Impegno politico sul territorio per il noto fisioterapista
Il desiderio di migliorare la propria città affrontando i problemi del quotidiano con indagini capillari sulle problematiche ha spinto l'imprenditore di Pozzo Strada ad impegnarsi personalmente partendo dalla Circoscrizione 3 in cui ha ottenuto il positivo riscontro che ha scaturito la sua elezione.
Lo abbiamo incontrato per avere una panoramica concreta di ciò che sono i suoi intendimenti tesi al miglioramento di una situazione che presenta non poche problematiche.
Consigliere Scanavino. Lei è un giovane imprenditore, un fisioterapista di cui si parla molto bene perché ha deciso di fare politica?
In un periodo in cui molti pensano che la politica sia una cosa che serve a poco, che non ci riguarda, da cui è meglio stare lontani, due anni fa quando Paolo Damilano ha deciso di candidarsi Sindaco ho voluto sostenerlo candidandomi nella sua lista civica in Circoscrizione. Conosco Paolo da molti anni, lo stimo. E ho apprezzato il suo progetto di rendere Torino più bella, accogliente e sicura. Ho voluto dargli una mano. Molte persone che mi apprezzano per il mio impegno professionale – la mia palestra e il mio studio – sono proprio a Pozzo Strada - hanno deciso di sostenermi. E’ stata una bella avventura, non voglio deluderli. Mi sento profondamente civico, mi piace occuparmi delle questioni concrete, di risolvere i problemi. Io intendo questo come impegno politico.
Cosa ci puo’ dire del suo impegno in Circoscrizione? Se l’aspettava così?
Non riesco ancora a dare un giudizio completo. Io sono all’opposizione e quindi spesso mi trovo in una posizione di minoranza. Purtroppo si ragiona a questo livello troppo con i paraocchi ideologici. Più che alle proposte si guarda a chi le fa. Se non sei della maggioranza puoi dire la cosa più furba del mondo e vieni guardato con sospetto. Questa è la politica che non mi piace, che allontana i cittadini. Il primo anno l’ho passato ad imparare, ora sto svolgendo un ruolo molto più attivo. Credo di essere considerato un po’ scomodo, perché fino a quando non sono soddisfatto di una risposta ad una mia interpellanza o della mancata soluzione di un problema che ho sollevato non mollo la presa
Ha voglia brevemente di indicare alcune tra le principali questioni di cui si è occupato?
Proprio per titoli. La questione dell’occupazione abusiva dell’ex scuola Pezzani di Via Millio; il tema delle piste ciclabili nel nostro quartiere e della loro sicurezza; la situazione di degrado e di necessità di manutenzione dell’area compresa tra Corso Trapani, Via Isonzo, Via Lancia e Corso Rosselli; il sostegno alle richieste di sicurezza e attenzione del comitato di cittadini dell’area di Via Di Nanni.
Sembrerebbe un impegno molto legato alle questioni legate all’ordine e alla sicurezza
Sono convinto che la prima cosa che voglia chiunque è quella di sentirsi al sicuro nel quartiere e nella città dove vive. Le nostre concittadine e i nostri concittadini hanno il diritto di camminare per le strade della nostra Circoscrizione senza avere paura, senza inciampare nelle buche, senza il timore di essere investiti da un’auto o da una bicicletta. Devono poter portare il loro figli a scuola serenamente come a giocare nel campetto o nel giardino vicino a casa sapendo che quegli spazi e quei giochi sono sicuri e illuminati. Sembrano necessità fondamentali e banali, ma se non rispondiamo per prima a queste richieste noi consiglieri e in generale, noi “politici” tra virgolette a cosa serviamo?
Insomma se Paolo Damilano voleva una Torino Bellissima, lei cosa vorrebbe per la Circoscrizione 3?
