Da qualche anno, negli ambienti scientifici di tutto il mondo, ha preso piede l’idea della PNEI (PsicoNeuroImmunoEndocrinologia) una scienza che fonda la sua teoria sull’idea di uomo come di unità somatopsichica integrale.

La scoperta che riporto in questo articolo è stata fatta nell’ottobre del 2014 ma, tra il vagliarne l’autenticità e la sua pubblicazione su Nature, avvenuta i primi di giugno 2015, sono passati mesi.

Se prima la PNEI affermava un collegamento “teorico” ora tale collegamento è divenuto realtà. 

Una scoperta di questa portata  ha scalfito quasi un secolo di idee consolidate sull’anatomia umana.

Prima della scoperta il cervello era, da sempre, scollegato dal sistema linfatico. Ora, invece, si scopre il contrario. 

Sistema linfatico però significa sistema immunitario. 

Grazie ai ricercatori dell'Università della Virginia a Charlottesville questa nuova frontiera conoscitiva potrà avere implicazioni positive sullo studio di molte malattie neurologiche e sulla loro cura. Tra queste il Parkinson e la Sclerosi Multipla. 

Riportando quanto scritto sulla rivista Nature, si evidenzia la sorpresa di quanto emerso dalla ricerca: “Non credevo che ci fossero strutture del corpo di cui non fossimo a conoscenza. Pensavo che questo tipo di scoperte si fosse concluso a metà del secolo scorso”, ha detto Jonathan Kipnis, uno dei coordinatori della ricerca.

La scoperta è da attribuirsi però ad Antoine Louveau che ha cambiato radicalmente il modo di esaminare le meningi uscendo dal metodo standardizzato.

Lui stesso nell’articolo di Nature afferma: : “Se avessimo fatto il contrario, come nella procedura standard non avrebbe funzionato”. Detto in parole povere: non  ci sarebbe stata la scoperta!

Grandi scenari si aprono ora alla ricerca e alla cura delle malattie neuro degenerative.

Sergio Audasso