Abbronzatura a macchie? No, Grazie!

Cause e rimedi.

 

Assicurarsi una tintarella davvero uniforme e senza antiestetiche discromie è spesso di una difficoltà fuori misura.

Esiste una causa per questo?

Perchè, invece di avere auna abronzatura uniforme e perfetta, ci si ritrova con discromie sparse di toni su toni di diversa gradazione?

Quindi, ecco qualche informazione utile sull’abbronzatura a macchie, sui possibili rimedi e sulle cause più accreditate.

Quali sono le cause?

Spesso si hanno discromie di tipo ipo, cioè chiazze più chiare rispetto al resto della pelle. Questo fenomeno si associa volentieri a cause di carattere ormonale, alla presenza di traumi e infiammazioni.

Altra causa da non sottovalutare risiede in alcuni trattamenti estetici, tra i quali spicca la depilazione con la ceretta, che può provocare dei microtraumi alla pelle.

Tali traumi rendono la pelle più reattiva ai raggi solari aumentando la probabilità di ipocromie, macchie più chiare e meno dorate.

Al contrario, se le macchie fossero ipercromie - più scure - tra le cause più probabili ci sono alcune malattie, come l’ipermelanosi.

Tra le cause di questo tipo di reazione vi è l'assunzione di farmaci fotosensibili, l’applicazione di cosmetici e/o profumi.

 Ultima possibile causa a dir poco banale ma che rientra nel novero delle più comuni è che la crema solare protettiva sia stata applicata senza la dovuta attenzione: se si spalma in modo non uniforme anche l’abbronzatura può risentirne.

I rimedi e la prevenzione

Allo scopo di prevenire il problema, non solo di natura estetica, meglio evitare l’esposizione solare nelle ore immediatamente successive alla depilazione con la ceretta, così come i bagni di sole nelle ore più calde della giornata e senza l’adeguata protezione solare.

Via libera, invece, per preparare adeguatamente la pelle a ricevere il meglio dei raggi solari, agli scrub, che si possono preparare tranquillamente anche in casa, da fare qualche giorno prima di mettersi al sole.

La crema solare va spalmata almeno 20 minuti prima dell'esposizione al sole. Poi è bene rinnovare, in base alla tipologia di pelle, all'esposizione, all'ora e all'intensità solare del giorno, le applicazioni della crema solare.

Per facilitare il calcolo ecco una piccola guida:

1. Pelle molto sensibile, chiara e senza abbronzatura, occhi chiari, tempo di autoprotezione 10 minuti

2. Pelle sensibile, tempo di autoprotezione 15 minuti

3. Pelle normale tempo di autoprotezione 20 minuti

4. Pelle scura poco sensibile tempo di autoprotezione 30 minuti

 

Il calcolo da fare è il seguente: tempo di autoprotezione x indici di protezione solare = minuti di protezione. Esempio: Pelle di tipo 1 molto sensibile al sole - autoprotezione 10 minuti x grado di protezione crema 30 = 300 minuti. Ogni 300 minuti è necessario riapplicare la crema. Alcuni per estrema sicurezza consigliano di dividere ulteriormente per due il risultato, in questo caso 300:2 = 150 minuti e cioè ogni due ore e mezza ripere l'operazione.

 

Sergio Audasso.

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Articolo pubblicato il 24/07/2015