Mattarella conferisce il mandato esplorativo a Fico per formare il nuovo governo

Il Capo dello Stato Mattarella rampogna i partiti sulla crisi sociale ed economica del Paese.

Le consultazioni hanno aperto due nuovi spiragli. Il centrodestra unito, oltre a richiedere il ricorso alle urne, manifesta la propria disponibilità a partecipare a un governo idoneo a risolvere i gravi problemi del Paese. Dal PD si attenuta l’avversione a Renzi. Così il presidente Mattarella, calcando una delle ipotesi in campo ha conferito al presidente della Camera Roberto Fico  il mandato esplorativo per verificare una maggioranza entro martedì.  “È emersa la prospettiva di una maggioranza politica a me manifestata nel corso delle consultazioni, precisa Mattarella. Va peraltro doverosamente verificata nella sua concreta disponibilità”.

Un discorso che è suonato come un durissimo richiamo ai partiti, con un lungo preambolo sulla vera crisi, quella “economica, sociale e sanitaria” che affligge il Paese e “tanti nostri concittadini in grave difficoltà, con pesanti conseguenze sulla nostra economica”. L’emergenza, ha detto Mattarella, “si può fronteggiare soltanto attraverso l’utilizzo rapido ed efficace delle grandi risorse predisposte dall’Ue” e con “una decisiva campagna di vaccinazione”. Di qui l’urgenza di “un governo con un adeguato sostegno parlamentare per non lasciare il nostro Paese esposto agli eventi in un momento così decisivo per le sue sorti”.

All’uscita dal colloquio al Quirinale, Fico ha affermato “Ringrazio il presidente Sergio Mattarella per la fiducia che mi ha accordato conferendomi un mandato esplorativo volto a verificare la prospettiva di una maggioranza parlamentare a partire dei gruppi che sostenevano il precedente governo” e conclude. “È un momento delicato per il Paese, siamo chiamati ad affrontarlo con la massima responsabilità”.

Si partirà dunque da Fico, una scelta “istituzionale” che muove dal suo ruolo di presidente a Montecitorio per costruire un consenso trasversale alle forze di maggioranza. Caduto il veto del Movimento Cinque Stelle su Italia Viva, si prospetta allora un governo “di servizio” incentrato sul Recovery Fund che riporti al centro il Parlamento e coinvolga nella preparazione dei fondi Ue anche l’opposizione dopo mesi di accentramento delle decisioni a Palazzo Chigi.  

Renzi si è affermato come il convitato di pietra delle consultazioni, alle quali ha preso parte, lanciando messaggi ben precisi che dovranno in ogni caso lasciare traccia. I  grillini non intendono andare alle elezioni perché rimarrebbero decimanti, complice anche il nuovo sistema elettorale uscito dal referendum e sono quindi disposti a fare qualsiasi cosa pur di mantenere le terga attaccate alle poltrone.

E’ però intervenuto Di Battista a rompere le uova nel paniere, con la dichiarazione che ha diffuso ”Nessun rancore con chi non la pensa come me, ma io questa linea non la condivido. Se non condivido una cosa io mi faccio da parte e mi vivo la mia vita, di certo non faccio scissioni o mi metto a creare correnti... non è da me".  Si fa in salita la strada per il Conte-ter.

Riuscirà l’avvocato foggiano a tagliare la colomba a Palazzo Chigi? Quale indicazione potrà derivare dal mandato esplorativo di Fico? Tra quattro giorni lo sapremo. Forse!

 

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Articolo pubblicato il 30/01/2021