Fegato

Porta di scambio tra esterno ed interno.

Da tempo memorabile il “fegato si apre negli occhi”. Attraverso la colorazione delle sclere si diagnosticano disfunzioni epatiche anche di alto profilo.

E gli occhi si sa, “sono lo specchio dell’anima”.

Psicosomaticamente ciò che i nostri occhi vedono si ripercuote sul fegato.

Ma dove essi guardano è legato al pensiero, all’atteggiamento, al desiderio.

L’uomo è un grande magnete. Intorno al suo corpo coesistono reazioni elettromagnetiche e il fegato ne è la porta.

Funzione chimica del fegato

Il fegato è un organo estremamente complesso. La sua attività si snoda in svariate funzioni poliedriche. Una delle quali è mantenere l’omeostasi degli organi interni sintetizzando le cosiddette “proteine della fase acuta” capaci di intervenire a sostegno dei processi interni antiinfiammatori e di riparazione.

Gli zuccheri sono elaborati dal fegato. Trasforma i grassi scartando ciò che è inutile. Nel fegato viene prodotta la molecola di base del principale sistema di controllo della pressione, il sistema renina-angiotensina e molte disfunzioni tiroidee, causate da una insufficiente produzione di pre-albumina, sono da attribuirsi al fegato e non alla tiroide. 

Le altre, come quelle disintossicanti, sono conosciute ai più.

Aspetti simbolici del fegato

Nel Talmud viene detto: "se il fegato si arrabbia, la bile vi getta una goccia di riposo".

Tuttavia, con gli stimoli a cui siamo sottoposti, il fegato subisce la realtà percepita e così facendo i suoi problemi sono determinati da inquietudini, da preoccupazioni oppure da un rifiuto ad adattarsi.

Per la Nuova Medicina di Hammer, è la paura di morire di fame. Paura di non riuscire a sopravvivere. Rappresenta la paura di non avere più i mezzi di sussistenza essenziali. Conseguenza di ciò è l’accumulo dell’aggressività. L’aggressività ha un suo bersaglio rappresentativo: la bocca. E così si eccede nel bere, nel mangiare,  nel parlare, nel giudicare e nell’ira delle disillusioni.

Sì perché con l’accumulo il fegato si blocca e così diviene difficile prendere decisioni, agire di conseguenza. A compensazione di questo, lo sport praticato è il pettegolezzo, la critica … l’esagerazione per tutto.

Ma come aiutare questo organo prezioso a stare meglio?

 

Alimenti che aiutano il corretto funzionamento del fegato

 •    legumi e verdure crude o cotte solo quanto basta

•     grano integrale e la crusca

•      sale marino integrale,

•      legumi secchi,

•      miele naturale,

•      frutta secca

•      frutta fresca

•      limoni in quanto basificante, drenante e stimolante

•      oli spremuti a freddo, possibilmente senza solventi chimici, per combattere il colesterolo

•      cereali,

 

Come aiutare il fegato:

•      evitare l’affaticamento esagerato,

•      evitare troppa sedentarietà,

•      evitare le eccessive sollecitazioni fisiche e intellettuali,

•      evitare l’angoscia e la paura per quanto vi è posibile

•      praticare il rilassamento profondo,

•      rigenerarsi all’aria aperta e pura di mare e di montagna

 

Prendersi cura del fegato con il dialogo interno e le neurodomande. 

1.     Cosa mi è stato tolto?

2.     Le mie aspettative hanno basi concrete o sono solo frutto della mia fantasia?

3.     Se fossi più radicato come mi comporterei?

4.     Il giudizio che è padre della collera, quanto è presente nei miei pensieri?

5.     Esiste qualcosa di troppo “amaro” che devo cambiare nella mia vita?

6.     Sono abbastanza determinato nelle mie decisioni?

7.     Cosa mi fa pensare che qualcuno o qualcosa possano o mi abbiamo portato via “il merito”? E’ davvero così?

 

Così facendo ci si ama di più e il benessere del fegato aiuterà tutto l’organismo a star meglio.

 

Sergio Audasso - Psicosomatista


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Articolo pubblicato il 02/03/2016