La menopausa cambia il microbioma intestinale.

Una ricerca rivela i rischi correlati.

Grazie ad uno studio su donne di origine ispanica avente come prima firma la Prof.ssa Brandilyn A. Peters del Dipartimento di Epidemiologia e Salute della Popolazione, Albert Einstein College of Medicine, Bronx, New York, USA ha rilevato cambiamenti sostanziali nel mix di batteri intestinali dopo la menopausa. Questi batteri risultano essere associati a fattori di rischio per malattie cardiache e disturbi metabolici come il diabete di tipo 2.

Dalla ricerca risulterebbe quanto le donne in post-menopausa siano sottoposte a un rischio maggiore di quella che è nota come sindrome cardiometabolica. Una sindrome composta dall’insieme di disturbi cardiaci e metabolici. Analizzando alcune ricerche precedenti emerge la maggiore probabilità, nelle donne in menopausa, di sviluppare la sindrome cardiometabolica attreverso sintomi come:

•      Disturbi del sonno

•      Colesterolo elevato

•      Aumento di peso

•      Aumento della glicemia

•      Alta pressione sanguigna

Il nuovo studio è riuscito a trovare una correlazione tra questi sintomi e la variazione del microbioma intestinale. Per condurlo sono stati esaminati campioni di sangue  e feci di 295 donne in premenopausa, 1.027 donne in post-menopausa e di 978 uomini con gruppo di confronto.

Secondo l'articolo di ricerca sullo studiopubblicato su  mSystems in Aprile 2022  si evince come le donne in post-menopausa possedessero una minore diversità nei tipi di microrganismi nell'intestino rispetto alle donne in premenopausa. La concentrazione dei batteri e la differenziazione delle colonie ha evidenziato quanto, tale diminuzione di varietà, fosse più simile a quella osservata negli uomini.

"Pensiamo che a causa della diminuzione degli estrogeni e del progesterone durante la menopausa, i batteri che normalmente metabolizzano questi ormoni si esauriscano, con conseguente diminuzione della diversità del microbioma intestinale", afferma l'autrice principale dello studio Prof.ssa Brandilyn A. Peters , e prosegue "Gli effetti sulla salute di questi cambiamenti non sono ancora chiari, ma la ridotta diversità del microbioma intestinale è generalmente considerata dannosa per la salute”.

Alcune criticità dello studio è rappresentata da vari fattori. Il primo: tutti i partecipanti allo studio erano ispanici ed è possibile che i risultati possano essere diversi tra altri gruppi razziali o etnici, osserva il team di studio.

Il secondo: lo studio si è basato sulle dichiarazioni verbali di quando erano effettivamente entrate in menopausa delle donne partecipanti alla ricerca.

"Sappiamo che il microbioma intestinale differisce tra popolazioni di diversi background culturali, tuttavia possono esserci somiglianze quando si tratta degli effetti di un'esposizione, ad esempio la dieta, o di una malattia sul microbioma intestinale in diverse popolazioni", afferma Peters. "Ci aspettiamo che alcuni dei nostri risultati, ma forse non tutti, possano applicarsi ad altre popolazioni, e questo è qualcosa che necessita di ulteriori studi".

Molti studi hanno rilevato quanto il microbioma intestinale sia importante per la nostra salute ed è in grado di gestire e prevenire ampia gamma di condizioni quali:

  • Artrite
  • Obesità
  • Depressione
  • Malattia cardiovascolare

"È ben noto che il microbiota intestinale umano interagisce metabolicamente con gli ormoni sessuali", afferma Jiyoung Ahn, PhD, professore di salute della popolazione e direttore associato del Perlmutter Cancer Center presso la NYU Grossman School of Medicine di New York City.

E in merito alle evidenze emerse nello studio condotto sulla popolazione ispanica, il Prof Ahn dichiara: "forniscono prove importanti che i cambiamenti del microbioma intestinale correlati alla menopausa erano associati a un rischio cardiometabolico avverso nelle donne in post-menopausa, indicando che il microbioma intestinale contribuisce ai cambiamenti nella salute cardiometabolica durante la menopausa".

Anche se sappiamo quanto il cibo possa influenzare positoivamente il microbioma intestinale, anche riferendoci a questo studio il Dr. Ahn affrema:"È prematuro fornire raccomandazioni specifiche basate su questo studio" mettendo di fatto una pietra tombale, per il momento alla questione.

Ma la ricerca continua.

 

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Articolo pubblicato il 23/07/2022