L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Chicca Morone: “Quousque tandem…” abuserete della nostra pazienza?

Contro la ripetitività di un pericoloso copione, già sperimentato

Ci risiamo… hanno rincominciato a far circolare voci sull’arrivo di un nuovo virus, sicuramente più letale del precedente, pronto a colpire in modo indiscriminato giovani, diversamente giovani, bambini e… perché no, anche gli animali questa volta!

Presto, procuriamoci mascherine, gel disinfettanti, iniziamo nuovamente a tremare di paura perché il programma dei governanti è quello di fare adeguare i nostri comportamenti alla realtà che loro stessi creano attraverso i media.

Tutto già visto, vissuto e ormai giudicato per quello che è, da chi non ha perso il raziocinio…

Il nostro pianeta è programmato per tre miliardi e mezzo di persone, aveva decretato l’allora ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani?

Perché allora costringere ultraottantenni, portatori di diverse patologie, che avrebbero potuto terminare la loro vita con i loro tempi, nelle abitazioni abituali e non in un ospedale o in una RSA, privi del conforto dei familiari, con il famoso “casco” con i polmoni bruciati da terapie inadatte.

Perché non lasciare che la Natura facesse il suo corso invece di inoculare a questi “fragili” il “salva vita contro il pericolosissimo virus”?

Perché terrorizzare in mille modi la popolazione, con una narrazione risultata del tutto ingannevole, dati alla mano?

Che il farmaco non fosse proprio “salvavita”? 

La risposta potrebbe essere emersa (non da molto tempo) con la confessione da parte delle case farmaceutiche produttrici che trattavasi di sperimentazione, asserendo in manifesta malafede, la mancanza di alternative: peccato che le cure ci fossero e che alcuni magistrati non assuefatti agli ordini di scuderia stiano emettendo sentenze esemplari.

D’altra parte la quantità incredibile di miliardi di dollari da sempre guadagnati, ma poi anche versati dalle case farmaceutiche dopo aver dovuto ritirare - in diverse altre occasioni - i vari “preparati” risultati non solo nocivi, ma in certi casi letali… qualcosa vorrà pur dire.

Viviamo un periodo storico di cui mi piacerebbe vedere il racconto fra un secolo: come spiegheranno la completa sospensione degli articoli della nostra Costituzione? Chi racconterà degli africani, costretti a migrare nonostante la loro terra sia più ricca di materie prime della nostra? Chi spiegherà l’impiego della geoingegneria per “bombardare non solo le nuvole” creando smottamenti tellurici, esondazioni e quant’altro? Come potranno spiegare la follia delle città dei quindici minuti nel tentativo di creare ghetti urbani per un controllo a 360°?

Credevamo di aver già vissuto l’orrore del nazismo, ma evidentemente la storia non ci ha insegnato proprio nulla: il rispetto per la madre terra e padre cielo sono calpestati giornalmente da personaggi (sempre gli stessi) a cui un gregge belante non è capace di opporsi; non con la violenza, ma con la determinazione a non accettare queste imposizioni demenziali dettati dall’ingordigia di una élite economica finanziaria nemmeno così occulta.

Un’auto EURO 5, quella con cui gli onesti cittadini si recano al lavoro, inquina? Invece i jet privati di alcuni privilegiati creano manna che piove dall’alto, vero?

Suvvia, siamo seri e iniziamo a prendere coscienza dei nostri diritti; innanzitutto a essere rispettati e non considerati cavie prive di cognizione, praticamente dementi.

In secondo luogo a ragionare con la nostra testa in presenza di video inequivocabili e chiarirci le motivazioni che possono aver causato quelle situazioni.

Non credo che ci sia qualcuno che ancora creda alla catastrofe naturale nelle Hawaii… le immagini delle case polverizzate, circondate dagli alberi, le cui foglie verdeggianti fanno ombra alle macerie, non hanno ingannato anima viva.

Auto distrutte con i cerchioni delle ruote fusi che indicano un calore particolarmente alto e che ricordano lo stesso fenomeno osservato 5 anni fa a Paradise, in California; case, sdraio, fioriere e ombrelloni intonsi purché azzurri… un fuoco molto selettivo e particolare, vista l’impronta circolare e non rettilinea come consuetudine, niente da dire! Con altrettanta selezione l’incendio si è espresso per le abitazioni dei VIP, mentre i terreni degli antichi abitanti dell’isola sono stati completamente arsi, come le barche che hanno preso fuoco singolarmente mentre erano ormeggiate nel porto, con metà scafo immerso nell’acqua…

Certo, questi hawaiani sono stati davvero ostinati a non voler vendere i luoghi dove sono nati… e adesso sono costretti a svendere ai fondi d’investimento, le multinazionali dell’edilizia che, come è stato decretato nella riunione a Davos nel 2018, ne faranno appunto una città a misura di uomo una “smart city”, con un giro miliardario di dollari per la realizzazione di un progetto di luogo totalmente “green” con energia rinnovabile.

Forse non volevano vedere violentata la propria terra, un po’ come è capitato a Honolulu che da ridente cittadina lungo la spiaggia è diventata un agglomerato di grattacieli.

