Roma. La sinistra giustizialista autorizza il processo a Matteo Salvini

Il leader della Lega: 'Vado avanti a testa alta. Berlusconi;” E' lo stesso metodo che hanno usato contro di me. Con 96 processi e 3636 udienze”

Al termine di un giornata concitata, ieri il Senato ha autorizzato il processo all'ex ministro Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. I favorevoli all'autorizzazione sono stati risicati, cioè 149, con il voto determinante ed  interessato di Renzi, mentre  i contrari risultano 141.

 

La Giunta per le autorizzazioni a procedere aveva deliberato il 26 maggio scorso di negare l'autorizzazione a procedere, ed era sulla relazione della Giunta che i senatori sono stati chiamati a votare. Quindi i favorevoli all'autorizzazione a procedere hanno votato "no" alla relazione della Giunta, mentre i contrari all'autorizzazione hanno al contrario votato sì. Nelle dichiarazioni di voto in favore dell'autorizzazione a procedere si sono espressi M5s, Pd, Iv, Leu, Autonomie, mentre i gruppi di centrodestra avevano espresso la loro contrarietà. La relazione della Giunta per essere approvata necessitava di un quorum di 160 voti, cioè la maggioranza assoluta dei componenti.

Ferma  e dignitosa la risposta di Salvini. "Contro di me festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l'Italia - ha detto il leader della Lega, dopo il voto di Palazzo Madama -: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo. Vado avanti, a testa alta, prosegue Salvini, e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso. Mi tengo stretto l'articolo 52 della Costituzione ("la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino") e ricordo le parole di Luigi Einaudi: "Quando la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra". Non ho paura, conclude Salvini, non mi farò intimidire e non mi faranno tacere: ricordo che per tutti i parlamentari, presto o tardi, arriverà il giudizio degli elettori". 

 

Il voto è stato palese. Salvini sarà processato e giudicato dalla Magistratura, ma l’autorizzazione a procedere votata massicciamente dalle sinistre, dai grillini insieme a Renzi che smentisce se stesso, rappresenta la valenza politica della maggioranza che  complice anche gli effetti della Legge Severino, vuole sbarazzarsi del Leader dell’opposizione.

Sperando di non ripercorrere le fasi propedeutiche al delitto Matteotti, in Italia abbiamo già,  negli ultimi anni percorso un caso analogo con Berlusconi vittima sacrificale e tutte le torbide vicende recentemente emerse. In proposito, il leder di Forza Italia, che puntualmente interviene, precisa:” Ancora una volta, l'uso politico della giustizia è l'arma con la quale la sinistra vuole liberarsi degli avversari - ha affermato  Silvio Berlusconi in un'intervista. “E' lo stesso metodo che hanno usato contro di me. Con 96 processi e 3636 udienze. Naturalmente Forza Italia non può che essere contraria a questi metodi, non solo per lealtà verso un alleato, ma anche e soprattutto perché sono metodi assolutamente inaccettabili in una vera democrazia". 

La conferma delle trame politiche sottostanti arriva invece puntuale da chi ha sempre macchinato e lucrato con il traffico dei clandestini ed al quale le iniziative dell’ex ministro degli Interni davano fastidio. Questo il commento della Ong spagnola Open Arms' "occasione importante per ristabilire la verità dei fatti e per riaffermare, una volta per tutte -  dopo la decisione dell'Aula di palazzo Madama -, l'inviolabilità delle leggi internazionali e nazionali che regolano la nostra convivenza civile e che hanno permesso alle democrazie europee di non ripetere gli errori tragici del passato".

Entrando nel merito, l’assurdità delle imputazioni rivolte a Salvini, sta nel fatto che le decisioni di un Ministro importante come  quello dell’Interno, non avrebbero mai potuto rimanere isolate  o sotto traccia, senza che il presidente del Consiglio le avesse approvate  o si fosse platealmente dissociato. Anche  l’ex ministro Tria si è pronunciato per la collegialità delle iniziative per le quali oggi si accusa Salvini.

