L' Avvocato del diavolo

Vizi privati e pubbliche virtù italiche

 

Le (quasi) inspiegabili assenze dell' Autorità per le garanzie delle comunicazioni ( Agcom)


Le authority, o autorità amministrative indipendenti, sono enti di diritto pubblico dotati di personalità giuridica con il compito di controllare un particolare settore dell'economia, dell'ordinamento sociale, o particolari servizi, tutelando gli interessi della collettività e i diritti dei cittadini. Ogni authority è indipendente, cioè dotata di potere di vigilanza nel suo settore di competenza.

 

Già da molto tempo l' Avvocato del diavolo aveva osservato, tuttavia, che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom: l'agenzia ha competenza sia su radiotelevisione ed editoria sia su telecomunicazioni ) è praticamente assente, per motivi insondabili, per i compiti che le sono stati assegnati: vigilare sulle trasmissioni TV per far rispettare gli orari permessi in base alla protezione dei minori di 14 anni ( norme molte volte ignorate per i numerosi film di mix sesso esplicito - violenza in ore diurne), ed ai  contenuti che non devono mostrare immagini o filmati pubblicitari inclusi nei programmi TV trasmessi, in particolar modo nella televisione di Stato, a meno che non siano esplicitamente dichiarati quali pubblicità. Ad esempio, sui quotidiani e sulle riviste queste norme di correttezza sono rispettate, e vi è sempre la dizione " Informazione pubblicitaria " sopra il testo per avvertire il lettore che vi è una pubblicità all' interno di un articolo, o su di una pagina che potrebbe apparire quale un articolo come gli altri.

Tali presentazioni pubblicitarie durante i TG si possono definire extradiegetiche, cioè estranee e non pertinenti ad una narrazione, in questo caso giornalistica. Solo per fare un esempio di immagini in TV non lecite, ricordiamo che alcuni cameramen furono multati per avere insistito a riprendere alcuni cartelli pubblicitari durante alcune partite di calcio.

In tali presentazioni, effettuate nei TG nella parte finale, quasi fossero un gentile cadeau agli spettatori, vengono lanciati i film di prossima visione nei cinema, e sono ricalcate su trailer delle varie case produttici. Ma non è vietata la pubblicità occulta nei programmi TV, a maggior ragione sui TG? E quale compito avrebbe l' Agcom se non impedire che tali vere e proprie pubblicità a titolo più o meno gratuito vengano trasmesse surrettiziamente ( come nel noto caso dei pacchetti di sigarette esibiti ad arte  dagli attori nei film in passato, pratica vietata da molti anni)?

Diverso è il caso delle rubriche dove è evidente che vengano presentati, per esempio, anche nuovi modelli automobilistici, come quella relativa ai motori subito dopo il TG1, perchè non sono incastonate all' interno di telegiornali, ma forse questa è una sottigliezza di cui il garante per le comunicazioni non tiene conto.  

Visto che l' Agcom non se ne è accorta o fa finta di niente, nonostante il lauto stipendio assegnato al garante Agcom (*) che è, probabilmente, in tutt'altre faccende affaccendato, l' Avvocato del diavolo aveva scritto già 2 anni fa all' Authorithy segnalando la violazione palese, ma non c' è stata  la  benchè minima parvenza di una risposta. I trailer ( lanci pubblicitari) stanno continuando ad essere trasmessi frequentemente in TV durante i TG, con buona pace di chi ci guadagna sopra.

La situazione delle Authority in Italia


La prima a nascere è stata la
Consob, nel 1974; ad essa è poi seguito l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (Ivass) nel 1982. Ma, a partire dagli anni '90, si è verificata una proliferazione di agenzie sulla base del principio della delega dei poteri. Nel frattempo, una è stata sopressa: l'Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, creata nel 2001, nel 2012 ha trasferito le sue funzioni al ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Ma per una authority che viene chiusa, ne nascono quasi contemporaneamente altre. E' il caso della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche, voluta nel 2009 dall'allora ministro della Funzione pubblica Brunetta che voleva così combattere il fenomeno dei cosiddetti "fannulloni". Tra le ultime nate, c'è l'Autorità di regolazione dei trasporti con sede a Torino: tra i suoi compiti, anche quello di definire i livelli di qualità dei servizi di trasporto. 

Nel 2011 è stata creata l'
Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza: il suo compito è assicurare la tutela dei diritti dei minori in conformità alle norme e convenzioni internazionali (in particolare la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia approvata nel 1989) nonché sulla base delle legislazione italiana. Un'altra authority di cui si sente parlare spesso è il Garante per la protezione dei dati personali (istituito nel 1996), con lo scopo di vigilare il corretto trattamento dei dati e il rispetto dei diritti fondamentali del singolo in qualunque settore. Di lunga data è la cosiddetta Antitrust, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (1990), un'istituzione di respiro internazionale: nel mondo sono almeno cinquanta i Paesi che hanno una legislazione antitrust. Nel 1997 è nata invece l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom): l'agenzia ha competenza sia su radiotelevisione ed editoria sia sulle telecomunicazioni (una situazione atipica in ambito europeo).

(*) Per la sua carica, il presidente di Agcom Cardani percepiva 302.937,12 euro lordi all`anno; lo stipendio è sceso a circa 239 mila euro, in linea con quanto stabilito dalle nuove disposizioni governative.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 13/09/2016