Un quartiere aperto, tranquillo. Dove le persone si salutano guardandosi negli occhi, sapendo che tutti coloro che lavorano per il loro bene, dalle forze dell’ordine ai politici, dagli insegnanti al personale sanitari fanno di tutto per sostenerli e aiutarli. Certo non vivo nel libro delle favole, so che non tutti i problemi sono facili da risolverli, ma non sopporto che la prima risposta spesso sia “questo non si puo’ fare”, “sai non ci sono i soldi”, “è complicato”; la prima risposta deve essere “faremo tutto il possibile per risolvere il tuo problema”?
Cosa pensa dei suoi colleghi di maggioranza e di minoranza, della Presidente, della Giunta?
Come avrete capito, penso che prima dei colori politici, delle magliette della squadra ci siano le persone. Mi piacciono e mi trovo meglio con quelle consigliere e quei consiglieri che prima di vedere un consigliere di opposizione vedono Davide Scanavino e si relazionano con lui prendendolo seriamente, come lui fa ogni qual volta affronta una questione. Poi le differenze ci sono. Io sono un neofita della politica, però a volte mi sembra di assistere a riti vecchi e incomprensibili.
Ci faccia degli esempi.
Noi siamo in Circoscrizione, secondo lei ha senso discutere per ore di ordini del giorno su cui non abbiamo alcuna competenza? Dalla politica estera ai programmi scolastici. Lo so che sono cose importantissime. Ma se esiste il Parlamento, il Consiglio Regionale, quello Comunale e poi quello Circoscrizionale ci sarà un motivo. Ognuno si occupi del suo livello. A noi le persone chiedo risposte ai problemi concreti: le buche, l’organizzazione del mercato, l’illuminazione nelle strade, i semafori che funzionano. Ci siamo candidati per per dare risposte a questi problemi, non per suggerire a Biden o a Meloni che cosa devono fare.
Ora, in particolare, su cosa sta lavorando?
Ora sono concentrato su dare risposte al Comitato Senso Civico di Via DI Nanni e di Borgo San Palo. Ho presentato su loro suggerimento cinque interpellanze. Vivono una situazione di profondo disagio. Denunciano un degrado diffuso nell’area, in particolare legato allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti e alcoliche e alla presenza di “locali disturbatori”. Più volte hanno ricevuto promesse legate a risorse dedicate alla riqualificazione dell’area e del mercato, ma ad oggi rimangono parole al vento. Anche altri consiglieri hanno portato più volte questo tema all’attenzione della Giunta Circoscrizionale e Comunale. Non vanno lasciati soli.
Una cosa di cui va fiero e una cosa che invece non rifarebbe in questi due anni?
Una iniziativa che spero vada preso in porto è la richiesta di intitolazione dei Giardini di Via Isonzo angolo Via Orsiera a Nuccio Bertone, imprenditore di fama internazionale nel settore dell’automotive, cresciuto nel nostro quartiere che ha anche ospitato la sua impresa, richiesta approvata all’unanimità dal Consiglio. Non so cosa non rifarei, forse avrei dovuto iniziare un po’ prima “a rompere le scatole” in consiglio.
Consiglierebbe a chi legge questa intervista di impegnarsi in politica?
Io gli consiglierei di impegnarsi per glia altri e per la sua comunità, se pensa di poterlo fare in politica, allora sì. Ci vuole pazienza, forse di più di quanta ne ho io, dedizione e impegno. Noi di Torino Bellissima ci abbiamo messo la faccia alle ultime elezioni comunali e abbiamo deciso che fino alla fine del mandato vogliamo dare risposte a tutti coloro che si rivolgeranno a noi. Lo fa Paolo Damilano che ama profondamente la nostra città, il nostro gruppo in Consiglio Comunale e i miei colleghi nelle diverse circoscrizioni. Se vi impegnate, dovete andare fino in fondo. E intanto buone feste e Buon Natale a tutti coloro che leggono e ai loro cari.
Un impegno importante, quello che viene dalla base, quello del primo scalino da salire che rende ardua l'impresa per chi appartiene alla minoranza: è ciò che si evince dalle dichiarazioni del Consigliere Davide Scanavino al quale ricambiamo gli Auguri, sotto tutti i punti di vista.
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Articolo pubblicato il 08/12/2023