Senzatomica, una mostra sul disarmo contro la minaccia delle armi nucleari - seconda parte
Memoriale della pace di Hiroshima - Foto C.Rescigno

"SENZATOMICA", una presentazione in due parti di Sonia Lotti

Senzatomica, una mostra sul disarmo contro la minaccia delle armi nucleari - seconda parte

di Sonia Lotti

Link della prima parte        https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=49768

Un altro pannello della mostra reca alcune frasi del maestro Tsunesaburo Makiguchi educatore e fondatore della Soka Gakkai (Società per la creazione di valore) che descriveva tre modi di vivere: dipendente dove le persone non sono in grado di percepire il proprio potenziale, indipendente dove si desidera progredire ma si nutre scarso interesse per le persone con le quali si ha un legame diretto, contributivo: «La felicità autentica si può realizzare solo condividendo gioie e sofferenze della collettività come membri della società».


Lo storico manifesto Russel-Einstein del 1955, firmato da premi Nobel per la fisica, per la fisiologia e medicina, per la chimica e sottoscritto da eminenti figure scriveva: «Noi parliamo in questa occasione non come appartenenti a questa o quella nazione, continente, etnia o credo, bensì come esseri umani membri del genere umano, la cui stessa sopravvivenza è ora in pericolo…..Vi chiediamo se vi riesce, di mettere da parte le vostre opinioni e di ragionare semplicemente in quanto membri di una specie biologica la cui evoluzione è stata sorprendente e la cui scomparsa nessuno può desiderare… Gli uomini sono tutti in pericolo e solo se tale pericolo viene compreso vi è speranza che tutti insieme lo si possa scongiurare...

...Metteremo fine al genere umano, o l’umanità saprà rinunciare alla guerra? Ma forse ciò che maggiormente ci impedisce di comprendere pienamente la situazione è che la parola umanità suona vaga e astratta. Gli individui faticano a immaginare che a essere in pericolo sono loro stessi, i loro figli e nipoti non una generica umanità… Ci attende se lo vogliamo un futuro di continuo progresso in termini di felicità, conoscenza e saggezza. Vogliamo invece scegliere la morte solo perché non siamo capaci di dimenticare le nostre contese? Ci appelliamo inquanto esseri umani, ad altri esseri umani: ricordate la vostra umanità e dimenticate il resto. 
Se ci riuscirete si aprirà la strada verso un nuovo Paradiso, altrimenti vi troverete davanti al rischio di una estinzione totale.
»  Senzatomica è ancora di più di quello che poche righe mi consentono di esprimere.  


Mentre la mostra è sul nostro territorio, Daisaku Ikeda, uno degli uomini che l’ha fortemente voluta è morto il 15 Novembre. Impossibile non ricordare il suo impegno costante per la pace globale e per la libertà. Filosofo, maestro spirituale e leader buddista, scrittore, poeta e infaticabile sostenitore del dialogo, Ikeda, terzo presidente della Soka Gakkai Internazionale, ha diffuso il Buddismo del monaco Nichiren Daishonin (1222-1282) in tutto il mondo. 


Si è impegnato per la pace dialogando con figure rilevanti della politica, della religione, della cultura, dell’arte, della storia del nostro secolo. Basti pensare a: Nelson Mandela, Fidel Castro, in occasione dei rapporti di normalizzazione tra Cina e Giappone con Mao Tze Thung e Zhou Enlai, Aurelio Peccei, Arnold Toynbee, Henry Kissinger, Michael Gorbachev, solo per citarne alcuni. 
I riconoscimenti nel mondo sono stati molti anche da parte dell’Alto Commissariato dell’Onu, Il Sigillo della Pace, il Fiorino d’oro, il Pegaso d’ argento della Toscana, cittadino onorario di varie città, moltissime le lauree ad honoris causa. Per ricordare la sua forza dialogica e il suo potente anelito alla pace sono state pronunciate alla Camera Italina le sue parole: «Quando gli esseri umani vivono insieme, il conflitto è inevitabile, la guerra no, la guerra si può evitare sempre».  


