Roma - Funerale in stile 'Il padrino' di Vittorio Casamonica boss dei nomadi.

Diventa un caso politico che crea notevole imbarazzo anche alla Chiesa

Vittorio Casamonica, 65 anni, uno dei maggiorenti dell'omonimo clan, composto di nomadi che si stabilirono a Roma negli anni 70 e al quale si riconducono attività illecite come il traffico di stupefacenti, usura, estorsioni e racket nell'area sud est della città, con un patrimonio di oltre 200 milioni di euro, ha ostentato per l’ultima volta il suo potere e la sua ricchezza con un messaggio di forza nei confronti dello Stato.

L’ha fatto attraverso un funerale svoltosi con petali di rose lanciati da un elicottero, manifesti ("Hai conquistato Roma, ora conquista il paradiso", "Vittorio Casamonica re di Roma") e un'orchestra che ha suonato “il Padrino” la canzone del celebre film di Francis Ford Coppola, una carrozza antica trainata da sei cavalli neri giunti nella chiesa di San Giovanni Bosco dove si è tenuto il rito funebre.

Non ci è dato di sapere circa l’omelia ma riteniamo che l’officiante sarà di certo stato riconoscente alla generosa mancia (pecunia non holet) che si  suppone un così illustre defunto non gli avrà negato. Pare inoltre che il parroco, oggetto di pesanti critiche, abbia dichiarato di aver valutato in base alle norme del diritto canonico e quindi non poteva rifiutare la celebrazione.

Alla Chiesa, di questi tempi, di certo bene non fa quest’altra ciliegina sulla torta.

spf

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Articolo pubblicato il 21/08/2015