Pomodori in padella

E ora che il caldo è arrivato, forse è meglio lasciare il forno e passare ai fornelli

Come succede ormai da tempo, siamo passati in un baleno da un clima, almeno in casa, a volte un po’ freschino, ad un caldo direi estivo. Siamo sempre a maggio: qualcosa non va. Per non banalizzare con le  solite espressioni fritte e rifritte, tipo “non ci sono più le mezze stagioni, che bello il Natale di una volta” e via dicendo, diciamo che ci stiamo accorgendo, nell’arco di una sola generazione, che davvero il clima sta cambiando. E anche questa non è una bella cosa; del resto sappiamo tutti che abbiamo le nostre responsabilità e che ognuno deve fare la sua parte per migliorare le cose. 

In cucina, direi che in questi giorni nessuno ambisce più ad usare il forno; meglio passare ai fornelli, meglio ancora se ad induzione. In ogni caso scaldano comunque di meno.  I pomodori, per esempio, si possono cucinare al forno o in padella. Innanzitutto scegliamo i pomodori perini (a Milano si chiamano così), quelli allungati che adesso si trovano facilmente dovunque. E’ vero che ormai i pomodori si possono acquistare tutto l’anno senza problemi, ma forse usare verdura e frutta di stagione è una buona pratica, sempre a proposito del fatto che ognuno dove fare la sua parte.    

Se i nostri pomodori devono costituire solo un contorno, direi  che ne bastano due a testa; se hanno una parte più importante all’interno del nostro pranzo, abbondiamo a seconda dell’appetito dei commensali.

Innanzitutto i perini vanno puliti (basta togliere loro soltanto la cima), lavati e poi tagliati orizzontalmente, lungo il lato più lungo (e mi scuso per la ripetizione), privati dei semini ;  poi vanno  posti con la parte tagliata in alto e cosparsi con un pizzico di sale. Poi andranno girati con la parte tagliata e salata in basso.

In questo modo, dopo mezz’ora, tempo che  può variare a seconda del grado di maturazione dei perini (consiglio comunque di usare prodotti maturi), i pomodori avranno perso l’acqua in eccesso.

A questo punto si deve eliminare il liquido uscito dai pomodori e passare ad insaporire i nostri perini, cospargendoli con un po’ di pepe, prezzemolo tritato finemente e una abbondante spolverata di pangrattato. Attenzione al sale: se per eliminare l’acqua li avete sciacquati, magari se ne può aggiungere un pizzico, se invece avete solo gettato via l’acqua in eccesso, non aggiungetene altro.

A questo punto la cottura può avvenire in forno, direi a 140/150 gradi per mezz’ora (ma ognuno si regoli secondo il proprio forno), oppure in padella. E in questa stagione, come si diceva prima, forse la seconda opzione è più consigliabile.

In entrambi i casi i pomodori vanno posti, sulla teglia o in padella, con la parte tagliata in alto. In padella è consigliabile una cottura con il coperchio per una ventina di minuti, poi ancora qualche minuto senza coperchio, se si è formato troppo liquido.

La cottura al forno dà un risultato più croccante, quella in padella rende i pomodori più morbidi.  Che ognuno scelga quindi secondo le sue preferenze. Il piatto si può personalizzare unendo al prezzemolo altre erbe di  nostro gradimento.

Buon appetito a tutti, anche se pare che questo augurio non sia più di moda, anzi sia sconsigliato, non ho ancora ben capito perché.

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Articolo pubblicato il 29/05/2022