L'OMS sta istituendo una sorta di Dittatura Globale Sanitaria

Parola della giornalista Raffaella Regoli.

In questi giorni – anche se non sui canali del mainstream ufficiale – si sta tornando a parlare del ruolo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del suo tentativo di porre in essere un golpe sanitario volto ad esautorare i singoli Stati dalla sua sovranità in materia.

Sul tema è intervenuta la giornalista Raffaella Regoli, inviata di punta della trasmissione “Fuori dal Coro” di Mario Giordano, che ha detto: “Quello che sta facendo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è gravissimo, e sta avvenendo nel silenzio globale, sia dei nostri governanti sia dei mezzi di informazione. OMS, attraverso il Nuovo Trattato Pandemico e la modifica del Regolamento Sanitario Internazionale, sta cambiando proprio i suoi poteri”.

Secondo la brillante giornalista di Rete4, l’OMS “sta istituendo una sorta di “Dittatura Globale Sanitaria”, cioè, da organo non vincolante diventerà decisionale e vincolante per gli Stati. Questo vuol dire che verranno istituzionalizzati l’obbligo vaccinale, la terapia di massa, o meglio, la sperimentazione di massa, il green pass elettronico… e gli Stati non potranno più fare nulla”.

Tutto ciò, quando a dirlo erano quelli che riempivano le piazze durante gli improbabili lockdown, sembrava fantascienza e quelli che lo dicevano venivano etichettati come “complottisti”, “fanatici”, “nemici della scienza”.

Raffaella Regoli, da cronista d’assalto qual è, non si ferma e continua la sua crociata contro quanti vogliono imbavagliare gli organi d’informazione: “La prossima settimana, l’INB – cioè questo organismo che sta approntando il Trattato Pandemico – continuerà a lavorare – a porte chiuse – su questo trattato. Il concetto di One Health, di cui si sta appropriando OMS, che è finanziata dai privati per l’80%, combatterà anche l’infodemia, cioè si azzererà il dibattito democratico. Tutto quello che verrà detto contro OMS diventerà infodemia. Bisogna agire subito. Gli Stati devono agire subito”.

Tutto questo ha il sapore di una nuova ondata di bavaglio collettivo che – stiamone certi – questa volta sarebbe drammatica. Nel biennio 2020-2022 abbiamo assistito alla demonizzazione di quanti osavano discostarsi dal pensiero unico. Come non ricordare gli scomparsi Luc Montagnier, vincitore del Premio Nobel per la Medicina nel 2008, e Giuseppe De Donno, grande esperto di Pneumologia e di utilizzo del plasma iperimmune per la cura delle malattie a forte carica virale?

Ecco, se gli Stati non muoveranno i loro passi nella difesa della sovranità nazionale in campo sanitario, si andrà lesti lesti verso una “Dittatura Globale Sanitaria”, come annunciato da Raffaella Regoli e ribadito anche da Francesco Borgonovo, Vicedirettore de “La Verità”, e da Maurizio Belpietro, giornalista di lungo ed apprezzato corso.

La speranza è che alle prossime Elezioni Europee 2024 vinca quella coalizione politica che non ha idee globaliste e filo-atlantiste. L’attuale maggioranza che governa a Bruxelles ha dimostrato – in più occasioni – di essere prona a qualsivoglia potentato.

 

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Articolo pubblicato il 04/12/2023