutto cosa ci dobbiamo aspettare dalle future generazioni riguardo il rispetto per l’Ambiente e la Natura, quando non siamo neppure in grado di vigilare su quelle pochissime azioni positive che abbiamo compiuto?
E’ solo di pochi giorni fa che la scuola di Quiliano SV ha espresso chiaramente il proprio dissenso nei confronti della Regione Liguria, pronunciandosi con una delibera che invita a disertare le proposte ecologiste della Regione:
“dichiariamo di disertare qualsiasi proposta in merito ad educazione ambientale, civica e alla salute che pervenga dagli Uffici Regionali della Liguria”
“Noi insegniamo i valori ambientali voi lo sfruttamento del territorio.”
Come risposta la Regione Liguria, ha contestato vivacemente la posizione della Dirigente e degli Insegnanti di Quiliano, riferendo che la Scuola Pubblica non possa esprimere nell’ambito dell’insegnamento legittimamente il proprio dissenso…
Si tratta di un brutto precedente, di una pericolosa deriva con imprimatur istituzionale che tende a negare alcun tipo di dialogo che possa scalfire le indicazioni ministeriali.
Evidentemente la crescita esponenziale delle isole del dissenso fanno paura ai responsabili regionali, il rischio di perdere consensi, soprattutto elettorali, è altissimo e la mancanza di rispetto verso i cittadini e verso la tutela ambientale si va estendendo a macchia d’olio.
I termini "Rispetto della popolazione" e "Tutela del territorio" sembrano essersi definitivamente svuotati del proprio significato, altri interessi prevalgono sulle scelte politiche e sulle decisioni che dovrebbero essere proposte e condivise con la Cittadinanza.
Noi continueremo a denunciare e a dar voce alle minoranze che ancora credono in quei Valori che non possono e non devono essere calpestati.
Per coloro che desiderassero leggere i precedenti approfondimenti sul tema:
https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48689
https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48717
https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48740
https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48747
https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48784
https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48815
https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=48829
Fotografie di G.Guerreri
© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata
Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini
Articolo pubblicato il 09/09/2023