Scienza sesso e comportamento 2

Omo o Bisex, si nasce o si diventa?

L’orientamento sessuale è una “scelta” o una imposizione genetica?

Da molti anni gli studiosi cercano di dare una risposta all’argomento. Ormai, tolto il marchio di malattia psichiatrica (fine  anni 70) verso orientamenti diversi dall’eterosessualità, dare una risposta “sociale” e “comportamentale” alla questione è lo stimolo alla ricerca continua. 

L’idea è quella di dare la fatidica risposta alla domanda:  etero sessuali, omosessuali  o bisessuali si nasce, si diventa o si sceglie di esserlo?

Quello che fino ad ora si è scoperto che l’orientamento sessuale è una combinazione di svariate componenti tanto da definirlo estremamente complesso. 

In questa situazione due sono gli attori principali: i fattori genetici e ambientali lungo un continuum di possibilità tanto da subire variazioni nel corso della vita.

Ecco qui di seguito, riassunti in 7 punti, i risultati delle ricerche più significative fino ad ora effettuate:

 

1. Nessuno possiede un orientamento sessuale stabile. Tale affermazione viene comprovata da numerosi casi nei quali molte persone eterosessuali od omosessuali,  ad un certo punto della vita e per un certo periodo della stessa, sviluppino orientamenti differenti. 

2. dalle ricerche risulta evidente un fatto: in assenza di condizionamenti sociali sull’ orientamento sessuale da “adottare”, è sicuro che una notevole popolazione, maggiore di quanto possa essere oggi, esprimerebbe comportamenti sessuali diversi dal “ convenzionale”. Tale affermazione si basa su di un dato appurato: persone che hanno sperimentato occasionalmente un contatto sessuale con persone dello stesso sesso risulta in numero maggiore di coloro che si definiscono omosessuali

3. L’orientamento sessuale Non è biologicamente preordinato.  Non esiste rigidità di orientamento. Tale orientamento può essere modifica in base a stimoli biologici, genetici, ambientali e culturali. In più tale comportamento subisce mutazioni  in base a processi di apprendimento, esperienze ed eventi di vita.

4. Il cambio di orientamento sessuale negli uomini è più stabile che nelle donne. 

5. Le donne tendono maggiormente alla bisessualità che alla omosessualità. Spesso, anzi, in una stragrande maggioranza dei casi, donne omosessuali dichiarano di aver “scelto” tale orientamento.

Gli uomini invece si “sentono” omosessuali e hanno un approccio più esclusivo vivendo il proprio orientamento immutabile.

6. L’orientamento sessuale, come hanno stabilito moltissimi studi, è mutabile. Per gli uomini che si “sentono” omosessuali e che non vivono un conflitto interiore, tale mutevolezza è impossibile da realizzare. 

7. le etichette con le quali si definiscono i comportamenti sessuali sono da considerarsi obsolete e prive di fondamento scientifico. Le stesso provengono più da pregiudizi che da basi comprovate.

 

Sergio Audasso
Psicosomatista - Counselor 

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Articolo pubblicato il 18/08/2014