Paolo Sensini, è ora di dire NO, BASTA!

Per questo è nato il partito VITA, perché la Natura ha le forze per rinascere. La vita deve riprendere i propri diritti negati

Paolo Sensini, storico ed esperto di geopolitica, è il fondatore di No paura day, un movimento a cui hanno aderito centinaia di migliaia di persone: oggi si presenta nel partito appena fondato insieme a Sara Cunial, Davide Barillari, Luca Teodori, Edoardo Polacco, Renate Holzeisen e con il sostegno di personaggi come Silvana De Mari, Stefano Montanari e Antonietta Gatti, antesignani dei dubbi sulla composizione dei sieri miracolosi.

 

“Vita” l’opposto di “morte” così tristemente presente oggi…

Ci dobbiamo riprendere la vita, non solo un aspetto della vita. Si tratta di porre, proporre e imporre la vita totale e piena contro coloro che la negano da un punto di vista fisico, psicologico con lo stato di terrorismo mediatico, con un’informazione tossica e martellante 24 ore su 24.

“Vita” perché per vivere bisogna produrre e chi ci impedisce di produrre ci impedisce di vivere. “Vita” è la riaffermazione sociale per cui ci siamo battuti e continueremo a batterci fino alla fine.

 

Partito “Vita” fondato su un credo di totale trasparenza in un clima di totale oscurità: non è utopia?

Parlare di trasparenza, rettitudine, pulizia e coerenza oggi, in effetti, è utopia. Utopia però praticabile, come stiamo dimostrando nel coinvolgere quelle forze che, fin dagli albori di questo stato emergenziale, hanno dimostrato di voler continuare a resistere e a perseverare su questa linea di chiarezza.

Siamo persone che - in un vuoto totale o pressoché totale, nella ignavia e sparizione di un’opposizione politica e culturale, nell’adeguamento di tutta l’intellighenzia, dei mezzi di comunicazione - si sono mosse senza sentirsi investite di alcuna missione divina, molto umanamente; si sono rimboccate le maniche e hanno fatto quel che era necessario, convinti di non smettere prima di aver ottenuto di riavere la libertà negata in questi ultimi anni.

Persone che non si spaventano di fronte alle azioni di un governo che è uno stato di tirannia oramai conclamato: il fatto stesso della modalità scelta per queste elezioni è un modo chiaro per bloccare qualsiasi tipo di opposizione, che loro sanno molto più ampia di quello che si possa immaginare.

 

Utopia, quindi, molto realistica…

Penso proprio che andrà molto male questo loro programma, perché stiamo raccogliendo centinaia di firme nei banchetti disseminati in tutta Italia: le immagini di code sotto il sole a picco in questa estate torrida sono rassicuranti. Vedremo poi a fine settembre in sede di voto come si muoveranno gli elettori. Un risultato inaspettato per lorsignori…

 

Quali sono i primi provvedimenti su cui punterete?

Togliere ogni limitazione totalitaria imposta, dal green-pass all’obbligatorietà della vaccinazione, misure emergenziali che ci hanno distrutto la vita. Sopprimere uno stato di emergenza che ha messo al bando dalla vita civile milioni di persone. Deve essere eliminata quella enorme costruzione che vorrebbero diventasse duratura, ma che cercheremo di smantellare sostenuti da una fetta molto consistente di cittadini interessati a riprendersi la facoltà di poter scegliere le cure adatte al proprio corpo e non solo.

Infatti con queste misure liberticide hanno realizzato di fatto la rovina dei milioni e milioni di lavoratori con l’intento di fare la guerra a ceti produttivi che sono l’ossatura economica e produttiva dell’Italia.

 

Come riprenderci la sovranità territoriale, monetaria e politica perdute dalla fine della guerra?

Questo è il passaggio fondamentale: finché non ci sarà la riaffermazione di indipendenza dai gioghi e dalla servitù internazionali a partire dalla NATO, poi dall’Unione Europea, dell’imposizione monetaria dell’Euro, ma anche di organismi internazionali come l’OMS che decidono della sanità pubblica a livello mondiale, che ha decretato lo stato pandemico, finanziato da privati grandi corporations, da Bill e Melinda Gates Foundation, dalla Cina, da organismi che non tutelano sicuramente gli interessi pubblici. Punto fondamentale è il riaffermare la sovranità popolare, nazionale, economica e monetaria che sta alla base del nostro divenire di uomini liberi, e per questo è necessario svincolarsi dalle imposizioni altrui.

 

Il siero coperto da segreto militare: siamo in piena guerra batteriologica?

