Uno studio sembra rilevare la correlazione tra toxoplasma e fascino.
Ogni elemento vivente in natura tende a conservarsi. Possiamo dire lo stesso anche dei parassiti. Se poi sono parassiti a trasmissione sessuale come fanno a conservarsi e riprodursi? Per infettare un altro ospite, questi deve essere ben disposto al contatto. Non solo deve essere in buona salute e attraente.
Da queste considerazione è stato effettuato uno studio sulla possibilità di modifica fenotipica dell’aspetto da parte del toxoplasma godii nelle persone infette.
Ecco il perché lo studio sul Toxoplasma gondii. Soprattutto per rispondere a due domande specifiche.
La prima: confrontare gli elementi di salute e resistenza legate ai parassiti in soggetti infetti e non;
la seconda: scoprire se vi sia una percezione di differenza attrattiva tra soggetti infetti e non.
Lo studio ha visto coinvolti sia uomini che donne.
Per rispondere al primo quesito sono stati selezionati n. 75 persone infette e 178 non infette. L’indagine verteva sul stabilire un valore sull’attrattiva autopercepita, se vi erano disturbi minori della infezione, quanti partner sessuali si erano avuti e sulla forza muscolare.
Per il secondo quesito. A cui hanno partecipato 59 uomini e 146 donne, è stata valuta la percezione attrattiva, il fascino per intenderci, e la percezione, da parte di persone esterne, sulla salute, somministrando ai volontari foto del viso di soggetti infetti e non.
Cosa è emerso dalla ricerca studio?
Che le persone infette di entrambi i sessi, risultavano come più attraenti e sani di quelli non infetti. Quelli infetti, invero, avevano anche avuto anche più partner sessuali.
Lo studio quindi conclude che i parassiti come il T.gondii possono indurre sia modificazioni mel comportamento che nell’aspetto dell’ospite umano per potersi diffondere meglio.
Ovviamente la ricerca continua.
Lo studio è reperibile qui
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Articolo pubblicato il 22/05/2022