Vittorio Rolle: Un partigiano tra i martiri di Barbania

Di Alessandro Mella

Quel giorno fu terribile per gli abitanti di Barbania, grande l’angoscia quando videro l’autocarro con i “fucilandi” in arrivo.

A bordo, nel cassone, un gruppo di giovani e meno giovani che avevano scelto la resistenza di fronte al momento più drammatico della nostra storia nazionale. Li avevano prelevati dalle carceri di Ciriè. Morirono in dieci divisi in due gruppi, uno presso il cimitero nel quale si trovavano Luigi Bosa, Arcangelo Capasso, Giovanni Modica, Rinaldo Piccatti e Pietro Spedale e l’altro sulla piazza del paese e nel quale si trovavano Luigi Battan, Giuseppe Bettas, Domenico Caporossi, Ernesto Casagrande e Vittorio Rolle. (1)

Probabilmente quest’ultimo nemmeno sapeva chi avesse ucciso i due paracadutisti della RSI, Mario Bossa e Vito Resch, abbattuti da ignoti “ribelli” nei pressi della stessa Barbania.

Vittorio era nato a Savona il 23 febbraio del 1926, figlio di Eraldo e di Antonietta Bo, ma viveva da tempo a Torino ove aveva maturato la propria ostilità contro il regime. (2) Un desiderio di opporsi allo sfascio del paese forse consolidatosi con l’emissione dei Bandi Graziani voluti per costringere i giovani all’arruolamento nell’Esercito Nazionale Repubblicano. Di fronte a tutto questo il nostro Rolle si unì alla 4 divisione Garibaldi il 1° giugno 1944. Quando, cioè, la vittoria degli Alleati si riteneva probabile, ma non scontata e nemmeno vicina. Non una scelta di convenienza dunque.

Aveva combattuto per mesi con convinzione ed impegno, nei suoi occhi di ragazzo c’erano tutte le speranze di una generazione più volte tradita e divisa tra chi non aveva saputo smarcarsi dall’educazione della crepuscolare dittatura e chi invece si era emancipato cercando un futuro diverso.

Non aveva nemmeno compiuto i suoi 19 anni Vittorio Rolle quando, con gli altri, scese dall’autocarro condotto dai militi della Folgore. Doveva tirare una brezza gelida, quel 21 febbraio 1945, sulla piazza di Barbania.

La gente assistette a quello spettacolo orribile mentre la superiora dell’asilo Baretto, Luigina Ceriani, disperata pregava per quei poveri ragazzi. Fu questione di un drammatico attimo poi le raffiche stroncarono quelle vite ormai rese inermi al termine di lunghi interrogatori:

Ora i 5 corpi straziati giacevano nel mezzo della strada e suor Luigina, rimasta sola fra di essi, continuando a piangere e a pregare, li ricomponeva come poteva. Il camion su cui erano saliti i repubblicani, partendo, stava per passare sopra i cadaveri, ma la suora, coraggiosamente, ordinò di attendere. Poi da sola trasportò i cinque cadaveri sul margine della strada. (3)

Poi quei corpi furono ricomposti come meglio si poteva e restituiti alle famiglie. Anche Vittorio Rolle, quel ragazzo nato sul mare e morto nel cuore del Canavese per amore di una libertà che sognò ma non poté mai conoscere.

Qualche giorno dopo la Guardia Nazionale Repubblicana comunicò festosamente nel suo “Notiziario”:

Il miglioramento nei riguardi della situazione dei fuorilegge si è esteso anche nella Valle di Lanzo, dove recenti rastrellamenti a grande raggio, operati da truppe germaniche, da reparti della divisione “Littorio”, dal reggimento Folgore e dalla GNR, hanno scompaginato le bande di quella valle, liberando diversi paesi per il controllo dei banditi. Tale situazione, benché presenti aspetti esteriori sempre più confortanti, non va considerata con eccessivo ottimismo, poiché è solo una battuta di arresto a cui è stata costretta dagli eventi. Infatti è accertato, da numerosi sintomi, che la parte organizzativa di tale movimento è sempre attiva e vitale. (4)

Oggi il nostro martire riposa, quasi dimenticato, nella grande città dove migliaia di persone, ogni giorno, passano senza sapere dietro quegli occhi scuri quale storia si nasconda. Una vicenda che dimenticare sarebbe grave colpa per noi tutti. Esempi di cui si dovrebbe parlare, sempre e di più.

Alessandro Mella

 

NOTE

1) Il Risveglio, 8, Anno LXXII, 25 febbraio 2010, p. 20.

2) Commissione Regionale Piemontese per l’accertamento delle qualifiche partigiane, scheda Vittorio Rolle tramite il portale Partigiani d’Italia.

3) Il Risveglio della Resistenza, Franco Brunetta, Edizioni Il Risveglio, Ciriè, 2010, p. 88.

4) Notiziario GNR, 24 febbraio 1945, p. 1.

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Articolo pubblicato il 25/09/2023