La vita in collina valorizzata dalle immagini di due eccellenti fotografi chieresi: Enrico e Lidia Vergnano

La riscoperta di quanto sia bello e comodo vivere in collina, passa anche attraverso le immagini fotografiche di due valenti artisti di eccellente livello, attivi a Chieri nelle vicinanze di Torino. Lo studio fotografico “Vergnano e Vergnano”, prende il nome da Enrico e Lidia accomunati dal cognome, assai diffuso in Chieri. Sono due fotografi con esperienza ultratrentennale, si sono conosciuti frequentando il liceo scientifico A. Monti e collaborano dal 1988. I due non sono parenti; li incontro nella sede in cui lavorano, composta dal classico negozio in cui il cliente viene accolto e da un’ampia sala di posa ben attrezzata in cui è possibile eseguire ogni sorta di fotografia, dal ritratto alla foto artistica.

Lidia ed Enrico condividono dunque la loro esperienza professionale da venticinque anni come soci; prima di allora Lidia lavorava in uno studio occupandosi per lo più di still life, un particolare genere fotografico utilizzato per descrivere in forma artistica oggetti inanimati attraverso una specifica tecnica fotografica, una tecnica che in pittura ricorda  il genere di dipinto definito “natura morta”. Enrico invece svolgeva la propria attività in un negozio, con un'altra Vergnano, a riprova della grande diffusione di tale cognome a Chieri. La loro affinità lavorativa ha fatto si che si venisse a concretizzare l’attuale collaborazione nello studio fotografico che, come detto, funziona anche come negozio.  

Lidia, come è iniziata la carriera di fotografa?

“Ho avuto l’idea di lavorare in questo campo fin da bambina; già ai tempi del liceo disponevo di una camera oscura per un primo approccio con quella che ritengo una vera e propria espressione dell’Arte. Successivamente mi sono diplomata al corso triennale di fotografia IED a Milano nel 1986 e lavorato come assistente presso vari studi a Milano e New York. Negli anni 80 ho lavorato a Torino nello studio di Pino Bossi collaborando come freelance con vari fotografi, tra cui Enrico Vergnano, che sarebbe poi diventato mio socio nel 1992, quando io e Enrico  abbiamo  fondato la "Vergnano & Vergnano". Amo lo stili life, ma ultimamente, dopo la nascita di mio figlio, ho approfondito la conoscenza del ritratto realizzando scatti di bambini, famiglie, maternità e newborn, la  tecnica fotografica utilizzata per ritrarre neonati.

E tu Enrico,in che modo sei approdato alla fotografia?

“Mio padre amava la fotografia e, molto presto, ho iniziato ad usare la sua macchina fotografica; ho cominciato a padroneggiare tecniche fotografiche già in terza media, poi al liceo ritraevo i compagni ed ero diventato bravo al punto di essere richiesto per piccoli servizi fotografici all’interno della scuola. La cosa prese piede, tanto che fui denunciato per esercizio abusivo della professione”.

“Ho avuto le mie prime esperienze con il fotogiornalismo ed ora sono sul mercato da più di 30 anni.  Mi sono specializzato in fotografia di reportage di matrimonio, foto ritratti e servizi fotografici di eventi pubblici e privati. Per questo motivo mi sono iscritto all'albo dei giornalisti come fotoreporter e, da 29 anni, sono un collaboratore del “Corriere di Chieri”. Collateralmente sono diplomato ONAV (assaggiatore vini), ONAF (assaggiatore formaggi) e ONAS (assaggiatore salumi), questo ha orientato il mio interesse di fotografo per il cibo, ho approfondito tutto quello che riguarda il settore food”.

Per alcuni anni Lidia e Enrico sono stati i collaboratori  di una nota ditta, di cui curavano  la pubblicità, valorizzando i particolari dei singoli prodotti, nella realizzazione dei cataloghi promozionali poi, esaurita questa fase, si sono dedicati  alla clientela privata. Sono così cominciati i ritratti di bambini, di future mamme fotografate in varie fasi della gravidanza, anche dei ritratti di giovani famiglie in attesa del nascituro. L’iniziativa ha avuto un indubbio successo, ma il sopraggiungere della pandemia e conseguente lock down, ha rallentato di molto il lavoro poiché non vi è stata più l’occasione di eseguire classici servizi come i matrimoni, i battesimi e le cresime, ragion per cui, per non farsi sopraffare dalla crisi, i due professionisti hanno avuto una idea che ha permesso di mantenere vivo il lavoro, continuando a espandere la loro attività.  

