Un piccolo angolo di paradiso a pochi km da Torino

Racconigi: Centro Cicogne e Anatidi. Fiabesca occasione per vivere un variopinto documentario a cielo aperto

Domenica 5 luglio 2020, pomeriggio, 29°, aria leggermente ventilata; temperatura ideale per una gita fuori porta senza andare troppo lontano perché c’è molto da scoprire a 45 minuti di strada da Torino e poco più da Cuneo.

L’associazione Centro Cicogne e Anatidi ha la sua sede proprio alle spalle del parco che si snoda dietro al magnifico castello sabaudo di Racconigi; quando mi hanno consigliato di render visita a cicogne e altri graziosi pennuti, non immaginavo un così piacevole regalo per gli occhi e per lo spirito.

Parcheggiata l’auto ci si rende conto di essere sbarcati in “un altrove” poco comune. Dopo aver guadagnato l’ingresso nel curatissimo percorso gestito da entusiasti volontari, si rimane presto coinvolti dalla vista che offrono i capanni di osservazione. Da feritoie aperte su un ambiente lacustre, la curiosità si lascia sedurre dall’innocente bellezza degli animali liberi di esistere e un piacevole stupore, man mano aumenta.

Punto d’osservazione

È una “Paperopoli town” dove allegramente svolazzano, galleggiano, giocano e starnazzano innumerevoli specie di trampolieri e di palmipedi, e poi: rapaci, uccelli lacustri e altri animali che con le acque ferme hanno un ottimo rapporto; dalle nutrie che si muovono come sommergibili, al ritmico  gracchiare delle rane che spuntano dagli stagni. Eppure sembra quasi che ci sia silenzio in giro.

Buffo il Martin pescatore, maestoso e tranquillo l’airone grigio, regale il germano reale, snello il cavaliere d’Italia… Sono centinaia le specie che si possono osservare da decine di postazioni e di osservatori. Casette mimetizzate che consentono un’esplorazione rispettosa e riservata, mentre in altri casi, percorsi disinvolti permettono di potersi mescolare a oche ed anatre d’ogni tinta & modello, e trovarsi quasi a dialogare con loro.

Vista degli uccelli dal punto d’osservazione

Temperatura ideale all’ombra di una vasta gamma d’alberi di alto fusto, mentre spuntando dal sottobosco di arbusti e ortiche, per la gioia dei bambini e non solo, in quell’oasi di convivenza, le minilepri attraversano il cammino senza troppa paura degli umani.

Il piatto forte, come è usanza fare, è meglio assaporarlo per ultimo. Sui comignoli del basso fabbricato e su pali eretti alla bisogna, le rinomate cicogne di Racconigi si lasciano osservare mentre tranquillamente si prendono cura della famiglia. Forse qualcuna si mette persino in posa quando percepisce lo scatto di una fotografia.

Sono uccelli maestosi, suggestivi quando sono appollaiati nei loro leggendari nidi intrecciati, snelli ed eleganti quando volteggiano sull’oasi, planando da una palude all’altra in questo luogo che sembra una favola in cui ci si è materializzati, meglio se in compagnia di bambini. Più sono piccoli e più saranno felici e stupiti; regaleranno sorrisi ed occhi grossi a noi, che avremo l’occasione di spiegare loro come se sapessimo, e di farci un figurone.

Ci sarebbe molto da dire per questo appartato, interessante, turistico parco paludoso a 40 km dalla grande città, Centro Federato LIPU e in animo di ulteriori, interessanti progetti. Il consiglio è quello di non farselo mancare in questo tempo di giovane estate, la prima del dopo Coronavirus, quella bestia grama che ci avrebbe dovuto ricordare la bellezza della vita, il valore della libertà, l’armonia della natura.

L’invito è di andarci con l’idea di una placida gita, in bici, in moto, con la 4WD. Andarci magari con una buona macchina fotografica meglio se armata di teleobiettivo, e poi, muoversi senza premura lungo i percorsi che si snodano tra gli stagni, e poi… Racconigi ha una bella piazza su cui si spalanca il sontuoso castello che, previa prenotazione, è possibile esplorare con un esborso di € 5 con visita guidata dal giovedì alla domenica. Un tuffo nel passato, senza trampolino.

Quanti soggetti degni di un documentario a poca strada da Torino. Noi uomini dell’era tecnologica, ansiosi di esotici safari da raccontare in giro, corriamo il rischio di mancare qualche piccolo paradiso a due passi, sotto il cielo della nostra bellissima regione. Già perché il Piemonte sta diventando rinomato nel mondo, dall’Australia in qua. Non perdiamoci una paludosa avventura appena fuori dalla giungla d’asfalto!

Il sito è facilmente raggiungibile, il parcheggio è ampio e comodo, il percorso richiede un minimo d'un paio d'ore, volendo c'è un grazioso bar punto di ristoro dove si può mangiare, nella visita a metà pomeriggio, sorprendentemente non si sono incontrate zanzare e, ultima informazione tutt’altro che scontata: la quasi totalità del percorso è facilmente percorribile anche per portatori di handicap in carrozzina, e questo è un altro bel punto a favore.

Foto dell’autore. Recapiti: Tel. 0172 83457 www,cicogneracconigi.it

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Articolo pubblicato il 07/07/2020