31 dicembre 1847: nasce a Torino Vittorio Calcina

Quello che può essere considerato il primo cineasta italiano della storia morirà a Milano, il 31 dicembre 1916

Devo confessare che per la scelta del personaggio da biografare per la data del 31 dicembre sono stato veramente in imbarazzo.

Risultano infatti nati il 31 dicembre: Giuseppe Silvestro Vayra (Cherasco, 31 dicembre 1813 – Cherasco, 26 ottobre 1882), il primo bersagliere che ha indossato l’uniforme ideata da Alessandro La Marmora (il cappello piumato dei bersaglieri viene chiamato “Vaira” in suo onore); Isacco Artom, il segretario di Camillo Cavour (Asti, 31 dicembre 1829 – Roma, 24 gennaio 1900); Augusto Abegg (Zurigo, 31 dicembre 1861 – Torino, 2 novembre 1924), imprenditore tessile svizzero che ha lasciato 10 milioni di lire per la costruzione di un padiglione all’Ospedale Molinette e titolare di una via torinese; l’economista Onorato Castellino (Torino, 31 dicembre 1935 – Torino, 11 dicembre 2007).

Tra i morti troviamo Giuseppe Pica (L’Aquila, 9 settembre 1813 – Napoli, 31 dicembre 1887), deputato promotore della legge che porta il suo nome per la repressione di quello che al tempo era detto “brigantaggio”, personaggio che rientrava nel discorso aperto con il ricordo di Ferdinando Pinelli (29 dicembre).

Ho deciso di commemorare Vittorio Calcina perché torinese, perché non ricordato da una via nella nostra città e, anche per la curiosa coincidenza del giorno di nascita e di morte.

Vittorio Calcina, nato a Torino il 31 dicembre 1847, può essere considerato il primo cineasta italiano della storia. Di professione è fotografo e, dal 1896, assume la rappresentanza per l’Italia dei fratelli Lumière.

Sempre nel 1896, effettua la prima ripresa cinematografica di un Papa, filmando Papa Leone XIII in Vaticano.

A Torino, l’intraprendente Calcina organizza la proiezione pubblica di una ventina di pellicole dei fratelli Lumière, il 7 novembre 1896. A questo scopo utilizza l’ex Ospizio di Carità in via Po n. 33, quello che oggi è denominato Palazzo degli Stemmi e che costituisce così il primo cinema in Italia. Questa sala di proiezione funziona fino al 3 marzo 1897.

Diventato fotografo ufficiale di casa Savoia, Calcina filma il Re Umberto I e la Regina Margherita mentre passeggiano per il parco di Monza. Questa ripresa viene considerata la prima pellicola italiana, un breve documentario che si credeva fosse andato perduto ma che è stato ritrovato nel 1979 presso la Cineteca Nazionale di Roma.

Calcina nel 1905 decide di riprendere il suo lavoro di rappresentante italiano dei fratelli Lumière e pone così fine alla carriera di regista di cortometraggi.

Muore a Milano, il 31 dicembre 1916, ma viene sepolto a Torino. Preziose informazioni sulla sua tomba sono esposte da Manuela Vetrano.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 31/12/2017