L'Italia è la meno affetta da violenza omicida verso le donne

A disquisire sul tema Mario Adinolfi, Fondatore e Presidente del "Popolo della Famiglia"

Da quando è successo l’omicidio di Giulia Cecchettin tutti gli organi di stampa non fanno altro che parlare di uomini violenti, aggressivi, possessivi e patriarcali.

Si è tornati a parlare del patriarcato come se ci si trovasse nell’Italia del 1200. A volte si sono sentite delle cose davvero surreali che, giustificate dall’omicidio di cui sopra, passano come affermazioni legittime e senza conseguenze.

A rompere il tabù sulla questione e a smentire la narrazione a senso unico che va avanti, ormai, da oltre una settimana è intervenuto il Fondatore del “Popolo della Famiglia”, Mario Adinolfi, che, in un post articolato ha scritto: “Volete sinceramente rendere minore possibile la violenza sulle donne fino ad azzerarla? Bene, fate tutto il contrario di quello che ho sentito dire”.

Affermazione temeraria, com’è nello stile di Adinolfi, sulla quale molti hanno storto il naso. Come si osa andare contro la narrazione ufficiale che invade tutti i canali televisivi da ormai una settimana? A che titolo qualcuno può prendere le distanze dal pensiero di “Non Una Di Meno” o di “Se non ora quando”? Chi autorizza un cittadino a discostarsi dalla narrazione femminista onnipresente su tutti i giornali?

Prosegue Mario Adinolfi: “Studiate quali siano le caratteristiche che rendono la società italiana quella in assoluto meno affetta da violenza omicida verso le donne. Dieci volte meno degli Stati Uniti, fino a quattordici volte meno dei paesi baltici, tre volte meno di regni della gender equality e dell’educazione sessuale a scuola come Finlandia e Danimarca, due volte meno della Germania”.

Anche se può stridere con la narrazione a cui siamo stati abituati in questi giorni, quel che dice Adinolfi è assolutamente reale. I movimenti femministi italiani hanno toppato. Stanno cercando di far passare l’uomo italiano come un mostro quando, invece, così non è assolutamente.

Ad un gruppo ristretto di italiani che si pongono qualche domanda, senza prendere per oro colato quanto raccontato dalle trasmissioni in mano al pensiero femminista, il leader del “Popolo della Famiglia” sottolinea: “Cercate di capire perché la società italiana è più rispettosa delle altre nei riguardi delle donne e così capirete che bisogna esaltarne le caratteristiche peculiari e tradizionali anziché “bruciare tutto”, se sinceramente volete ulteriormente limitare il numero di orrendi omicidi di donne, fino a portarlo all’auspicato zero. Zero a cui l’Italia è comunque più vicina di tutte le altre realtà nazionali”.

Analisi interessante che apre – per chi lo vuole fare senza preconcetti – ad un dibattito che può sancire un punto di partenza verso un cammino di azzeramento delle violenze, di tutte le forme di violenza, non solo di quelle verso le donne che – stando ai dati – sono comunque minoritarie.

Torneremo senz’altro a trattare l’argomento.

 

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Articolo pubblicato il 24/11/2023