Segreto militare, segreto industriale, non si sa nulla né dei contratti, né ciò che l’Unione Europea ha stipulato con le case farmaceutiche su cui sussistono pesanti conflitti di interesse anche riguardo la presidentessa, sia per quanto riguarda l’EMA, l’AIFA, organismi europei e italiani di controllo di queste misure che sono finanziati da Big Pharma. Non sappiamo nulla: ci hanno spacciato questa misura come salvifica indispensabile, unica e improcrastinabile mentre in realtà è stata una misura per escludere tantissime persone dalla vita sociale, perché presumeva l’introduzione di un green-pass che non è altro che il credito sociale cinese con un nome trendy perché la transizione ecologica fa chic, specchietti per le allodole ma nello stesso tempo misure altamente preoccupanti. In televisione non si parla dei danni enormi provocati dai trattamenti sanitari obbligatori: miocarditi, problemi cardiovascolari, morti improvvise, tutti effetti che la magistratura avrebbe già dovuto fermare da tempo. A Firenze è stata introdotta una sentenza storica, fondamentale, a cui sono seguiti atti intimidatori nei confronti del magistrato da parte del Ministro e di altre figure istituzionali di tipo mafioso.

La magistratura deve rivendicare il suo ruolo nell’ordinamento italiano e i cittadini a viva forza dovranno supportare quelle forze politiche come Vita che dall’inizio hanno puntato l’attenzione sul vaccino, sulla sua obbligatorietà, sull’incostituzionalità di queste misure, non per circostanze elettorali o momentanee ma incardinate nel programma del partito fin dalla fondazione.

 

Con le torri gemelle inizia un terrorismo “particolare” basato sull’induzione alla paura: ci libereremo di questa fobia?

Nel 2001 è iniziata un’altra pagina oscura, completamente taroccata in quanto a racconto pubblico e che in molti hanno smontato pezzo dopo pezzo dimostrando i contorni poco credibili e resi noti anche ai più: una “guerra al terrore” che serviva a iniziare questa politica di Nuovo Ordine Mondiale, cui ha fatto seguito la guerra in Afghanistan, poi in Iraq, proseguita con le primavere arabe e che ancora oggi si sta trasformando contro la Russia. Non dimentichiamo che ha dei focolai in altri luoghi, nella ex-Jugoslavia, la Serbia, il Kossovo.

È ovvio che queste misure sono tutte volte a ridefinire i poteri interni, ma per chi ha pensato di poterlo fare facilmente in un certo modo è andata male: le popolazioni hanno aperto gli occhi, anche rispetto a delle misure di costruzione di spazi europei ampiamente contestati dalle cittadinanze.

Così, non essendo riusciti a realizzare quel programma, sono passati al piano pandemico, perché sotto scacco della morte le persone restano imbalsamate, congelate da una paura inaudita. Noi abbiamo fatto il possibile per dissipare, smontare la costruzione della paura e del terrore.

Siamo sulla buona strada, tanti l’hanno capito e tanti lo capiranno.

 

A che punto è questo reset globale?

È andato avanti, l’abbiamo sentito dal presidente del World Economic Forum Klaus Schwab, lo ha scritto e lo ripetono apertamente gli uomini della finanza, lo chiamano “Quarta rivoluzione industriale”: sono delle misure per fare la guerra a dei ceti produttivi, piccola e media impresa, figure autonome che non dipendono da un’economia parassitaria che ovviamente li controlla e non permette loro di sopravvivere. Il grande reset è la digitalizzazione è il controllo di tutto quello che riguarda lo spazio economico, finanziario; è la sparizione della moneta, la digitalizzazione dello scambio, in qualche modo l’asservimento totale. Non c’è solo l’aspetto sanitario costruito appositamente, ma è necessario vedere nella sua complessità tale progetto: la guerra a milioni e milioni di persone, la definizione di una schiavitù globale ad uso e consumo dei padroni della società.

 

La narrazione è stata ridimensionata con altra emergenza…

In effetti qualcuno in maniera ardita e forse azzardata ha individuato in Putin un possibile candidato per il Premio Nobel, visto che in pochi giorni è riuscito a far sparire l’emergenza Coronavirus, quando ha dato ordine alle truppe russe di intervenire in difesa degli ucraini russofoni, contrastando di fatto il genocidio durato otto anni. I giochi militari non sono andati a buon fine - e ricordo che l’Italia è stata coinvolta in modo del tutto ingiustificato con sanzioni e forniture di armi che pesano sul nostro bilancio al 2% - per cui adesso stanno ritirando fuori l’emergenza sanitaria: non più Coronavirus, ma una nuova nomenclatura che è il vaiolo delle scimmie. Riprendono con questa nuova vulgata, la guerra continua e tutto serve per tenere in piedi lo stato emergenziale.

Contro tutto questo che ha rovinato intere generazioni di giovani bisogna dire NO, BASTA!

 

Il cavallo di Caligola fatto senatore equivale a nostri personaggiucoli portati ai ministeri?

Questo lo vediamo ormai da molti anni… Da quando poi il movimento 5stelle - il più grande bluff politico, ideologico e di opinione pubblica è stato messo in campo un’operazione di distruzione di ciò che rimaneva dell’Italia - è andato al potere come partito di maggioranza, abbiamo visto in effetti figure che sono passate da nessun tipo di competenza, di attività a ricoprire ministeri vari, come quello del lavoro. Solo in Italia poteva avvenire. Quelle stesse figure che oggi pur essendo arrivati attraverso quel partito, oggi ricoprono cariche istituzionali che gridano vendetta. Era sicuramente più nobile il gesto di Caligola perché l’animale è puro e sano di istinti, mentre queste persone sono il nulla coniugato con il niente.

