Influenza ad oggi 378 mila i colpiti.

Il picco però deve ancora arrivare. Ecco come comportarsi.

Il numero è alto. Sono 378 mila gli italiani che, dall'inizio della stagione, sono stati colpiti dall'influenza.

Lo dice il rapporto  Influnet - Rete nazionale di sorveglianza influenza, coordinata dall'Istituto superiore di sanità (Iss).

Tuttavia questo non è ancora il picco atteso.

Si prevede che il picco dell’influenza arrivi al suo culmine  in questi giorni tra Natale e l’Epifania.

La tesi consolidata è che, in caso di influenza, si eviti di esagerare con i farmaci,; anzi si lasci alla malattia la possibilità di fare il suo corso.

In genere bastano 4/5 giorni per una buona ripresa.

Ecco cosa dice il Dottor Giovanni Rezza, Direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Iss:

“L'influenza è una malattia che si «autolimita», e cioè tende a risolversi spontaneamente in 3-5 giorni, quindi non c'è granché da fare per combatterla, se non attendere che faccia il suo corso . Se i sintomi sono particolarmente fastidiosi e la febbre è alta ci vuole l'antipiretico. In genere si consiglia il paracetamolo perché l'aspirina può dare effetti collaterali, specie nei bambini. Anche se è vero che col paracetamolo la febbre non scende molto, il motivo è che comunque l'influenza fa il suo corso”.

Inoltre il Dott. Rezza spiega che: “ci sono anche dei farmaci diversi, i cosiddetti «inibitori della neuroamidasi» - antivirali veri e propri -: ma anche questi riducono di poco i sintomi e abbreviano poco il decorso della malattia, e comunque non sono raccomandati se non in casi eccezionali di persone ad alto rischio di complicanze”. 

Infine,  è bene ricordare qualcosa di semplice e ovvio: gli antibiotici non servono a curare l'influenza, ma possono essere prescritti  -dal medico - solo se compaiono complicanze di tipo batterico.

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Articolo pubblicato il 29/12/2015