21 agosto 1883: nasce a Torino Evangelina Alciati

Pittrice allieva di Giacomo Grosso, è la prima donna a frequentare l'Accademia Albertina

Evangelina Alciati nasce a Torino il 21 agosto 1883 e ancora bambina resta orfana del padre, ingegnere.

Frequenta la scuola per maestre "Domenico Berti" dove è compagna di classe di Carola Prosperi. Non conclude gli studi per iscriversi all'Accademia Albertina, dove è allieva di Giacomo Grosso e dove si diploma. È la prima donna a frequentare l'Accademia. Qui conosce Pietro Anacleto Boccalatte (1885-1970), pittore, col quale convive per vari anni. Pietro è il padre di Gabriele, figlio di Evangelina nato nel 1907.

Dopo un lungo soggiorno a Parigi, nel 1907 ritorna a Torino e partecipa alle esposizioni della Promotrice delle Belle Arti. Nel 1912, con l'amica Emma Ciardi, presenta con successo alcuni ritratti all'Esposizione Internazionale di Venezia. Il Museo Civico di Torino acquista alcune sue opere.

Nel 1914 partecipa alla mostra della "Probitas", associazione artistica formata da personalità staccatesi dalla Secessione (Sartorio, Dall'Oca Bianca, Balla e altri). La Alciati risiede a Roma. Il Re acquista il suo quadro Maternità. Da allora varie volte Evangelina prende parte a importanti esposizioni romane e spesso sue opere sono acquisite da istituzioni della capitale.

Nel 1919 la Alciati partecipò alla Promotrice torinese con Ritratto d'uomo, considerato unanimemente dai critici una delle poche novità in un paesaggio artistico abbastanza piatto. Acquistato dal Ministero della Pubblica Istruzione, si trova presso la Galleria d'Arte Moderna di Torino.

A trentacinque anni è pienamente affermata. Anche artisti che oggi segnalati come innovatori dell'arte torinese, Felice Casorati, Annibale Rigotti, Alberto Sartoris, Mario Sobrero la invitano a partecipare alle mostre che organizzano.

Nel 1938 il figlio Gabriele muore durante un'escursione sul Monte Bianco. Evangelina si chiude gradualmente in un mondo privato. Durante la guerra si rifugia a Montà, paese della provincia di Cuneo e, alla fine del conflitto torna nell'alloggio di via Santa Giulia 63 a Torino, vicino al Po e di fronte alla collina, che divengono soggetti sempre più frequenti dei suoi quadri. Continua a esporre in gallerie, anche di alto profilo, ma la critica la ritiene ormai fuori moda.

Evangelina Alciati muore nella sua casa di Torino, dopo breve malattia, il 2 gennaio 1959. Le sue ceneri sono sepolte a Courmayeur, accanto al figlio Gabriele.

Un film sulla sua vita, per la regia di Vanni Vallino, viene realizzato nel 2014. È interpretato da Pamela Villoresi. Nel 2015 l'Accademia Albertina le dedica una mostra monografica.

Le opere di Evangelina Alciati e un ricordo di Carola Prosperi sono visibili al sito letteraturaalfemminile.it.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 21/08/2020