Rimettiamoci alla chiarezza di quanto sostenuto nella memoria difensiva di Matteo Salvini presentata il 17 febbraio 2020. "Da un attento esame dei fatti accaduti  sul caso Open Arms - non può ritenersi sussistere nessuna violazione di norme penali in quanto la condotta che mi viene contestata è insussistente e comunque essa altro non è che un'automatica conseguenza delle scelte politiche effettuate dall'intera compagine governativa nel perseguimento dell'interesse pubblico a un corretto controllo e a una corretta gestione dei flussi migratori nonché a una piena tutela dell'ordine pubblico e, più in generale, un doveroso atteggiamento di salvaguardia delle prerogative costituzionali dello Stato italiano sulla scorta delle relazioni internazionali e del diritto internazionale in condizione dí parità con gli altri Stati". Che precisa con maggior dovizia”, "561 sbarchi in un giorno, che portano a 13.094 gli arrivi nel 2020 contro i 3.654 registrati nello stesso periodo di un anno fa. Solo nei primi 29 giorni di luglio 2020, abbiamo toccato quota 6.144 immigrati arrivati in Italia, il dato peggiore degli ultimi tre anni. E mentre il governo approva lo stato di emergenza per il Covid ma i clandestini scappano dai centri di accoglienza, c'è chi mi vuole processare per aver chiuso i porti. Difendere l'Italia non è reato: ne sono orgoglioso, lo rifarei e lo rifarò", dice Salvini.

 

"Sono assolutamente tranquillo e serenole carte parlano chiaro. Non devo fare alcun appello a nessuno. Aspetto che i senatori votino in coscienza. Voglio vedere se i Cinque Stelle diranno che erano d'accordo, come è scritto nero su bianco, o se vogliono andare avanti con un processo politico", dice ancora il segretario della Lega, in attesa del voto sull'autorizzazione a procedere sulla Open Arms.

Al di fuori dei processi e delle alchimie parlamentari, come reagisce nel contesto odierno un italiano che cerca di pensare con la propria testa e vive le contraddizioni del paese?

Non siamo ancora usciti dalla pandemia, con le discutibili disposizioni governative assunte con i pieni poteri a Conte, ma la situazione è tragica.  In Italia ci sono migliaia di imprese e negozi chiusi che in gran parte non riapriranno, mezzo milione di disoccupati; le mense degli enti assistenziali religiosi sono sempre più piene e la gente nei supermercati chiede se è avanzato cibo scaduto a poco prezzo!

 

Ma Conte si sta preoccupando di creare nuove reti di accoglienza per i migranti e nuovi canali di ingresso.

Si prevede un autunno carico di conseguenze  negative per larghi strati della popolazione, anche a causa di impostazioni errate assunte da un governo di comparse con ministri divisi da laceranti contrasti, ma tutti uniti e solidali per rimanere, senza dignità, incollati alle poltrone.

 

Tralasciando analisi ad ampio respiro, soffermiamoci sulla ripresa selvaggia dell’immigrazione, gli sbarchi sono continui,  le misure di contenimento nulle ed i focolai aumentano da Treviso a Saluzzo, per non parlare della situazione che si registra nuovamente a Ventimiglia.

 

Al colmo del disprezzo per l’Italiano vessato e per 4 mesi segregato, Il governo rifocilla, veste e soccorre i tunisini (anche con barboncino al seguito) che sbarcano a Lampedusa, permette che  lascino l’hotspot indisturbati e girino per l’Italia positivi al coronavirus, mentre metà degli italiani che prima erano attivi e produttivi aspettano da marzo il sussidio governativo. Intanto il Governo spende 4.800 euro a migrante su navi passeggeri trasformate in lazzeretti. Al colmo dell’incoerenza,  il governo  respinge i turisti e continua ad accogliere  pakistani e bengalesi positivi al Covid sul suolo italiano. 

 

In questo contesto i partiti di governo si stracciano le vesti e demonizzano Salvini che almeno si opponeva a quest’andazzo scellerato. Ma Conte non pensa che, oltre a favore  l’immigrazione più sudicia e sfacciata, rischia di rendersi responsabile di una guerra tra poveri, con conseguenze incalcolabili?

Perché non reimbarca i tunisini e li restituisce subito a Tunisi, senza neppur fargli toccare il nostro suolo?

 

Chiuda almeno i porti, seppur tardivamente, altrimenti rischia di trovare i suoi cari clandestini cacciati in malo modo, dai più poveri e malconci italiani. L’avvocato del Popolo cerchi almeno di riflettere!

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Articolo pubblicato il 31/07/2020