Polizia Penitenziaria. Ancora aggressioni agli Agenti

I fatti si sono svolti nella Casa Circondariale di Brissogne e Aosta.

Continua la nostra inchiesta sulla situazione relativa alla sicurezza nelle carceri.

Questa volta siamo a parlare della Casa Circondariale di Brissogne e Aosta, struttura carceraria realizzata negli anni ’80 e formalmente inaugurata nel 1984. La struttura – grazie all’impegno del Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, “Fratelli d’Italia”, da questo mese di novembre, avrà finalmente un Direttore fisso in sede, la dottoressa Velia Nobile Mattei.

Con questa nomina – come dice correttamente “Aosta News 24” – “si mette fine alla stagione delle direzioni ad interim per il carcere valdostano, che perdurava da anni”.

Il Sottosegretario Delmastro (nella foto a sinistra), nel commentare la cosa, ha detto: “Il Governo Meloni realizza un traguardo epocale: mai più Istituti Penitenziari senza Direttore, questo per garantire sicurezza e legalità negli istituti, nonché le migliori condizioni di lavoro a uomini e donne della Polizia Penitenziaria”.

Proprio sulle condizioni di lavoro in cui si trovano a lavorare gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria vogliamo porre l’accento.

Solo pochi giorni fa, precisamente il 13 novembre, vi è stata una giornata ad altissima tensione per via “della violenza e della responsabilità di un detenuto appena arrivato nella struttura detentiva, dopo essersi reso protagonista di gravi episodi di violenza nel carcere di Biella”, come ha riferito il Segretario del “Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria”, Massimo Chiepolo.

Tutto ha avuto inizio quando il detenuto, appena tradotto dal Carcere di Biella, ha rifiutato di scendere dal mezzo della Polizia Penitenziaria. Non contento, ha cercato di aggredire il Comandante di Reparto intervenuto per cercare di riportate la calma.

In seguito a questi fatti, il detenuto è stato scortato presso l’Ospedale Regionale di Aosta per una visita specialistica. Anche qui “ha aggredito il personale di scorta con calci e pugni tentando, presumibilmente, la fuga”.

Chiepolo, commentando questi fatti, sostiene che “solamente il pronto intervento della scorta di Polizia Penitenziaria riusciva a bloccare in maniera rapida ed efficace il detenuto evitando conseguenze più gravi anche per i cittadini presenti al momento nel nosocomio”.

La cosa che addolora è che – nel fermare il violento detenuto – tre Agenti sono rimasti feriti ed hanno ottenuto diversi giorni di prognosi. Epilogo ormai tristemente comune.

A tal proposito, Massimo Chiepolo dice ciò che tutti sanno ma che a pochi importa, ossia che “le scellerate decisioni dell’Amministrazione Penitenziaria continuano a ricadere sui colleghi che, nonostante l’abbandono in cui il nostro Corpo versa da anni, riescono col sacrificio personale, l’abnegazione e la grande professionalità a garantire la sicurezza delle comunità”.

Questi fatti dovrebbero essere presi in oggetto e in esame anche da soggetti politici come “Radicali Italiani” e “+ Europa” che, inspiegabilmente, esprimono sempre e comunque vicinanza ad una popolazione carceraria violenta e irrispettosa.

Noi di “Civico 20 News”, con l’occasione, esprimiamo ancora una volta riconoscenza e stima al personale di Polizia Penitenziaria per l’ottimo servizio che svolge quotidianamente nelle carceri italiane, a serio rischio della propria incolumità personale.

 

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Articolo pubblicato il 20/11/2023