Ribadendo per tutta la vita la sua immensa gratitudine verso il suo maestro Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, e mantenendo viva la tradizione di relazione che unisce il discepolo buddista al suo maestro, molte volte ha riportato la frase che Josei  Toda aveva pronunciato l’8 Settembre del 1957 nella sua Dichiarazione di condanna  alle armi nucleari, davanti a 50.000 giovani della Soka Gakkai: «Voglio denudare e strappare gli artigli che si celano nelle estreme  profondità di tali ordigni». 
Ikeda ha permesso attraverso il profondo concetto di ”Nuova Rivoluzione umana”, titolo anche dei 30 volumi del suo omonimo romanzo, a milioni di persone (oggi i membri della Soka Gakkai sono più di 12 milioni nel mondo) di realizzare una trasformazione interiore per fare emergere il proprio potenziale umano in grado di apportare significativi cambiamenti nelle società diffondendo la pace globale, la sacralità e la dignità della vita di ogni essere senziente perché si formi una società basata su una filosofia e un comportamento di rispetto verso tutte le forme di vita. 


Per il Buddismo la natura e ogni piccola parte di materia, sono un'unica grande entità di vita cosmica, gli esseri umani e tutte le forme di vita sono uniti in una rete di armoniose relazioni di interdipendenza atte a sostenere la vita stessa. 
Da questa prospettiva non esiste un bene più prezioso della vita. Il desiderio di pace del maestro Ikeda ha trovato voce anche sue nelle sue proposte di Pace, annualmente presentate all’ONU. Alle 13:30 del 23 Novembre, quando ormai i funerali si erano svolti in forma privata, presso il Toda Memorial ha avuto luogo la Cerimonia Funebre della Soka Gakkai per il presidente Ikeda. E’ stata trasmessa in diretta in circa mille Centri culturali del Giappone. A Milano, per commemorare la sua scomparsa, uniti i compagni fede, hanno dedicato il loro mantra e la loro preghiera, il 25 e il 26 Novembre al Centro Culturale Ikeda per la Pace. «Dal punto di vista dell’eternità della vita, la morte è solo la partenza verso una nuova esistenza, fa parte del grande ritmo del funzionamento della vita.» sono le parole di Daisaku Ikeda. Vorrei ricordare il maestro Ikeda con alcuni versi waka, scritti poco prima di partire per il suo viaggio verso la Sacra Montagna del Picco dell’Aquila:

«Miei cari amici di tutto il mondo,

fate emergere il coraggio del Re Leone,

realizzate una vittoria dopo l’altra,

e siate gli occhi della pace!»


Qualche giorno dopo, mi sedetti un’altra volta sul mio divano ma mi sentii a mio agio questa volta, avevo scritto della mostra, avevo studiato sui testi di Ikeda. Anche se lo sapevo, mi resi conto con una potente determinazione interiore che, c’era un mondo da difendere, adesso, con saggezza e coraggio, sinonimi d’ intensa fede nella Vita e, c’era anche il sole. Che meraviglia! Quale dono mistico è la nostra Vita, non dimentichiamola mai, difendiamola, sempre. Senzatomica, Trasformare lo Spirito umano per un mondo libero da armi nucleari, è qui per ricordarcelo.


di Sonia Lotti
Senzatomica è in Via Fratelli Cairoli 9 a Brescia dalle 9.30 alle 17.30 tutti i giorni, venerdì e sabato chiusura ore 20 (ultimi ingressi 1 ora prima della chiusura).
                                                                
Senzatomica, una mostra sul disarmo contro la minaccia delle armi nucleari.
L’esposizione, in tour per l’Italia a partire dal 24 novembre 2023 a Brescia, propone una riflessione intima attraverso le esperienze dei sopravvissuti - gli hibakusha - e una visita immersiva nei luoghi delle tragedie di Hiroshima e Nagasaki con la voce narrante di Carmen Consoli.

 

Fine seconda parte

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 11/12/2023