Tutto deve essere ricostruito e la lunga palizzata intorno alle macerie, controllata dalla polizia, rende perfettamente il clima di sopraffazione e intimidazione: chi varca quel confine viene immediatamente arrestato.

Non per nulla i cittadini delle case ancora intere hanno ricevuto sei giorni dopo la tragedia l’avviso di sfratto in quanto luogo pericolante: scadono fra non molto i 45 giorni di tempo per lasciare le loro proprietà. Non i proprietari delle case incenerite dal fuoco, ma gli altri, quasi ci fosse una mappatura ben chiara, la stessa che ha conservato indenne l’abitazione del sindaco di Lahaima.

Disastro intenzionale, mirato, voluto e calcolato: non c’è ombra di dubbio e Massimo Mazzucco nel suo filmato lo indica chiaramente definendo in punti ben precisi il programma di distruzione.

          * Da una parte la siccità, poi l’uragano Dora che ha colpito una parte dell’isola: la causa? Il cambiamento climatico, ormai responsabile di ogni avvenimento per chi crede alle buffonate dei prezzolati e non al parere di personaggi come il professor Franco Prodi, illustre fisico climatologo, esautorato per ovvi motivi.

          * Allerta rossa non lanciata, nonostante le scuole avessero sospeso le lezioni a causa del forte vento, per cui i bambini sono rimasti a casa con i nonni, indifesi in balia delle fiamme. Si parla di più di duemila dispersi.

          * Scoppiati i primi incendi nessuno ha pensato di fare suonare le sirene di allarme con la scusa che potevano essere interpretate come pericolo di tzunami, per cui correre verso le montagne, dove era iniziato l’incendio.

          * Non hanno tolto la corrente ai cavi dell’alta tensione con ovvie scintille provocate sul terreno quando i pali sono stati abbattuti dal vento.

        * Appena i pompieri e gli abitanti hanno iniziato a cercare di domare le fiamme è mancata l’acqua.

Le assurde motivazioni di ognuna di queste mancanze è qualcosa che fa capire la malafede usata dalla versione ufficiale.

La spiegazione a tanto crimine c’è e come sempre i colpevoli sono gli stessi…

Maui era l’antica capitale di un regno pacifico formato dai discendenti dei navigatori arrivati dalla Polinesia con una regina, le loro abitudini, le loro tradizioni: un luogo incantato che non poteva non fare gola a molti…

Nel 1893 un manipolo di mercenari americani con un colpo di stato, depose la regina e proclamò le Hawaii repubblica indipendente: dopodiché offrirono queste terre ai loro governanti che, pur con un ipocrita tentennamento, in fine accettarono. Così, dopo molti anni, nel 1959 queste isole divennero il cinquantesimo Paese degli stati federati degli Stati Uniti d’America.

Gli hawaiani però non hanno mai mostrato particolare apprezzamento per tale situazione, con dimostrazioni chiare su quello che hanno sempre considerato un vero e proprio furto della loro terra: adesso su quelle macerie non possono certo ricostruire la loro città materialmente…

Meno male che già nel 2013 le NEDO, Hitachi, Mizuho Bank, Cyber Defense Institute - società giapponesi e diverse consociate americane - hanno dato vita a JUMPSmartMaui Project un progetto faraonico per il totale cambiamento dell’isola…

Maui è la sede vera e propria dell’antica tradizione degli autoctoni, uomini e donne fermamente determinati a non vendere le loro terre, legati da sempre alla Natura e al rispetto di questa.

I loro rituali sono poco noti, ma sicuramente molto potenti, data l’ancestrale dedizione a molte divinità… non ultime personificate nei diversi vulcani, in modo particolare del Haleakala.

Sinceramente non mi verrebbe in mente di comprare terreni ottenuti con così squallidi mezzi: un po’ come le case acquisite per una miseria dagli ebrei che cercavano di realizzare quanto più possibile durante la persecuzione… i cui nuovi proprietari non hanno avuto grande fortuna, perché il karma è sempre in agguato e si può presentare anche in breve tempo.

A un Biden sorridente che sottolinea quanto sia dispiaciuto per gli abitanti di Maui sostenendo che “la nazione intera è con voi mentre vi riprenderete, ricostruite e piangete i vostri morti. Mentre cercate di superare la perdita di familiari e amici delle case e delle attività commerciali. La storia dei nativi delle Hawaii se ne è andata per sempre. Ma noi saremo con voi tutto il tempo necessario, ve lo prometto” ed elargendo un assegno di ben 700 dollari a testa… consiglierei un po’ di attenzione perché le tradizioni magiche mistiche realizzano nella materia gli intenti, ma vivono e sono scritte da tutt’altra parte, un luogo invisibile di cui persone come lui e i suoi compagni di merenda non hanno la più pallida idea, nonostante le loro pratiche poco ortodosse.

E se “loro” sono convinti che “siamo in troppi” non è detto che la legge del caos non intervenga a loro insaputa, anche se posseggono armi a energia diretta, le cosiddette DEW, armi elettromagnetiche - di cui non hanno mai fatto mistero - in grado di sbriciolare case, fondere automobili e distruggere ogni forma vivente nel raggio di chilometri.

 

 

 

      Civico20News

      Chicca Morone

        Editorialista

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/09/2023