 

L’Impero romano è crollato per diversi motivi: calo demografico, dovuto a guerre, carestie ed epidemie; la crisi economica e produttiva, sia nelle campagne sia nel commercio; la crisi e la fuga dalle città, che venivano sempre più spesso saccheggiate dai barbari; l’esercito formato da mercenari; la divisione troppo grande tra i pochi privilegiati e la massa della popolazione che viveva in povertà la mancanza di consenso nei confronti del governo. la somiglianza con la situazione odierna è significativa: è la fine che ci aspetta?

La somiglianza c’è di sicuro al di là delle tecnologie perché ciò che interessa è il nocciolo economico davvero molto simile. La sempre maggiore presenza dello stato in tutti i processi economici, una fiscalità esagerata che strozza interi reparti economici, un cambio della valuta monetaria di scambio, quello che è avvenuto al tempo e soprattutto un indebitamento delle persone attraverso tanti meccanismi che le legano sempre di più ad organismi, banche enti finanziari che sicuramente non lo fanno per carità: legano gli individui, li rendono gradualmente schiavi in un quadro giuridico che formalmente è di pseudo libertà e quando si sveglieranno, cosa che sta succedendo, si troveranno incatenati e asserviti a un potere che raccontandogli che erano uomini liberi, che eravamo in democrazia, che non eravamo brutti sporchi e cattivi come in Russia, in realtà ci toglieva pezzo per pezzo tutta la libertà fino a ridurci schiavi.

Il problema è che la Storia non viene più studiata, insegnata: si raccontano pezzetti, frammenti scelti ad hoc per rassodare la narrazione che interessa oggi ai padroni del discorso.

È un paragone calzante e un monito che dobbiamo sempre tenere a mente.

 

Italia paese di grande importanza - non solo come territorio in centro al mediterraneo, ma come culla della cultura - anche se sono proprio gli italiani a non saperlo: come sensibilizzare gli addormentati/distratti?

Bisogna sburocratizzare, eliminare pezzi dello Stato, della burocrazia dalla vita delle persone e lasciare un concentrato di autorità statale nei punti fondamentali della società. L’economia, quella vera, non quella delle grandi corporations parassitarie, deve essere sempre di più incentivata; defiscalizzare enormemente perché è l’unico vettore per fare riprendere la produzione e bisogna salvaguardare quel patrimonio di competenze, di conoscenze di “savoir faire” che c’era e ha reso l’Italia un punto di riferimento mondiale, invidiato da tutto il mondo e che viene indicato come eccellenza; togliere tutti i lacci e laccetti che gravano su tutti i lati della vita e fare iniziare un vero e proprio Rinascimento, far rifiorire quelle forze che ci sono. Per questo VITA, perché la Natura ha le forze per rinascere. La vita deve riprendere i propri diritti negati.

 

Dovesse definire il successo di no paura day con tre aggettivi/particolarità, a quali si riferirebbe?

Sorprendente, nel senso che è spuntato fuori dal nulla: nonostante il dispiegamento di polizia, che voleva uccidere il pargolo nella culla, ma non c’è riuscito siamo più vivi che mai; coraggioso, perché è andato avanti nonostante tutto, con le forze minime risicate ai limiti della sussistenza, ma aumentate settimana dopo settimana; perseverante diventando un esempio riprodotto in tutte le piazze d’Italia, servito come modello per informare, per fare venir fuori tanti leaderini, leaderucoli che oggi sfruttando una notorietà cercano di mettere a frutto in una cadrega parlamentare, veicolo di informazione fondamentale: nel momento in cui televisione social e informazione pubblica sono schierati come un sol blocco al 99,8% in un’unica direzione, la piazza ha ripreso i suoi diritti, ciò che nell’antica Gracia era l’Agorà dove si poteva parlare e discutere liberamente senza essere censurati.

 

Auguriamo un grande successo a Vita, ai suoi fondatori - oltre a Paolo Sensini -Sara Cunial, Davide Barillari Consigliere Regionale Lazio, Luca Teodori di 3V, Edoardo Polacco, di Sentinelle della Costituzione-Io sto con l’Avvocato Polacco, Maurizio Martucci di Alleanza Italiana Stop 5G, a chi ha deciso di entrare nel gruppo come l'avvocato Renate Holzeisen, il dottor Stefano Montanari, la professoressa Antonietta Gatti, la dottoressa Silvana De Mari, l'avvocato Maurizio Giordano e a tutti i simpatizzanti che in questo momento storico hanno deciso di condividere il sogno di una vera rinascita.

Nulla sarà come prima? Certo, sarà molto meglio per coloro che avranno imparato la lezione e non crederanno più nella narrazione di esseri spregevoli, il cui dio denaro ha assorbito il loro essere in un vortice di tracotanza da cui non usciranno certo vincitori.

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Articolo pubblicato il 17/08/2022