Lidia, in quale modo tu ed Enrico avete affrontato i disagi e il calo di lavoro dovuto alla nuova situazione che si è venuta a creare?

"Abbiamo avuto l’idea di realizzare un blog dedicato alla vita in collina, specie dopo aver appreso da amici titolari di agenzie immobiliari, della volontà dei cittadini, provati dalla reclusione coatta nelle loro case a per colpa del virus, di tornare ad uno stile di vita più sano, più vicino alla Natura cominciando a guardarsi attorno per scoprire  quali fossero le possibilità di poter disporre di  un po’ di verde attorno a casa, senza doversi allontanare troppo, potendo raggiungere comodamente il proprio posto di lavoro".

"Dalla collina di Torino è infatti facile e comodo raggiungere la città; l’idea di valorizzare il territorio attraverso  una documentazione fotografica, è piaciuta anche a nostri amici che hanno voluto aggregarsi per collaborare.  Il gruppo  è  cresciuto, oggi è un team affiatato che vede me ed Enrico come fotografi, una equipe in cui sono attivi un redattore, due giornaliste, una collaboratrice il cui compito è quello di curare il sito, una traduttrice per la versione plurilingue destinata a poter essere visualizzata anche all’estero, un video maker e  una cuoca che ci da una mano ad organizzare eventi,  per far si che la nostra  iniziativa sia sempre più diffusa e conosciuta".

"Il concetto alla base del nostro lavoro è quello di disporre di tanti collaboratori sul territorio, ognuno con una propria specializzazione. Abbiamo trovato numerose persone interessate a questo tipo di iniziativa, tutti personaggi assai interessanti ed eclettici, fra questi Susanna Viale artista figurativa internazionale, muralista, mosaicista, ex presidente Aiapi (Associazione Internazionale Arti Plastiche Italia),  Paolo Astrua che si autodefinisce "Filosofo vegetale", partecipa al blog con articoli di giardinaggio. Abbiamo anche alcuni giornalisti, fra questi Riccardo Marchina, scrittore pinese, autore di numerosi romanzi di successo. Mirko Barrera cinofilo e il dottor Santanera veterinario. Ognuno dei partecipanti si impegna a far crescere il blog, a scrivere un brano relativo alla sua attività arricchendolo con la descrizione dei luoghi in cui vive permettendo  in tale modo di far conoscere al lettore, oltre la propria attività, anche la bellezza delle campagne ad un passo da Torino, mettendone in risalto  i lati più interessanti e meno conosciuti".

Enrico ci tiene a precisare che il blog è concepito anche per evitare di parlare solo degli svantaggi del vivere in collina; troppo spesso infatti vengono elencate una serie di note negative: è lontana dalla città, si vive in maniera troppo scomoda, in realtà è vero il contrario e l’isolamento coatto a cui tutti siamo stati sottoposti, ha permesso di comprendere quanto importante sia poter disporre di spazi privati all’aperto, spazi in grado di attenuare il disagio del non potersi muovere liberamente come si era soliti fare.

L’intento del blog è quello di mostrare il territorio, e a questo provvedono Enrico e Lidia con le loro splendide fotografie in grado di illustrare quanto di bello vi sia, quali e quanti angoli sconosciuti ai più, si possano incontrare a due passi da Torino, senza affrontare viaggi lunghi e impegnativi. Vengono segnalate inoltre le iniziative da attuare, evidenziando, manifestazioni che possano aggregare le persone.

In collaborazione con un gruppo che, di giorno in giorno diviene sempre più numeroso e con i Comuni del chierese che non dispongono di buone mappature del territorio, Enrico e Lidia pur proseguendo nel lavoro ordinario, realizzeranno con le loro fotografie una utile mappatura dei sentieri, al momento assai incompleta,  che si rivelerà utile sia per gli amanti della  mountain bike,  che per i camminatori, permettendo di far conoscere anche a chi nutre ancora qualche perplessità sui notevoli vantaggi del vivere in collina e scoprire sentieri poco conosciuti, finalmente valorizzati dalle immagini di due esperti artisti.

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Articolo pubblicato il 10/08/2020