Lo stress aiuta il cervello.

Ecco quando lo stress è un aiuto.

Da sempre si considera lo stress come un fattore causale di disturbi psicosomatici a largo spettro. Uno studio pubblicato recentemente e pubblicato sul Psychiatry Research e condotto dallo Youth Development Institute dell'Università della Georgia ha stabilito quanto, bassi o moderati livelli di stress siano, invero, ottimi alleati per stimolare la capacità di resistenza alle varie difficolta quotidiane e può anche aiutare le persone a far fronte a futuri incontri stressanti e portare alla crescita personale.

Non solo. Dallo studio emerge quanto siano utili a ridurre il rischio di ansia, depressione e comportamenti antisociali.     

Per intenderci lo stress è catalogato in quattro livelli di intensità.

Primo livello (basso) è la fase di relax. Prende il nome di eustress. È lo stress positivo. È  quello indispensabile alla vita. Si manifesta sotto forma di stimolazioni ambientali costruttive ed interessanti. Quello stato di agitazione ed eccitazione dal quale siamo avvolti prima di un evento importante.

Secondo livello (moderato)è la fase attiva del livello uno. L’eccitazione diviene più intensa. Ci si sente, in relazione alla situazione, motivati o nervosi. La percezione del tempo muta e il livello di nervosismo accompagnato dal un senso di preoccupazione, avanza.

Terzo livello (serio) è la fase dell’immobilità. In questa fase prende il sopravvento la “preoccupazione”, la non risposta alle situazioni. Qui si pronunciamo le frasi tipiche: “come posso fare?”; “nessuno mi capisce”; “sbaglierò, come sempre!!”.

Quarto livello (alto) è la fase della lotta. Dalla preoccupazione alla sensazione di inutilità, di essere un errore, un fallimento. Si dimenticano le cose, tutto è difficile, nulla soddisfa, un qualsiasi lavoro banale porta via un’eternità di tempo, ci si arrabbia per nulla, si vede la vita in bianco e nero o solo in nero. Si entra in guerra con tutti perché non piacciamo a noi stessi.

Il dottor Assaf Oshri, autore principale dello studio e professore associato al College of Family and Consumer Sciences ha dichiarato:

“Se ti trovi in ??un ambiente in cui hai un certo livello di stress, potresti sviluppare meccanismi di coping (capacità di fronteggiare situazioni avverse e sfidanti. nda). che ti permetteranno di diventare un lavoratore più efficiente ed efficace e organizzarti in un modo che ti aiuterà a lavorare".

È bene tuttavia ricordare quanto lo stress, nei livelli tre e quattro, sia pericoloso. In effetti anche la sicurezza nei luoghi di lavoro affronta questo tema in quanto i costi sociali hanno una ricaduta notevole da un punto di vista sociale ed economico oltreché personale. Lo stress cronico può avere effetti deleteri sul sistema immunitario, sul sistema cognitivo, sulla gestione delle emozioni  e controllo dell’ansia.

Come riconoscere se si è a livello tre e quattro?

I segnali più evidenti dello stress tre e quattro, sono, oltre  alla lamentosità perenne, la critica continua a se stessi e agli altri,  la demotivazione su quasi tutto, sintomi quali:

la diffidenza verso tutto; il rifiuto a compiti o inviti vari; la rabbia per cose futili e inutili; la tristezza all’apparenza immotivata; la depressione.

Link alla ricerca:  https://www.news.uga.edu/some-stress-is-good-for-brain-function/  

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Articolo pubblicato il 26/08/2022